Bloc-notes

"CI VOLEVA PROPRIO, SAN NICOLA"

 

 

di Carmelo Cordiani

 

 “I precedenti sono stati tutti eccellenti, ma questo ha qualcosa in più. Si vede che il Tuo Spirito ha soffiato dalla parte giusta e ha tenuto ben stretta la mano di ogni cardinale, mentre votava”. Mi venne questo in testa mentre salutavo Gesù nella mia chiesa”.

 

“Finalmente sei ritornato!”.

 

“Grazie, mio Signore, per avermi parlato. Desideravo tanto sentire la tua voce”.

 

“Guarda che ti stai sbagliando. Ti ho salutato io.”

 

“Caro Santo Patrono! Ma è possibile che devo Parlare solo con Te?”

 

“Hai già parlato con Gesù e sai benissimo che non ti risponde.”

 

“Però mi sorride sempre e quel sorriso vale più…”

 

“Delle mie parole. Ho capito. Infondo hai ragione. Devi, però, tener presente che quanto vi comunichiamo noi Santi ci viene suggerito proprio da Gesù. Il Maestro ha parlato in vita e anche dopo la risurrezione. Poi, agli apostoli, ha inviato lo Spirito e ha dato loro la parola perché tutti li capissero nella propria lingua. Anche noi abbiamo un linguaggio che ogni fedele può comprendere. Su quel banco si siedono altri fedeli, ognuno con un proprio problema. Io, ispirato dallo stesso Spirito del Cenacolo, parlo al cuore di ciascuno, ascoltando e rispondendo alle particolari e personali situazioni. Vuoi ripetermi cosa stavi raccontando a Gesù, mentre Lo salutavi?”

 

“Gli dicevo che papa Francesco ci voleva proprio. In un’epoca di grande confusione sta cercando di mettere le cose a posto. E, a quanto pare, è ripartito proprio dal MAESTRO: Beati i poveri di spirito, San Paolo non aveva un conto corrente in banca, vi preoccupate dell’andamento delle banche e non pensate alla gente che non ha da mangiare, eccetera, eccetera. Parole che suonano incomprensibili, persino tra gli addetti ai lavori che, di conti in banca ne hanno, eccome! Ne ho conosciuto (purtroppo!) uno che ne aveva tre. Più che addetto ai lavori, era un patrigno, al quale siamo stati affidati per tanti anni, con risultati devastanti. Io, e Tu lo sai, da apolide sono approdato in un’altra comunità, cristiana, si capisce, dove, proprio domenica scorsa, ho partecipato alla Santa messa e ho fissato a lungo quella colomba che domina la parete dietro l’altare. Mi sono ricordato della stupenda sequenza: Veni Sancte Spiritus, et emitte coelitus, lucis tuae radium. Veni Pater pauperum..Ecco, mi sono detto: Lo Spirito Santo invocato è venuto, ci ha lasciato un raggio della sua luce celeste, e si è presentato Padre dei poveri. Proprio come papa Francesco che, fin dalla sua elezione, senza esitare, ha invitato la chiesa a ritornare povera, come ha voluto il suo fondatore, Cristo, e  adottato Francesco d’Assisi di cui ha scelto il nome.”

 

San Nicola mi aveva lasciato parlare troppo, senza interrompermi. Il fatto mi preoccupava. Pensavo che si fosse distratto e Gli ho chiesto: “Mi segui o ti sei stancato di ascoltarmi?”

 

“Ti sto seguendo attentamente, stai tranquillo. E devo anche darti ragione, senza sottovalutare le virtù dei precedenti eletti a guida della Santa Chiesa.  Tu hai conosciuto papa Pacelli e mi ricordo quando salivi le scale della residenza di Castel Gandolfo, deciso di entrare nello studio del pontefice, ma sei stato fermato da due guardie svizzere che hanno incrociato le alabarde. Una figura ieratica, quella di Pio XII, che ha governato la Santa Chiesa in un’epoca difficile e complicata. Poi hai ammirato la bontà di Giovanni XXIII, hai conosciuto personalmente papa Montini quand’era arcivescovo di Milano; poi c’è stata la breve, ma intensa, esistenza di papa Luciani,  la carismatica figura di Giovanni Paolo II, la profonda dottrina teologica offertavi da papa Ratzinger…Tutte figure giuste al posto giusto e nel momento giusto. Lo Spirito Santo rispetta i tempi e sceglie le nuove guide. Per il particolare momento che vivete, impastati di materialismo, di consumismo, di corsa al benessere che, invece  di farvi stare tranquilli, vi ha condotto in una terribile crisi, ha soffiato su una persona semplice, umile, che segue il consiglio di Gesù; Non accumulate ricchezze che possono sfuggirvi come un soffio. Pensate, prima, al regno dei cieli. Il resto vi sarà dato. Dio non può abbandonare le sue creature.”

 

San  Nicola era entrato in quel terreno che ho sempre ritenuto molto paludoso. D’accordo che Dio non abbandona le sue creature. E come la mettiamo con i milioni di persone che muoiono di fame, bambini innocenti compresi? Non potrebbe far  scendere, ancora una volta, un po’ di quella manna che ha alimentato il suo popolo nel deserto? O ha delle preferenze?

 

“Non giudicare Dio. Non ha preferenze. Anzi ha mandato suo Figlio per la salvezza di tutti, senza distinzione. Se l’è presa con i farisei non perché l’hanno consegnato a Pilato, ma perché erano (  e sono, con nomi diversi!) falsi. Dio ama il cuore semplice, sincero, che riconosce le proprie debolezze e si affida a Lui, misericordiose e sempre disponibile al perdono. Capito?”

 

“Ho capito, ma non sono perfettamente convinto. Penso sempre che, per certe situazioni, il Buon Dio dovrebbe darsi una mossa. Cosa diresti di un padre che non intervenisse se il figlio, anche scapestrato, ne combina una dopo l’altra? D’accordo che ci ha creato liberi e che delle scelte siamo responsabili, anche di quelle che ci hanno trascinato nella crisi che viviamo. Però, ripeto, un aiutino potrebbe darcelo.”

 

I passi erano inconfondibili. Quasi in punta di piedi. Mancavo da un mese e sapeva dove trovarmi, appena gli hanno detto del mio rientro. Come al solito non mi disse una sola parola.  Mi abbracciò e, per un attimo, ho dimenticato tutto, sentendo il calore di quel piccolo. “Grazie, Carletto. Come hai saputo del mio rientro?” Carletto ha alzato gli occhi per guardare la statua di San Nicola e ho capito. Mentre si usciva, si è girato verso l’altare del Santo come per dirgli di avvertirlo anche la prossima volta.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"CI VOLEVA PROPRIO, SAN NICOLA”. Gli dicevo che papa Francesco ci voleva proprio. In un’epoca di grande confusione sta cercando di mettere le cose a posto. E, a quanto pare, è ripartito proprio dal MAESTRO: Beati i poveri di spirito, San Paolo non aveva un conto corrente in banca, vi preoccupate dell’andamento delle banche e non pensate alla gente che non ha da mangiare, eccetera, eccetera. Parole che suonano incomprensibili, persino tra gli addetti ai lavori che, di conti in banca ne hanno, eccome! Ne ho conosciuto (purtroppo!) uno che ne aveva tre. Più che addetto ai lavori, era un patrigno, al quale siamo stati affidati per tanti anni, con risultati devastanti. Io, e Tu lo sai, da apolide sono approdato in un’altra comunità, cristiana, si capisce, dove, proprio domenica scorsa, ...», Galatro, Venerdì  24 Maggio 2013, BEATA VERGINE MARIA AUSILIATRICE

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