Bloc-notes

"QUANTI APPLAUSI, SAN NICOLA!"

 

 

di Carmelo Cordiani

 

Erano proprio tanti ad attenderlo, all’aeroporto di Malpensa. E, appena spuntato dal portellone, scrosci di applausi, come fosse un “grande”. Solo che, dopo l’aggettivo grande, possiamo metterci quello che vogliamo: Scienziato, professorone, artista…ma anche imbroglione.  L’importante è avere un bel fisico, essere un “figo”, come si dice. Poi ci pensano i massmedia. Sono in grado di promuovere un filibustiere in “santo subito”. E così è stato per quel tale di cui si sono occupate le cronache recenti e di cui si erano perse le tracce per ben quattro giorni. Credo che, a cercarlo, non erano impegnate solo le forze dell’ordine che, spesso, purtroppo, senza soffiata fanno cilecca, ma un esercito di fans. Fans che conoscevano l’ora esatta in cui l’aereo sarebbe atterrato. E non sono mancati all’appuntamento.

 

“Anche Tu sei stato applaudito quando sei entrato nella tua Gerusalemme. I fanciulli degli ebrei, portando rami di ulivo, ti vennero incontro cantando: Osanna al Figlio di David.”

 

 Ho avuto l’impressione che Gesù stesse per rispondermi, ma, come al solito, intervenne San Nicola.

 

“E, poi, l’hanno messo in croce. Così vanno le cose nel vostro mondo.”

 

“Perché, ai tuoi tempi andavano diversamente? Io ho la convinzione (chiedo scusa a Gesù!) che, da duemila anni ad oggi non abbiamo fatto grande progresso. Quanti Barabba nella nostra storia! Si costruiscono personaggi per il gusto di distruggerli. I ciarlatani sono applauditi; i santi vengono derisi, a meno che non si sfrutti la loro immagine.”

 

“A chi ti riferisci?”

 

“Lasciamo perdere! Ti ho già detto che voi santi non avete la stessa “fortuna” in questo mondo. Alcuni sono del tutto dimenticati. Oppure sono venerati in piccoli orticelli. Altri attirano migliaia di fedeli. Secondo me non si tratta di bravura, ma di quattrini. E, dove c’è fiuto di quattrini, ci sono feste ed applausi a non finire. Ma cosa prova un santo quando viene osannato perché nel suo santuario, in ogni angolo, sono installate cassette per le offerte e la sua immagine è riprodotta su tantissimi oggetti? “

 

“Disgusto, solo disgusto. Ti assicuro che, se potessero agire, altro che Gesù contro i profanatori del tempio!”

 

“Lasciano fare anche loro, chiudono gli occhi. Lo sai che chi tace acconsente? “

 

“I santi godono della visione di Dio e non dei vostri festeggiamenti. Per tante persone semplici anche queste manifestazioni sono aspetti della loro fede. Tieni presente che la fede non è soltanto una questione razionale. L’uomo stesso non è solo ragione. C’è dell’altro. Tu non vieni a chiacchierare con me per soddisfare le tue esigenze razionali, ma per vivere un momento di serenità e dare al tuo cuore un po’ di respiro, come ogni essere umano desidera. Nei così detti fans si trova gente che dà sfogo ai propri sentimenti e altri che speculano per fare soldi. E così accade anche con i santi. Quelli che tu chiami fortunati in realtà sono servi di Dio ai quali voi attribuite poteri taumaturgici eccezionali. Non vi rendete conto di trasformare i santi in talismani. Da fortunati diventano portafortuna. Per voi, s’intende. Se questo succede con i santi, non devi meravigliarti che ad applaudire quel tale siano stati in molti. Sotto, sotto c’è qualche tornaconto. Lo stesso che si persegue quando, dopo anni, si ricordano persone scomparse delle quali, in vita, s’è detto di tutto.”

 

A questo punto cominciai a pensare al significato ed al valore della povertà di spirito di cui parlò Gesù. Non si tratta, certo, di squallore, di miseria, di mancanza assoluta di beni materiali, ma di grande ricchezza. E’ povero di spirito chi è sincero con se stesso,  chi è umile, chi riconosce la propria debolezza, chi sa di essere fragile, imperfetto. I superbi, quelli che credono di valere perché hanno, perché contano non sono poveri di spirito.

 

“Quindi non sono beati, come dice Gesù. Per questo si illudono che i soldi, a qualunque costo, compensano la voglia di beatitudine. Sfruttare, ricattare, truffare…percorsi facili per fare soldi, ma che conducono dalla parte opposta della beatitudine evangelica. E sai qual è il colmo? Ai veri tesori preferite le patacche.”

 

“Tu dici bene, San Nicola, ma il commercio di patacche rende di più. Guarda quanta merce sofisticata c’è in giro. Le “palle” cinesi attirano di più. Prezzi stracciati! Con la crisi vanno d’accordo.”

 

“E la qualità? Anche con le persone vi comportate tenendo conto dell’apparenza che attira e non della sostanza. Quel tale molto applaudito è tutto apparenza, ma ha poca sostanza. Il poveretto che è morto assiderato accanto ad un bar dove si continuava a consumare, quei due carbonizzati in un sottopasso facevano “schifo” ai vostri occhi, ma dentro avevano l’immagine di Dio. Si accontentavano di quel pizzico di beatitudine che trovavano sotto strati di cartoni, sul lastricato gelido, sotto gli occhi indifferenti dei passanti. Esseri umani per i quali Gesù è stato messo in croce, dopo gli applausi delle folle.”

 

“Ti risulta che imbroglioni, truffatori, ladroni (a parte quei due crocifissi con Gesù) siano stati condannati, non dico, alla crocifissione, ma a qualche annetto di prigione, prigione? Solo qualche giorno. Poi i domiciliari. Vedrai che i sette anni, tra appelli, revisioni, avvocati, quattrini…diventeranno un paio di giorni ai domiciliari. Dai quali potrà evadere, per essere ricercato, per guadagnare in immagine e conquistare nuovi fans per nuovi scroscianti applausi. Vedrai!”

 

Uscendo mi resi conto che, nel nostro mondo, le cose non vanno per il verso giusto. Ce ne rendiamo conto, ma non muoviamo un dito per raddrizzarle. Sulla piazza, nonostante il freddo, un gruppetto andava avanti e indietro tanto per smaltire un po’ di glicemia. Discorrevano di politica e, nonostante ognuno elogiasse il suo leader, davano l’impressione di non credere né a quello che essi stessi dicevano né, tantomeno, alle promesse di rinnovamento che si sentono in giro. “Ci vorrebbe buon’anima” , sbottò uno. E, da persona che la sapeva lunga, ha aggiunto che i romani, nei casi di estrema necessità, eleggevano, spontaneamente, un dittatore. Non l’avesse mai detto. Gli altri, anch’essi, espertissimi di storia, sostennero che alla dittatura preferivano restare tali e quali. Come se, in tali e quali, non si annida una pessima dittatura.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"QUANTI APPLAUSI, SAN NICOLA!". Erano proprio tanti ad attenderlo, all’aeroporto di Malpensa. E, appena spuntato dal portellone, scrosci di applausi, come fosse un “grande”. Solo che, dopo l’aggettivo grande, possiamo metterci quello che vogliamo: Scienziato, professorone, artista…ma anche imbroglione.  L’importante è avere un bel fisico, essere un “figo”, come si dice. Poi ci pensano i massmedia», Galatro (RC), Mercoledì  30 Gennaio 2013

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