Bloc-notes

"PERCHE’ GESU’ HA FAME, SAN NICOLA?"

 

 

di Carmelo Cordiani

           

La carne di Gesù ha bisogno di nutrimento. Matteo, riferendo le tentazioni del diavolo, dice che Gesù ha digiunato per quaranta giorni. Quindi aveva fame. Infatti il diavolo Gli chiede di trasformare le pietre in pane (Mt. 4, 3). Si suppone che avrà mangiato qualcosa anche Lui in occasione delle due moltiplicazioni dei pani  (Mt.14, 13 e 15, 33); sedette a tavola con un fariseo (Lc. 7, 36); partecipò ad un matrimonio a Cana (Gv.1, 2); consuma una cena con i suoi apostoli prima di farsi consegnare nelle mani dei sommi sacerdoti su decisione del Sinedrio Gv. 13, 2 e sgg). Il corpo di Gesù si nutriva con il cibo, come ogni uomo.

 

Luca nel capitolo 24, dal versetto 36 al 43, ci racconta che mentre i discepoli stavano ascoltando la testimonianza Gesù appare dicendo: “Pace a voi”. L’improvvisa apparizione li spaventa tanto che Gesù continua: “Perché siete turbati e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io.”  Luca aggiunge che i discepoli, nonostante Gesù li avesse invitati a palpare ed osservare le sue mani, erano rimasti increduli  e stupiti per la gioia, tanto che Gesù ha chiesto se avessero qualcosa da mangiare. “Gli porsero un pezzo di pesce fritto. Egli lo prese e lo mangiò dinanzi a loro”.

 

Ma come? Non ha più il corpo, tanto che entra a porte chiuse nel luogo dove si trovavano i discepoli per paura dei giudei, e continua a chiedere da mangiare?  Ho voluto chiedere un aiutino al Santo Protettore San Nicola. Aggiungo che l’ho trovato un tantino stanco per via delle prime comunioni e delle cresime di questa settimana. Anzi credevo che non mi desse retta. Invece era in vena di parlare e, quando ho raggiunto il suo altare, dopo avermi detto: “Ben tornato” (ero stato anche io fuori sede per la prima comunione di un nipotino) mi ha letto la domanda prima che la rivolgessi.

 

“Per essere credibile da voi Gesù dovrebbe reincarnarsi ogni giorno. Voi non riuscite ad andare oltre ciò che è materiale. Volete toccare con le vostre mani, come Tommaso che non ha dato retta nemmeno ai suoi e costringe Gesù a riapparire, sempre “a porte chiuse” per farsi toccare le ferite (Gv. 20, 24). Se scorri ancora le pagine di Giovanni, leggerai che Gesù si presenta sulla riva del lago di Tiberiade, ma nessuno dei discepoli l’ha riconosciuto. Ed anche in questa occasione è stato costretto a chiedere: Figlioli, non avete un po’ di companatico?”

 

“Sembra che “la pancia”, per noi, è l’unico discorso convincete. Purtroppo!”

 

“Ed è proprio per questo che state combinando un sacco di guai. Guai che ricadono sempre su voi stessi. Per garantirsi un’esistenza tranquilla alcuni non fanno altro che accumulare soldi e, quindi, riempirsi le dispense di riserve. A danno di molti altri, s’intende. E non pensano che la materia è talmente corruttibile che può venire meno da un momento all’altro. Anche le calunnie, le maldicenze  le inimicizie tra persone hanno come obiettivo o come causa l’accumulo di soldi. Corruzione, concussione, furti, scippi…tutto per un unico obiettivo. Leggi bene tra le righe di quanto la stampa pone sotto i vostri occhi quotidianamente. Fai attenzione alle proposte della televisione: si comincia la mattina presto, si prosegue, si riprende a mezzogiorno: sempre lo stesso tema. Perché voi capite solo quello che fa riferimento al cibo. Ecco perché Gesù, anche dopo la resurrezione, pur non avendone bisogno, chiede agli apostoli se hanno qualcosa da mangiare. Mangia e gli apostoli credono.”

 

“Via, non esagerare! Ci sono anche maestri del pensiero, geni che, immersi nelle loro ricerche, dimenticano persino di mangiare. Forse questi non avrebbero bisogno che Gesù, per farsi riconoscere, chiedesse un po’ di cibo. E magari entrasse nei loro laboratori a porte chiuse per scongiurarli a porre fine a tanti esperimenti molto pericolosi per l’umanità.”

 

“Ti posso assicurare che avete dei geni che si pongono il problema, ma sono tanto orgogliosi che non danno ascolto a nessuna voce. Gesù bussa alle loro porte, ma non Gli aprono.”

 

“Ecco perché dovrebbe entrare a porte chiuse. Ti assicuro che morirebbero di paura. Perché i geni, per quanto grandi possano essere, sempre uomini sono. E si spaventano per un evento fuori dalle leggi fisiche. Io credo in Gesù anche se, come ti ho detto altre volte, non lo capisco. Ma se mi comparisse improvvisamente mentre me ne sto tranquillo in casa a porte chiuse, sai che scena!”

 

“Gesù non fa mai rumore, stai tranquillo. La sua presenza è così dolce da farti assaporare un pizzico di paradiso”.

 

“Ammesso che mi dia, poi, il resto. Oh! Non c’è fretta. Ma quando sarà, che dici? mi concederà la parte da cui ha tratto quel pizzico?”

 

San Nicola, ovviamente, non mi ha risposto. Per quanto santo possa essere non può leggere nella mente di Dio.

 

Una parolina interessante mi è giunta dalla vecchina che, in attesa, ancora, del suo santo particolare, San Rocco, mentre passava davanti al Tabernacolo ha detto a Gesù: Signore misericordioso…Il resto non l’ho sentito. E ha portato la mano destra sul petto.

 

“Tu vieni una volta la settimana!”, riprese San Nicola; quella vecchina così semplice si fa vedere quasi ogni sera e si rivolge sempre a Gesù chiamandolo “misericordioso”. Non ha mai dubitato di Gesù, né Gli ha chiesto qualche segno particolare per rafforzare la sua fede. Crede senza alcuna riserva. Ha creduto anche quando le vicende della sua vita le hanno procurato sofferenze, tante sofferenze. E’ convinta che vivere con Gesù vale molto di più di tanti tesori materiali. Non si è preoccupata di accumulare ricchezze che le garantissero una vita tranquilla. L’unica garanzia è Gesù.”

 

Quando la vecchina si è seduta nel banco accanto, ho sentito qualcosa che mi ha suggerito due parole da rivolgere a Gesù mentre mi genuflettevo per salutarlo: “Tu hai cercato cibo ai tuoi apostoli per convincerli della tua resurrezione. Ma noi dimentichiamo che Tu sei il vero cibo dato agli uomini perché non abbiano più fame”.

 

Un ultimo sguardo al Santo Patrono. Mosse più volte il capo sotto la mitria. Ho avuto l’impressione che approvasse la mia osservazione, ma mi sbagliavo perché stava già conversando con la vecchina.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"PERCHE’ GESU’ HA FAME, SAN NICOLA?". Tu vieni una volta la settimana! Quella vecchina così semplice si fa vedere quasi ogni sera e si rivolge sempre a Gesù chiamandolo “misericordioso”. Non ha mai dubitato di Gesù, né Gli ha chiesto qualche segno particolare per rafforzare la sua fede. Crede senza alcuna riserva. Ha creduto anche quando le vicende della sua vita le hanno procurato sofferenze, tante sofferenze. E’ convinta che vivere con Gesù vale molto di più di tanti tesori materiali. Non si è preoccupata di accumulare ricchezze che le garantissero una vita tranquilla. L’unica garanzia è Gesù», Galatro (RC), Domenica  27  Maggio 2012

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