Bloc-notes

"CONOSCI IL LIONS CLUB, SAN NICOLA?"

 

 

di Carmelo Cordiani

Pensavo si trattasse della riesumata ammucchiata del venticinque aprile, tanto per ricordare la vecchia liberazione dal nazifascismo e dimenticare la nuova oppressione delle tasse o la beffa delle quattrocento auto blu che il governo ha acquistato per dare una risposta significativa alla crisi. Invece, avvicinandomi alla sala delle riunioni, attigua alla piazza del paese, ho saputo che si trattava di un incontro del Lions Club per presentare a Galatro questa grande famiglia che opera nella società sia culturalmente che attivamente. Come ricordo dell’incontro è stata lasciata una lapide dove il fiume Metramo riceve il confratello Fermàno ed il piccolino Riosecco: due familiari che, quando si infuriano, fanno paura. Sulla lapide si legge: “Affaccio per la cittadinanza attiva”. Inoltre sono stati messi a dimora quattro alberelli assegnando ad ognuno il nome di quattro bambini nati in questi mesi del 2012. Bellissima iniziativa!

 

Le parole “attiva” e “partecipativa”sono state oggetto di una piacevole riflessione proposta dal Prof. Ermanno Bocchini che, sentendosi onorato di trovarsi in Calabria, ha cambiato il cognome in Benvenuto. Ho detto “piacevole riflessione” perché, con un linguaggio piano, comprensivo, senza chiamare in causa grandi economisti, filosofi e luminari, ha tradotto papale, papale il contenuto del messaggio evangelico. Solo quando si è arrivati agli applausi ci si rese conto che erano trascorsi oltre quarantacinque minuti. Quando ascolti chi ti partecipa delle convinzioni non guardi l’orologio. Ed è per questo che, nel pomeriggio, ho voluto chiacchierare con il Santo Patrono, San Nicola, dato anche che l’incontro del Lions si è svolto a pochi passi dalla chiesa parrocchiale.

 

“Sono venuto per dirti che, quando si è convinti di ciò che si dice, i discorsi possono essere anche lunghi. Ma quando qualcuno parla tanto per parlare o per fare sfoggio di eloquenza annoia e ti dà l’impressione che non è per niente convinto di ciò che dice”.

 

“Non capisco a cosa ti riferisci”.

 

“Scusami! Non ti ho detto che stamani c’è stato un intervento di un professore del Lions Club e che il contenuto, oltre a richiamare il messaggio evangelico, è stato esposto in maniera così semplice e piacevole che ha occupato molto  tempo senza annoiarci. Aggiungi che si è concluso vicino a mezzogiorno, quando la gente, più che sentire parlare, pensa ad altro.”

 

“E con questo?”

 

“Allora vuol dire che, fuori da questa casa, tu non hai sentito parlare nessun altro. Anzi, mi sa tanto che non sai nemmeno che esiste il Lions Club”.

 

Alzando gli occhi ho avuto l’impressione che San Nicola mi volesse mandare via senza permettermi di aggiungere altro.

 

“Sul Lions Club la so più lunga di te. Ci sono oltre un milione di soci presenti in 206 paesi e aree geografiche. I soci condividono la convinzione di fondo di essere i costruttori della comunità. Capisci? I costruttori e sono pronti ad aiutare in tutto il mondo con un esercito di quarantasei mila club impegnati in attività di volontariato. Posso aggiungere che il Lions Club insieme a LCF ed altre associazioni di volontariato hanno evitato che oltre trenta milioni, dico trenta milioni, di persone subissero una grave diminuzione della vista; hanno garantito oltre otto milioni di interventi alla cataratta; hanno aiutato le vittime del devastante terremoto delle Haiti; hanno provveduto a far vaccinare, in Etiopia, Madagascar, Mali oltre 41 milioni di bambini. Ti basta? Devo continuare?”

 

Per un poco sono rimasto muto.

 

“Scusami se sono stato irriverente pensando che ignorassi l’esistenza di tanti club che rassomigliano alle comunità cristiane, ma si distinguono per attività e partecipazione. Anzi tutto non vi sono paucciani. Per diventare un Lions bisogna essere in possesso di ottime doti morali e godere di buona reputazione. Non basta fare domanda per entrare in un club: si entra su invito. Per fare parte di una comunità cristiana, invece, basta essere battezzati. Di moralità e reputazione è meglio parlare poco. Tu conosci i tuoi parrocchiani e sai benissimo se sono veramente dentro quello che vogliono apparire fuori.”

 

“Non vorrai dirmi che nei Lions regna la perfezione assoluta. Sempre esseri umani sono, imperfetti e defettibili.”

 

“Certo, ma non frequentano i clubs tanto per farsi notare. Sono attivi e partecipativi, capisci? I cristiani, me compreso, recitiamo preghiere, e del prossimo ci dimentichiamo o ce ne ricordiamo per criticarlo. Molti si accostano puntualmente alla mensa Eucaristica, ma sono un vivaio di maldicenze e sospetti. Non parliamo, poi, delle volgarità che escono dalla loro bocca, (anche  di qualche dipendente! ); roba da trivio e non da comunità cristiana. Sapessi quanto male seminano, un male strisciante che soffoca la crescita civile delle comunità.”

 

“ Se ben ricordo, San Paolo ha scritto che la fede senza le opere è morta. Ti do ragione quando affermi che molti dichiarano di credere, ma non operano, cioè non mettono in pratica l’insegnamento di Gesù. Quando Gesù dice: “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; sono stato ammalato e mi avete visitato, ecc., ecc.” si riferisce proprio alle opere che i cristiani sono tenuti a mettere in atto in coerenza con la fede. Ma sai che ti dico? Se i cristiani vivessero il messaggio del Vangelo non ci sarebbe bisogno di altre forme di comunità. Allora è bene che crescano e si moltiplichino i Lions Club e che scuotano quei cristiani che non sono né attivi, né partecipativi”.

 

“Che ne diresti di un connubio tra cristiani e Lions?”

 

“Lascia stare i connubi, C’è già la Charitas che opera molto bene e non ha niente da invidiare ai Lions. I connubi sono sempre pericolosi, con i divorzi in aumento”.

 

Chissà quanto l’avremmo tirato se quel bambino impiccione non mi avesse chiesto cosa volesse dire Lion. “Io capisco poco l’inglese”, gli risposi. “Credo che voglia dire “leone”. “E perché?” “ Perché nella vita bisogna essere forti come un leone. Tu sei forte?”. “Fortissimo”, mi rispose. “Allora vai tranquillo e ricordati di aiutare sempre quelli più deboli di te”.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"CONOSCI IL LIONS CLUB, SAN NICOLA?"», Galatro (RC), Sabato   28  Aprile 2012

Home