Bloc-notes

"MA CHE FIGURA, SAN NICOLA!"

 

Conclusa l’omelia che, come al solito, di tutto ha trattato meno che del Vangelo, Don Prosdocimo, parroco di un paesino di questa strana Italia comunicò ai fedeli che si sarebbe assentato una settimana per rinfrancare il suo spirito in un corso di esercizi spirituali. Sentiva tanto bisogno di silenzio, di raccoglimento, di preghiera, di meditazioni…Insomma voleva stare solo con Gesù. L’indomani partì ... ma per la crociera sulla Costa concordia

 

 

di Carmelo Cordiani

Conclusa l’omelia che, come al solito, di tutto ha trattato meno che del Vangelo, Don Prosdocimo, parroco di un paesino di questa strana Italia e appartenente agli “agni della santa greggia, u’ ben s’impingua se non si vaneggia” comunicò ai fedeli che si sarebbe assentato una settimana per rinfrancare il suo spirito in un corso di esercizi spirituali, appunto. Sentiva tanto bisogno di silenzio, di raccoglimento, di preghiera, di meditazioni…Insomma voleva stare solo con Gesù. I fedeli restarono edificati. Il loro parroco andava ad arricchire il suo spirito per poter trasmettere con più forza il messaggio di Cristo.

 

 Terminata la santa messa si sono precipitati in sacrestia per salutarlo ed augurargli un buon ritorno. Qualcuna non nascose una lacrimuccia. Come poteva stare una settimana senza don Prosdocimo? Il quale, l’indomani partì. Per la crociera sulla Costa concordia. “Tièh” disse appena a bordo. E si mescolò tra gli oltre quattromila turisti. Chi l’avrebbe riconosciuto in completo sportivo? E la crocetta che portava sul bavero della giacca? A riposo anche lei.

 

Si sa che fine ha fatto la crociera, purtroppo. Don Prosdocimo s’è riportato a casa la pelle, ma che figura con i parrocchiani! Altro che ritiro spirituale!

 

“Ma ci voleva tanto a dire la verità? Con tutto quello che succede nella chiesa figuriamoci se i parrocchiani si sarebbero scandalizzati sapendo che il loro padre spirituale andava a spasso per il Mediterraneo!”

 

“Intanto lascia stare le chiesa che non c’entra. Non confondere l’istituzione di Gesù con gli addetti ai lavori che possono essere non all’altezza del loro compito”

 

“E allora, scusa San Nicola, perché non appendono al chiodo la tonaca e scelgono un altro mestiere?”

 

“Non possono appenderla perché, ormai, non la indossano più”.

 

“E la colpa?”

 

“Non correre troppo. Ci sono medici che invece di curare gli ammalati li mandano all’altro mondo. Ci sono professori che seminano ignoranza al posto della cultura. Magistrati che condannano innocenti ed assolvono colpevoli…Di chi è la colpa se non di voi uomini che non usate il cervello e non fate delle scelte sagge? Ricordati che nessun vescovo è in grado di leggere quello che effettivamente passa nel cuore di un presbitero, nemmeno quando è prostrato a terra in segno di profonda umiliazione e di totale donazione a Cristo. I don Prosdocimi, come li chiami tu, sono, per fortuna rari. Nella “santa greggia” operano valenti sacerdoti che fanno onore alla chiesa e seminano tanto bene. Ne hai citato qualcuno anche tu. Non fare, come dite voi, d’ogni erba un fascio. E’ vero che c’è del marcio anche dove tutto dovrebbe essere sano, ma Gesù vi ha messo in guardia quando ha detto che sulla cattedra di Mosè siedono scribi e farisei: “fate quello che dicono, ma non quello che fanno”.

 

“D’accordo! Ma quando sua eccellenza è al corrente della volgarità e meschinità di qualche suo presbitero, perché non lo butta fuori?”

 

“E dove lo manda? Lo sai che questi, al di fuori della “santa gregge” non saprebbero cosa fare. Sono, come dite voi, scansafatiche e vivono recitando a memoria quelle quattro cose che hanno imparato nella loro affrettata preparazione.”

 

“Hai ragione! Infatti la maggior parte di questi mercenari, come li definisce Gesù, dicono di aver sentito la chiamata quando erano già “adulti”. Niente seminario, quindi, dove avveniva (oggi non so se avviene ancora, visto che i seminari sono vuoti!) un certo lavaggio del cervello. In senso buono, si intende. Qualche infarinatura di teologia e subito pronti per l’imposizione delle mani. E i risultati? Volgarità, gite da diporto etichettate pellegrinaggi, cenette tra amici ed amiche che, nelle omelie, diventano fratelli e sorelle. Penso che anche tu sei al corrente di qualche scena da circo equestre, non certo da chiesa.”

 

“Devi anche riconoscere che, nonostante tutto, le varie comunità ecclesiali resistono, vanno avanti, crescono nella parola di Dio. E’ Gesù che opera al posto di qualche deficiente.”

“San Nicola mio, non ti sembra che stai andando pesante?”

 

“Deficiente da deficiens, mancante di qualcosa. Tu cogli sempre il significato peggiore delle parole. Ti stavo dicendo che Gesù opera nelle anime dei fedeli e occupa gli spazi che dovrebbero essere impegnati dagli addetti ai lavori, come li hai chiamati tu. Molti di voi pensano che un prete che dà cattivo esempio fa perdere la fede. Si sbagliano. Ci pensa Gesù a curare le anime, a non lasciarle sole, a cercarle se si smarriscono. Il Vangelo è pieno di episodi che testimoniano la preoccupazione di Gesù per le anime da lui redente”.

 

La vecchina delle diciassette era già arrivata e si era avvicinata proprio all’altare di San Nicola. Forse aveva capito che il Santo mi dava retta e, in attesa del ritorno del suo preferito, ha cambiato altare. Guardandola mentre si faceva il segno della croce mi sono rivolto al Patrono come per dire: “ Ti lascio in compagnia di quest’anima più semplice di me. Lei ti ascolterà senza borbottare, come faccio io”. Mi alzai e mi incamminai verso l’uscita.

 

“La genuflessione davanti al tabernacolo!” mi gridò San Nicola. E mi prostrai devotamente chiedendo perdono a Gesù anche per il pettegolezzo con San Nicola. Il mio, si intende.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"MA CHE FIGURA, SAN NICOLA!".  Conclusa l’omelia che, come al solito, di tutto ha trattato meno che del Vangelo, Don Prosdocimo, parroco di un paesino di questa strana Italia comunicò ai fedeli che si sarebbe assentato una settimana per rinfrancare il suo spirito in un corso di esercizi spirituali. Sentiva tanto bisogno di silenzio, di raccoglimento, di preghiera, di meditazioni…Insomma voleva stare solo con Gesù. L’indomani partì ... ma per la crociera sulla Costa concordia», Galatro (RC), Giovedì  2   Febbraio 2012

Home