Bloc-notes

"QUASI TUTTA TUA LA NOVENA, SAN NICOLA"

 

Ma è possibile che non sei capace di uscire dalla tua dimensione così piccola per riflessioni serie e degne di un vero credente? Quando si affrontano argomenti di fede è necessario uscire fuori dal tempo e dallo spazio e non ragionare con i criteri umani. Voi pensate che nel cielo del Buon Dio le cose si svolgono alla maniera vostra

 

 

di Carmelo Cordiani

 

         Non fosse stato per quei quattro botti improvvisi alle sedici e trenta del ventisette scorso non mi ero nemmeno accorto che novembre se ne stava andando e che era ora di iniziare la novena del Santo Protettore di Galatro, San Nicola. Se non che il sei dicembre, festa del Santo, cade due giorni prima dell’otto, festa dell’Immacolata per cui fino al cinque la novena è Per San Nicola, e due soli giorni per la Madre di Gesù. Pochino, mi sono detto. D’altra parte le novene non sono come gli atti di un dramma in cui basta cambiare scena: O San Nicola o La vergine Maria. Si sa che il Protettore ha la precedenza, senza far passare in subordine la Madonna che, in fatto di protezione ne sa qualcuna in più. Spinto dalla curiosità, pur sapendo che non avrei avuto alcuna risposta in merito, ho tentato di entrare in argomento di striscio nella visita fuori programma al Santo. Ma non mi fece nemmeno aprire bocca che:

 

         “Si è già al terzo giorno della novena in mio onore. Ti avessi visto una sera!”

 

         “Beh! Devo dirti che hai dimenticato un particolare”.

 

         “Io l’ho dimenticato obbedendo al comandamento di Gesù che parla di perdono. Tu invece continui con il testone di sempre a ricordare. E mi sai dire cosa ci ricavi?”

 

         “Niente. Ma cosa posso farti se sono diventato allergico ad alcune figure? Allergico, capisci! E non c’è antistaminico che tiene. Quando mi vengono a mente alcune espressioni, lo stomaco si rivolta. E sai qual è il bello? Che, alla mia età, ho una salute psichica non dico ottima, ma in buone condizioni. Quella fisica un po’ meno. Ma c’è qualcuno molto più giovane di me che è scassato psichicamente e fisicamente.”

 

         “E te ne rallegri?”

 

         “Per niente. Sai che per quanto possa essere testone non sarei capace di augurare del male nemmeno al mio peggiore nemico. Mi sfogo u po’ con Te, ecco tutto. Non si può?”

 

         “Non è che non si possa, ma alla fine sai già cosa ti dirò: Ama il prossimo tuo come te stesso, fai del bene a chi ti ha fatto del male, porgi  l’altra guancia, beati i portatori di pace, eccetera, eccetera. E’ inutile che le leggi sul Vangelo se, poi, non le metti in pratica…”

 

         “Ma io non sono venuto a chiederti chi viene e chi no alla tua novena; volevo solo farti osservare che, ogni anno, la novena è quasi tutta tua.”

 

         “Cosa vuoi insinuare?”

 

         “Sette giorni per Te, due soli  per la Vergine Immacolata. Non ti pare anomalo il fatto?”

 

         “Ma è possibile che non sei capace di uscire dalla tua dimensione così piccola per riflessioni serie e degne di un vero credente? Quando si affrontano argomenti di fede è necessario uscire fuori dal tempo e dallo spazio e non ragionare con i criteri umani. Voi pensate che nel cielo del Buon Dio le cose si svolgono alla maniera vostra: Santi più importanti che chiedono novene più lunghe, festività più sfarzose con impegni di molti quattrini, preparativi accurati con abbondanza di riti. Certo che la Madre di Gesù è la Santa per eccellenza, concepita senza peccato originale, tutta pura, consolatrice e riconciliatrice. E’ la Madre di Dio, capisci? Ma cosa significa che per me si impegnano nove  giorni di preparativi e per la Madonna solo due? A parte il fatto che siete voi a stabilire queste ritualità di cui, poi, vieni a chiedermi spiegazioni. Per preparare i vostri cuori ad una festività della chiesa non sono indispensabili le novene, come se queste fossero credenziali per il Paradiso. Quand’anche qualcuno venisse a dirmi:”Sa Nicola, è da oltre dieci anni che ti onoro partecipando alla novena di preghiere per la festa del sei dicembre…”. Se, poi, questa persona legge il Vangelo e non lo mette in pratica, perdonando, dimenticando le offese, diffondendo intorno a sé profumo di pace e non suoni di guerra, a cosa gli serve aver partecipato a dieci novene?”

 

         “Ecco, bravo! Ed è per questo che non mi hai visto nemmeno una sera. Mi faccio gli affari miei, come mi hai raccomandato la settimana scorsa, proprio per non diffondere intorno suoni di guerra. Hai voglia a mordermi la lingua prima di parlare, ma non mi tengo. Evito, ed è già qualcosa”.

 

         Ho capito subito che il Santo non ha approvato la mia conclusione e, prima che mi rivolgesse un solenne rimprovero, approfittando dell’ingresso in chiesa dei fedeli per il quarto giorno di novena, mi affrettai a fare una profonda genuflessione davanti al Tabernacolo, senza alzare gli occhi. Altro che rimprovero mi sarei preso da Gesù mite ed umile di cuore!

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"QUASI TUTTA TUA LA NOVENA, SAN NICOLA" Ma è possibile che non sei capace di uscire dalla tua dimensione così piccola per riflessioni serie e degne di un vero credente? Quando si affrontano argomenti di fede è necessario uscire fuori dal tempo e dallo spazio e non ragionare con i criteri umani. Voi pensate che nel cielo del Buon Dio le cose si svolgono alla maniera vostra», Galatro (RC), Venerdì  2 Dicembre 2011

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