Bloc-notes

"CHE MIRACOLI LA TV, SAN NICOLA!"

 

C’è sicuramente una sala restauro, dietro le quinte degli studi televisivi. Gli ospiti, prima di sedersi davanti alle telecamere, sono completamente trasformati. Entrano pallidi ed escono rosei; spettinati e te li vedi con i capelli tutti a posto, uno in più, magari. Non parliamo dei vestiti: impeccabili. Anche i santi, almeno alcuni, hanno fortuna con la TV

 

 

di Carmelo Cordiani

 

          C’è sicuramente una sala restauro, dietro le quinte degli studi televisivi. Gli ospiti, prima di sedersi davanti alle telecamere, sono completamente trasformati. Entrano pallidi ed escono rosei; spettinati e te li vedi con i capelli tutti a posto, uno in più, magari. Non parliamo dei vestiti: impeccabili. Un esempio per tutti Michele Misseri. Da quando lo abbiamo visto per la prima volta (purtroppo!) ad oggi non si riconosce più. Un onorevole: ecco chi sembra. Prima mani rozze, barba incolta, jeens, scarpacce, cappellaccio in testa, in mano una roncola o dietro ad una carriola a trasportare legna. Adesso un look nuovissimo, occhiali, sbarbato, allisciato. E’ il miracolo della TV. “Oh! Vado in Tv” si è detto Misseri. “Devo fare bella figura”. E l’affare dell’omicidio? “Se la vedono gli avvocati!”. Anche gli avvocati, intervistati, sbalordiscono. Anche loro allisciati, ben messi, con domande e risposte già preconfezionate perché in TV bisogna fare sempre bella figura. Certe volte ci sorge il dubbio se “quella intervistata”, con tanto di peercing, di anelli ad ogni dito è veramente la moglie del povero assassinato!  

 

         Anche i santi, almeno alcuni, hanno fortuna con la TV. Spesso sono in primo piano. Si racconta la loro vita, si organizzano incontri con professionisti che hanno approfondito la loro storia, si parla dei loro miracoli strepitosi, come fosse una delle tante pubblicità. Va a finire che negli intervalli scorreranno delle immagini del tale santo quasi a voler invogliare la gente a diventare devoti di questo piuttosto che di quello. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il santo interessato. Credo che sia un po’ seccato perché in paradiso qualcuno potrebbe borbottare. E il Padre Eterno che dice? Mah!

 

         Non mi ero nemmeno accorto di essere arrivato all’altare di San Nicola, patrono di Galatro, mentre in testa si mescolavano queste idee bizzarre. Di solito prima di recarmi per la solita visitina, cerco di organizzarmi in modo da non rimanere completamente spiazzato. Non è che San Nicola mi ha dato il tempo di recitare una piccola giaculatoria. Mi ha investito subito.

 

         “E tu credi che io andrei dietro alle tue stupidaggini?”

 

         “Quali, San Nicola?”

 

         “Quelle relative alla TV dietro le quali si sta sciupando il tuo cervello.”

 

         “Beh! Un po’ di reclame farebbe bene anche a Te. Pensa un po’ alla devozione della gente se, non dico ogni giorno, ma ogni tanto si parlasse di San Nicola di Bari, dei suoi miracoli, della sua testimonianza di fede, del suo impegno nel difendere la chiesa dalle eresie…”

 

         “Ma io ho tanti fedeli e mi bastano. Cosa pensi che il numero dei fedeli ci fa innalzare di un centimetro nel Paradiso del Buon Dio? Anzi, confidenzialmente, ti dico che di alcuni fedeli si può fare a meno. Di quelli, per esempio, che per ogni sciocchezza ci pregano di intervenire. Il piccolino ha la febbre? San Nicola pensaci tu. La ragazzina torna a casa dopo le ore piccole? San Nicola raddrizzale la testa. Non ti dico la preoccupazione delle suocere quando le faccende matrimoniali dei loro figli non vanno bene o quando, nonostante gli impegni, le suocere non diventano nonne! Ti pare che potrei stare dietro a tutte queste richieste?”

 

         “Ma qualcuno diventa più famoso di te a furia di essere continuamente presente in TV”

 

         “E questo cosa vuol dire?”

 

         “Sai, è più noto, è più cercato, più venerato, più…”

 

         “Disturbato, come ti ho detto. Dimentichi quanto ha detto Gesù: I primi saranno gli ultimi e gli ultimi i primi..”

 

         “Perché, anche in Paradiso esistono i posti assegnati?”

 

         “Certo. Dio premia a seconda dei meriti personali e non quelli che voi attribuite”.

 

         “Quindi, se non sbaglio, una nostra eventuale esagerazione nel culto, una pubblicità in TV, potrebbe farvi scalare qualche gradino?”

 

         “Ma è possibile che tu devi arrivare per forza ad un linguaggio raso terra?”

 

         “Beh! Se di linguaggio raso terra si tratta, girala a certe persone che con i Santi mangiano. Si sfrutta la devozione della gente per fare quattrini”.

 

         “E vorresti coinvolgere anche me invitandomi in TV? Ma per piacere!”

 

         “Credo che nessuno ci proverebbe. Ti hanno già strumentalizzato per il Natale, ma non tutti sanno che Babbo Natale è la stessa persona di Santa Claus e, quindi, San Nicola. Come vedi anche per te c’è uno spazio in televisione.”

 

         “Ma non è la stessa cosa! Si tratta di un personaggio inventato per fare felici i bambini. E io sono contento, a parte quel parato rosso che mi da tanto, ma tanto fastidio che non ti dico!”

 

S’era fatto già tardi. Mi sono affrettato ad uscire dalla chiesa e, passando davanti all’abitazione di Gesù, mentre mi genuflettevo, mi vennero spontanee: Gesù, ti raccomando un riguardino in più per il nostro santo protettore. E’ tanto buono!”

 

Girandomi per un ultimo saluto al Santo, mi sono accorto di un’occhiataccia che, secondo me, voleva dire: “ Fatti gli affari tuoi!”

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"CHE MIRACOLI LA TV, SAN NICOLA!" C’è sicuramente una sala restauro, dietro le quinte degli studi televisivi. Gli ospiti, prima di sedersi davanti alle telecamere, sono completamente trasformati. Entrano pallidi ed escono rosei; spettinati e te li vedi con i capelli tutti a posto, uno in più, magari. Non parliamo dei vestiti: impeccabili. Anche i santi, almeno alcuni, hanno fortuna con la TV», Galatro (RC), Giovedì 24 Novembre 2011

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