Bloc-notes

QUANTA ZIZZANIA, SAN NICOLA!

 

E chi sono i seminatori di zizzanie?  Gli amici, i frequentatori assidui della Chiesa e della messa domenicale, i santoni, ma si deve vivere insieme ai seminatori di discordie. Ci sarà un tempo per fare piazza pulita della zizzania

 

 

di Carmelo Cordiani

        

         Nel capitolo 13 di Matteo, dal versetto 24, viene riportata una parabola riproposta domenica scorsa. Il regno dei cieli è paragonato ad un uomo che getta del buon seme nel suo campo. Con grande meraviglia dei suoi servi, in poco tempo,  il campo è stato infestato da zizzania.

 

         Un normale vocabolario, alla voce zizzania mi parla di “pianta che danneggia i campi di cereali”, ma aggiunge anche un altro significato che rispecchia il senso della parabola: “Discordia” e cita l’espressione: “ Dovunque è andato ha seminato sempre zizzania, cioè discordia”.

 

         Argomento sicuramente interessante da trattare col Santo Patrono del proprio paese perché, se è patrono e protettore, conosce bene quelli che vanno in giro a seminare zizzania, cioè discordie. E quale momento poteva essere più adatto, per parlarne,  di un tardo pomeriggio estivo, dopo il rituale riposino che, credo, anche un Santo ha diritto di fare?  Certo di non essere licenziato con brevi e concise parole, mi avvicinai all’altare di San Nicola esattamente alle sette di sera. La chiesa era deserta, nessuna voce all’esterno (la gente è ancora spaparacchiata al mare), un po’ di penombra, atmosfera tranquillo. Come giaculatoria, dopo il doveroso ossequio al Padrone di casa, scelsi: “San Nicola proteggici”. Ed Egli:

 

         “Perché? Ti risulta che fino ad oggi non ho fatto il mio dovere?”

 

         “Non l’ho mai pensato. Siamo noi, eventualmente, che ci dimentichiamo di avere un Santo protettore molto attento alla nostra salute, fisica e psichica (Questa espressione l’hai sentita anche Tu rivolta proprio a me…). Non dovremmo temere. Ma, sai com’è? Il fatto che Gesù abbia raccontato quella parabola vuol dire che effettivamente vi sono persone che prendono un gusto matto a creare discordie, ad alimentare sospetti, a sfigurare l’immagine del vicino e del lontano. Tu conosci personalmente ogni componente della nostra comunità. Sai benissimo chi è frutto del buon seme e chi appartiene alla zizzania che cerca di soffocare il frutto del buon seme”.

 

         “E vorresti che io ti dicessi chi sono i seminatori di discordie?”

 

         “Non pretendo tanto. Lo so. I seminatori di zizzanie non sono i nemici di cui parla Matteo.”

 

         “E chi sono, secondo te?”

 

         “Gli amici. Tanto che la gente comune, da cui viene la vera saggezza, ha inventato un detto: “Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Dio”.

 

         “E, allora, perché vieni a chiedermi chi sono i seminatori di zizzania se affermi che sono gli amici? Ve li siete cercati, li conoscete, sapete chiamarli per nome e, quindi, statene alla larga”.

 

         “Questi amici sono anche frequentatori assidui di questo luogo di culto. Non perdono una messa la domenica e i giorni festivi, con regolare comunione, si dichiarano appartenenti a gruppi privilegiati, a quelli, per intenderci, che avrebbero rapporti diretti con il Padre Eterno. I santoni, insomma.”

 

         “Vorresti insinuare che con questi, come li chiami tu, santoni dovremmo comportarci come Gesù con i profanatori del Tempio?”

 

         “E perché no?”

 

         “Allora non hai letto tutta la parabola. Ai servi che dicono al padrone di voler estirpare la zizzania il padrone risponde: ”No, perché raccogliendo la zizzania non abbiate a sradicare con essa il grano. Lasciateli crescere insieme ambedue fino alla mietitura. E al tempo della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania  e legatela in fasci per bruciarla; ma riponete il frumento nel mio granaio”.

 

         “Quindi dobbiamo imparare a crescere insieme ai seminatori di discordie?”

 

         “Proprio così. Voi mantenete le vostre coscienze pulite e non temete. Il Padrone sa quando è il tempo di fare piazza pulita della zizzania”.

 

         Mi resi conto che era inutile andare oltre. Uscendo dalla chiesa ho dato un rapido sguardo al tramonto. Che meraviglia! E, anche se per un attimo, pensai che si può convivere con la zizzania. Basta pensare alla tante cose belle che il Buon Dio ci ha dato.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «QUANTA ZIZZANIA, SAN NICOLA! E chi sono i seminatori di zizzanie?  Gli amici, i frequentatori assidui della Chiesa e della messa domenicale, i santoni, ma si deve vivere insieme ai seminatori di discordie. Ci sarà un tempo per fare piazza pulita della zizzania», Galatro (RC),  Martedì   19 Luglio  2011

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