Bloc-notes

QUANTI ANCORA, SAN NICOLA?

 

Sarah, Yara, il mistero delle due gemelline…! Freschi di giornata. Ma ce ne sono altri: Erba, Garlasco, Tommy, Terry, Eluana…ed altri ancora. E chissà quanti ancora! Non sarebbe urgente fare il punto sullo stato di “salute di questa nostra civiltà”? Perché tanto male? Perché giovani vite sacrificate sull’altare della crudeltà, del capriccio, della brutalità? Non è il caso di riflettere seriamente su ciò che conta invece di perdesi in sofisticati ed inutili progetti di progresso, di globalizzazione, di pettegolezzi politici quando il bene più grande, LA VITA, ti sfugge dal pensiero e dal cuore?

 

 

di Carmelo Cordiani

              

         Sarah, Yara, il mistero delle due gemelline…! Freschi di giornata. Ma ce ne sono altri: Erba, Garlasco, Tommy, Terry, Eluana…ed altri ancora. E chissà quanti ancora! Non sarebbe urgente fare il punto sullo stato di “salute di questa nostra civiltà”? Perché tanto male? Perché giovani vite sacrificate sull’altare della crudeltà, del capriccio, della brutalità? Non è il caso di riflettere seriamente su ciò che conta invece di perdesi in sofisticati ed inutili progetti di progresso, di globalizzazione, di pettegolezzi politici quando il bene più grande, LA VITA, ti sfugge dal pensiero e dal cuore?

 

         Ho voluto discuterne col mio Santo Patrono in un incontro recente, previa prenotazione, perché in questi giorni San Nicola è molto impegnato. Mi ha concesso uno spazio nel tardo pomeriggio raccomandandomi la puntualità. Nel rispetto scrupoloso dell’orario mi sono avvicinato al suo altare con la giaculatoria di sempre e gli feci la domanda:

 

         “Hai saputo anche tu della povera Yara? Un fiore appena sbocciato su un tenero stelo, distrutto dalla bufera scatenata di un folle”.

 

         “Ti dico subito che non si tratta di “un folle”, ma di “folli”, perché tali state diventando tutti. Avete creato un mito della felicità al posto dell’unico garante della felicità: Dio. Vi state comportando come il popolo di Israele: Al posto di Dio che aveva dettato la legge e i comandamenti a Mosè (Es. 24,12) si costruì un vitello d’oro per adorarlo (Es. 32, 8). Il vostro dio è la piena soddisfazione dei vostri sensi e non vi stancate mai di rincorrere ciò che vi fa godere. Guarda quanti altri fiori si autodistruggono nei luoghi che voi chiamate di “svago, di divertimento”, ma che, in realtà, sono anticamera di morte. Si cercano emozioni estreme perché per voi la smoderatezza è norma. Siete arrivati al punto di ritenere che il godimento si prova anche  spegnendo tra le proprie mani la vita di un altro, distruggendo il Tempio di Dio pur di appropriarvi di un frammento”.

 

         “Non posso che darti ragione. Ci siamo inoltrati in un percorso che ci allontana da Dio e ci conduce verso l’abbrutimento dove tutto è possibile. Però, proprio quel popolo che ha sostituito Dio con un vitello d’oro, come tu hai ricordato, è stato oggetto di particolari attenzioni di Dio. Israele, che il Profeta Osea indica come sposa infedele ( Os. 2,4) sarà amata dal Signore ; la sua discendenza sarà come l’arena del mare e per lei ha riservato una terra buona e vasta, una terra  dove scorre latte e miele (Es. 3, 8). Per noi “folli” cosa riserva”?

 

         “Gesù ha rivelato il vero volto di Dio Padre: Amore! Anche i cuori più induriti finiranno per cedere all’amore di Dio. Vi stancherete di brancolare nel buio delle vostre convinzioni, delle vostre conquiste, dei vostri disastri e cercherete Dio come Luce. Sarà il trionfo di Dio sul male perché nemmeno una goccia del sangue di Suo Figlio è stata versata inutilmente”.

 

         Mentre San Nicola scandiva queste parole piene di speranza, ripensavo a quel corpicino abbandonato senza vita in una sterpaglia, coperto di neve, esposto all’acqua e alle intemperie in lenta ed inarrestabile decomposizione. Un corpicino straziato dentro e fuori, che si era spento nelle mani di un folle, con gli occhi rivolti al Cielo, alla vera Luce dove ha incontrato altri Angeli: uno in particolare che mi è rimasto nel cuore.

 

         “Vedo che ti stai perdendo in una emozionante riflessione. Alza gli occhi e invita tutti ad alzarli. Finché camminerete a testa bassa e vi occuperete solo delle cose terrene non avrete pace. In Dio troverete la risposta alle vostre domande, alla vostra aspettativa di felicità, alle vostre incertezze”.

 

         Uscendo dalla chiesa incontrai il solito ragazzino che mi domandò. “Che ora è?”

 

         “E’ presto. Non vedi che c’è il sole? – gli risposi- Se c’è la Luce puoi continuare a giocare quanto vuoi”.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «QUANTI ANCORA, SAN NICOLA? Sarah, Yara, il mistero delle due gemelline …! Freschi di giornata. Ma ce ne sono altri: Erba, Garlasco, Tommy, Terry, Eluana…ed altri ancora. E chissà quanti ancora! Non sarebbe urgente fare il punto sullo stato di “salute di questa nostra civiltà”? Perché tanto male? Perché giovani vite sacrificate sull’altare della crudeltà, del capriccio, della brutalità? Non è il caso di riflettere seriamente su ciò che conta invece di perdesi in sofisticati ed inutili progetti di progresso, di globalizzazione, di pettegolezzi politici quando il bene più grande, LA VITA, ti sfugge dal pensiero e dal cuore?», Galatro (RC),  Sabato  5  Marzo  2011

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