CHE NE DICI, SAN NICOLA?

Il premio Nobel 2010 per la Medicina è stato assegnato al al professor Robert Edwards "pioniere della fecondazione in vitro umana". Ma quante vite di bambini è costato questo Nobel? Per una nuova creatura se ne uccidono decine. Quando Fo è stato premiato, in Paradiso, Eduardo Defilippo era scappato! Ed ora?

di Carmelo Cordiani

            Volevo chiedere il Suo commento alla pagina del Vangelo che racconta la guarigione dei dieci lebbrosi. Quello del sacerdote, per quanto interessante, non mi era sembrato soddisfacente. Così, presentatomi all’altare del Santo patrono, dopo un profondo inchino ed un saluto ormai confidenziale, cominciai a parlare. Ma le parole andarono in tutt’altra direzione perché mi venne improvvisamente in testa il premio Nobel di cui hanno tanto parlato i giornali, pro e contro. E gli feci una domanda a bruciapelo:

            “Tu che dici del premio Nobel assegnato  al professor Robert Edwards? Scusami la pronuncia, tanto, mi sa, che in inglese non te la cavi meglio di me”.

            “E che ne sai? Qui in Paradiso, si parla una sola lingua. E’ come se ci fosse un traduttore simultaneo che decifra ogni linguaggio”.

            “Si! Ma non hai risposto alla mia domanda”.

            “Prima di tutto dovrei sapere di quale premio si tratta. Perché hanno premiato questo professore?”.

            “Ahi, ahi, ahi! Grave. Non leggi i giornali?”

            “Ma ti pare che trovi il tempo di leggere i giornali? E, poi, quello che dicono i giornali non ci interessa proprio. Tanto non scrivono mai cose vere”.

            “Nemmeno l’osservatore romano?”.

            “Senti, lasciamo perdere. Vi scrive, forse, il Papa?”

            “Non credo”.

            “E allora? Soltanto il Papa è infallibile, ma solo in materia di fede, ricordalo”.

            “Hai ragione. Dunque a quel professore hanno assegnato il premio perché è ritenuto il padre della fecondazione assistita”.

            “Nientemeno! E assistita da chi?”

            “Dal medico, ovviamente.”

            “Quindi, se ho capito bene, il medico assiste alla fecondazione! Ma che bravo! E i fecondanti lo permettono? Non hanno un po’ di pudore?”

            “Ma cosa hai capito? Assistita nel senso che i fecondanti, non essendo in grado di fecondare, tramite il medico, fanno tutto in una provetta”.

            “Ma sei sicuro?”

            “Certo”

            “Voglio parlarne con Lui. Gli voglio dire che, forse, ha commesso qualche errore, per cui non funzionano i meccanismi naturali”.

            “Forse funzionano. Pare che non producano”.

            “Beh! Allora è questione di terreni.”

            “Ecco, vedi. O il terreno o quello che ci semini. Ma c’è, dicono anche tuoi illustrissimi colleghi, un problema etico. Intanto, dicono sempre, ci sono oltre quattro milioni di creature nati in provetta”.

            “E stanno tutti bene?”

            “Non lo so e non lo dicono. Quello che i tuoi colleghi (ma qualcuno nicchia!) condannano è che per una nuova creatura se ne uccidono decine”.

            “Oh! Mamma mia! Ancora Erode in giro!”

            “Un illustre letterato ha sentenziato che la fecondazione assistita è sacrosanta.”

            “Scommetto che ti riferisci al Nobel per la letteratura. Non ricordo il nome. Mi pare che faccia rima con Boh!”

            “Vuoi dire Fo.”

            “Precisamente. Ma non sai cosa è successo quando questo Fo è stato premiato! Una giornataccia, qui, in Paradiso. Eduardo Defilippo era scappato. Abbiamo dovuto sguinzagliare Angeli, Cherubini, Serafini, volontari d’ogni specie per rintracciarlo. Lo hanno trovato solo nell’angolo più sperduto del Paradiso. E lo sai cosa ha detto? “Me ne voglio andare, per lasciare libero il posto al nuovo Nobel. E’ migliore di me. Quindi, merita anche il Paradiso.”

            “Dai, non scherziamo. Se lo vedi digli che il Mistero Buffo di quel tale non vale un peletto dei suoi baffi. Fo fa ridere; Eduardo fa riflettere.”

            “Ed è ciò che vi manca: La riflessione. Se la usaste smettereste di parlare anche della procreazione assistita.”

            Non aveva ancora finito di parlarmi che arrivò una vecchietta con un cero. San Nicola parve  gradire di più quell’omaggio e mi fece cenno di lasciarlo solo con la sua fan. Lo ossequiai, come al solito, e uscii.