OCCHIO! SAN NICOLA

 
di Carmelo Cordiani

 

         “Hai visto? E’ venuta tanta gente ad onorarmi, senza trucchi e senza miracoli”.

 

          Mi parlò durante una pausa della messa domenicale, mentre ero intento a seguire il battesimo di due angioletti. Beh! Tanto angioletti non erano. Strillavano da matti, con un linguaggio che noi adulti non riusciremo mai a capire. Un po’ avevano anche ragione: Il caldo, i commenti del celebrante, i padrini che non sapevano se tenere accesa la candela oppure poggiare le mani sulle testoline dei battezzandi, la gente che si alzava sulla punta dei piedi per vedere meglio cosa succedeva vicino all’altare…tutte cose che innervosivano i due protagonisti della cerimonia. Decisi di non dare retta a quanto mi faceva osservare il Santo Protettore.

 

            Passarono alcuni minuti e riprese:

 

            “Hai sentito cosa ti ho detto?”

 

            “Ma ti pare questo il momento di parlarmi? Si sta celebrando un Sacramento, abbi pazienza”.

 

            “Questo Sacramento, per tua norma, agisce ex opere operato … L’hai dimenticato?” Quindi puoi anche distrarti un minuto e darmi un po’ retta. L’effetto del Sacramento va avanti da solo. I bambini saranno lavati del peccato originale e ritorneranno puri come Adamo ed Eva prima della mela”.

 

            “Senti, perché non rimandiamo tutto ad altro momento? Lascia perdere la gente che ti onora. Ci sono cose più importanti alle quali dovresti badare”.

 

            “E quali sono?”

 

            “Ti aggiornerò, con calma, in altra sede”.

 

            “Allora ti aspetto”.

 

            Il primo agosto Galatro si è svegliato con un lungo scampanio e certe briscole di “palle” sparate in onore della Madonna del Carmine. Ma alcuni erano svegli già da un pezzo per via di certi cani che mettevano il naso dappertutto e trovavano cose che non ci dovevano essere. Decisi di passare un attimo per la solita giaculatoria e mi accorsi subito che San Nicola era di cattivo umore. Gli parlai direttamente, senza preamboli:

 

            “Te l’avevo detto che ci sono cose più importanti di cui parlare nelle riunioni. Secondo me, prima della semina, bisogna preparare bene il terreno”.

 

            “Bella scoperta! E’ come la faccenda dell’uovo e della gallina. Le riunioni si fanno proprio per studiare modalità, tempi, soggetti in grado di operare per il bene. Tu sei fissato che si perda tempo e che sarebbe più utile se si cominciasse subito a convincere la gente che il cambiamento nasce dal basso. Invece ci vogliono regole nuove alle quali devono provvedere uomini nuovi.”

 

            “Ma che belle parole! Allora spiegami perché il Santo Padre recentemente ha detto che il male è dentro la chiesa e che i peggiori nemici sono in casa? Forse mancano le regole? Oppure il Diritto Canonico non è più in vigore?”

 

            “ Me l’aspettavo che saresti arrivato qui”

 

            “Te ne avevo già parlato tanti anni fa e, nel precedente incontro, ti avevo anche aperto gli occhi su certe tendenze pericolose dei giovani, anzi dei ragazzi e ragazzini. Ma Tu badi piuttosto alla gente che ti onora.”

 

            “Intanto quelli che vengono a venerarmi sono brave persone e ne prendo atto. Per gli altri bisogna avere pazienza. Col tempo, con i cani e un po’ di clausura vedrai che tutto si aggiusta”.

 

            “Condivido il tuo ottimismo. Anch’io sono convinto che la dignità dataci  dal Padre Eterno prima o poi verrà fuori. Ma intanto bisogna che tieni gli occhi aperti. Per esempio “occhio” alle “vocazioni” che non si sa da cosa siano “vocati” se alla vita insegnata da Gesù o alla “bella vita” di cui recentemente abbiamo sentito. “Occhio” alle azioni in nome e per conto della Chiesa che, poi, si scoprono in nome e per conto proprio. “Occhio alle “gite da diporto” in onore di questo o quel santo. “Occhio” alle raccolte indifferenziate, ai “movimenti” che, spesso, producono frane, ai falsi profeti, alle paucciane e affini, ai sottotetti delle chiese… Tutta roba pericolosa perché ammantata di spiritualità taroccata”.

 

            “E smettila! L’altra volta mi sono accorto che ti bolliva dentro qualcosa. Per questo ho fatto l’indifferente in modo che chiudessi il becco. Ma mi accorgo che non ci stai.”

 

            “Certo che non ci sto! Sono convinto che il primo “pubblicano” sono io; ma non mi va che il marcio sia vestito di eleganza e che Voi, cioè Padre Eterno, Santi, Protettori… non prendiate alcun provvedimento. State a guardare, contenti del cero che si accende al vostro altare, delle preghiere “biascicate” che nemmeno voi riuscite a  capire, delle “palle” che si sparano in vostro onore, delle processioni, contornati da autorità che si accorgono di Voi una volta all’anno”.

 

            “E meno male!”

 

            “Bravo! Ti accontenti di poco.”

 

            “In tutto questo dimentichi una cosa: Il Padre Eterno ha dotato gli uomini della libertà. Anche io sono stato un uomo, ma ho usato la mia libertà per il bene della chiesa e della società. Ergo non invocate l’intervento soprannaturale nelle cose che dovete risolvere voi con l’uso saggio della libertà. Capito?”

 

            “Hai ragione, ma, che ne so, una ispirazione, una vocina nelle coscienze… possibile che solo  Paolo di Tarso è stato “folgorato”? Qualche fuoco di riserva non ce l’avete?

 

            “C’è e come! Guai se il Padre Eterno decide di usarlo! Sai che arrosto! Altro che Sodoma e Gomorra!”  

 

            “Sai che ti dico? Non c’è un “palmo di netto”. Corruzione, concussione, truffe, imbrogli, dissoluzione, pedofilia, prostituzione, mafia, sfruttamento, violenza, guerre…Come siamo ridotti!”

 

            “Non dimenticare che il sangue di Gesù non è stato versato inutilmente. Il bene, prima o poi, dovrà trionfare”.

 

            “Non sarebbe meglio se trionfasse prima?”

 

            San Nicola fece un sorrisetto che mi sembrò volesse dire: “Stai tranquillo. Trionferà.” Anche se questo verbo al futuro non mi è piaciuto perché mi ricordava una vecchia canzone, non ho potuto suggerirgliene un altro. San Nicola aveva chiuso l’udienza.

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Cordiani Carmelo:  «OCCHIO! SAN NICOLA. Sono convinto che la dignità dataci  dal Padre Eterno prima o poi verrà fuori, ma intanto bisogna che tieni gli occhi aperti», Galatro (RC),  5 Agosto 2010

 

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