Antidoti


Fuoco

Il Fuoco Santo di Gerusalemme

Fuoco

 

di Rino Cammilleri


Un lettore mi ha segnalato un fatto che non conoscevo, chiedendomi chiarimenti.
Mi sono informato qua e là, con amici esperti, ed è scoperto che, sì
, il Fuoco Santo di Gerusalemme è documentato fin dai tempi delle Crociate e continua a essere verificato con la presenza di ispettori civili (turchi un tempo, israeliani oggi). Si tratta di questo: il Sabato Santo la cerimonia del passaggio del buio alla luce, dell’accensione delle candele e della benedizione dell’acqua e del fuoco, nella basilica del Santo Sepolcro si svolge in modo a dir poco sconcertante perché le candele si accendono da sole e per qualche minuto la loro fiamma non scotta.

Ci si può tenere sopra la mano senza bruciarsi. Qualcuno sostiene che questo accade per trentatré minuti, poi il fuoco comincia a scottare e c’è chi ha notato che esso inizia a far male solo dopo che la fiamma ha cambiato colore, da azzurrina a rossa. Il testimone a cui ci siamo rivolti ha anche osservato che le punte degli stoppini erano appena strinate, mentre la cera della sommità delle candele era pressoché integra. Il fenomeno si ripete ogni anno, dopo le preghiere di rito, immancabilmente.

Esiste addirittura un sito internet, in inglese, che mostra foto del fatto. Di certo è un miracolo paragonabile a quello della liquefazione del sangue di s. Gennaro. Non credo che, in questo caso, si possa ricorrere a spiegazioni più o meno scientifiche, come la presenza di particolari gas o cose del genere. Se così fosse, l’accensione spontanea dovrebbe verificarsi sempre e non solo il Sabato Santo.

Il mistero più grosso, comunque, è il silenzio sul fatto. Nessuno ne sa nulla e non si è mai sentito dire. Infatti, senza la provocazione di quel lettore non avrei indagato. E, devo dire, è stata un’indagine non facililissima. Chissà, dunque, perché il fenomeno non è mai stato adeguatamente pubblicizzato. Quell’accensione spontanea, in quel luogo unico al mondo, ha infatti un valore simbolico molto superiore a quello che si dà alla semplice cerimonia di passaggio dal buio alla luce nelle chiese il giorno prima di Pasqua. Cristo è la Luce, come dice il Prologo del vangelo di Giovanni. E specialmente nel punto in cui è risorto.
 

 

Antidoti: «Il Fuoco Santo di Gerusalemme. Fuoco», di Rino Cammilleri, 28 febbraio 2004

 

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