CISS Torino
Regionali: Caos liste
di Vito Piepoli
Ancora caos liste per le regionali dopo il pronunciamento del TAR del Lazio . Dopo il no si aspetta il ricorso al Consiglio di Stato. Che cosa accadrà in realtà nessuno può dirlo, l’ipotesi più accreditata è un rinvio delle elezioni in Lazio, intanto a sinistra si litiga anche sul da farsi . Bersani sostiene che la manifestazione indetta per sabato debba esserci ma i dalemiani e i popolari frenano, lapidario è il sindaco di Firenze Renzi che prende le distanze da Di Pietro “ con lui si perde – ha riferito - ed ha invitato la sinistra a stare tranquilla.“Così non vinceremo nemmeno al superenalotto” ha avvertito. Intanto è stato dimostrato come in Lombardia nel giudicare le medesime mancanze sulle schede di presentazione delle liste di Formigoni e di Penati si siano usati due pesi e due misure. Si è andati a controllare se davvero la legge è uguale per tutti . In questo caso carta canta. Sono state recuperate le schede annullate a Formigoni e si è visto che lo stesso giudice ha annullato 25 firme perchè erano sfornite del timbro, però guarda caso lo stesso giudice ha ritenuto valide 23 firme della lista di Penati, sprovviste dello stesso timbro. In un caso la legge è stata applicata, e nell’altro no. Sarà un caso, per l’appunto uno dice; va bene si sono sbagliati sul timbro, non si sono accorti che anche nelle liste di Penati mancava! Ma non è tutto qui, alla lista Formigoni sono state annullate altre 23 firme perché mancava l’autentica della firma dell’autenticatore, cosa un po’ complicata, però nel caso di Penati sono state accettate 23 firme che avevano la stessa mancanza. E quindi i casi sono due e siamo arrivati a 46 firme di differenza. Come volevasi dimostrare: non è vero che la legge è uguale per tutti ma soprattutto non è uguale per la sinistra alla quale è riservata una corsia preferenziale rispetto ai valori formali che invece sono stati contestati al centrodestra come dimostrano queste schede.