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Sanità: dopo 4 anni di giunta Bresso più spese e meno servizi Ghigo “anche in Piemonte è allo sfascio, prossimo commissariamento”
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di Vito Piepoli Dopo i commissariamenti di Campania e Molise, emerge anche il fallimento della tanto decantata “rivoluzione” della sanità piemontese. Il piano sanitario targato Bresso offre ai cittadini servizi inferiori a fronte di costi maggiori. E’ quanto ha afferma il coordinatore regionale del Pdl, Enzo Ghigo, componente della Commissione Sanità del Senato. Se si considerano i dati di spesa relativi al 2008 – sostiene il parlamentare del Pdl - ci si trova di fronte a una stima su base annua davvero sconfortante che desta serie preoccupazioni per il futuro della sanità piemontese. Il senatore Enzo Ghigo ha elencato alcuni dati in proposito. <<Il valore stimato della spesa corrente è di 8.273 milioni di euro, aumenta ancora del 5% rispetto al 2007 e raggiunge un più 24% rispetto al 2004; 2.910 milioni di euro è invece il valore stimato della spesa per il personale delle aziende sanitarie, il 7% in più rispetto al 2007, portando al 22% l’incremento sul 2004>>. Da evidenziare inoltre, l’indebitamento delle aziende sanitarie con i soggetti finanziari, sempre secondo Ghigo - che cresce dai 31,4 milioni di euro del 2007 ad un valore compreso tra 38 e 42 milioni, con un aumento di circa il 25% rispetto al 2007 e di oltre il 500% dal 2004. L’insuccesso del piano sanitario piemontese si evince anche dal saldo della mobilità ospedaliera stabilmente negativo, che nel 2007 si attesta a meno 12 milioni di euro, aumentando nel 2008 a quasi meno 20 milioni. C’è da chiedersi quanti mandati amministrativi servano ancora a Bresso, che da oltre quattro anni governa il Piemonte – ha aggiunto il senatore - per assumersi le proprie responsabilità nella cattiva gestione della sanità, invece di trincerarsi dietro alle solite stucchevoli accuse nei confronti delle precedenti amministrazioni di centrodestra. <<E’ sotto gli occhi di tutti che il servizio sanitario regionale ha registrato negli ultimi anni un significativo incremento dei costi a cui non è corrisposto un proporzionale aumento dell’attività e dei servizi – ha concluso Ghigo - se è vero che l’attesa quasi messianica che la Giunta Bresso aveva suscitato nei confronti del piano sociosanitario è già andata ampiamente delusa, tanto da far paventare un prossimo commissariamento del Piemonte>>. E sugli interventi anti-crisi del governo pertanto è polemica; da Bresso e Bassolino, governatori rispettivamente del Piemonte e della Campania, secondo Ghigo, inutile demagogia : <<Dai presidenti di due Regioni che hanno già cumulato un miliardo di euro di deficit sanitario ci si aspetterebbe una minore vis polemica e soprattutto meno demagogia>>. Il governo ha stanziato per fronteggiare la crisi qualcosa come 27 miliardi di euro per il quadriennio 2008-2011. Di questi, il 45 % è destinato alle imprese, a cui si aggiunge il 21 % per il mercato del lavoro, al fine di salvaguardare le professionalità presenti in azienda. Un quarto degli aiuti è stato destinato a tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, con particolare riguardo alle fasce deboli, mentre il 9 % è volto a promuovere gli investimenti in infrastrutture, che costituiscono l’elemento più prezioso per il superamento della crisi, secondo il senatore. Al comparto auto, inoltre ha ricordato, che è andato un aiuto significativo ed efficace, con il bonus rottamazione, per complessivi 2 miliardi, che ha determinato un immediato recupero del mercato. Ciò ha permesso a Fiat di muoversi da protagonista a livello internazionale, con l’acquisizione di Chrysler e confermando l’impegno produttivo in tutti gli stabilimenti italiani, con la sola riconversione di Termini Imerese. A fronte di simili risultati, si è chiesto cosa vogliano i presidenti Bresso e Bassolino, se non rinfocolare un’inutile polemica, frutto della contrapposizione politica, ma non certo giustificata dalla situazione reale.
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Piepoli Vito: «Sanità: dopo 4 anni di giunta Bresso più spese e meno servizi. Ghigo “anche in Piemonte è allo sfascio, prossimo commissariamento”».di Vito Piepoli, Torino, 25 luglio 2009 |
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