Meditazioni

Erano come pecore che non hanno pastore

 

di Vincenzo La Gamba

 

Domenica 22  Luglio, 2018 - XVI.ma di T.O.

 

Nell’ odierno brano Evangelico, Gesù si commuove non appena i Dodici rientrano dalla loro missione di evangelizzazione, che, come ricorderete, abbiamo  trattato nel Vangelo della scorsa domenica. I Discepoli erano partiti, infatti, a due a due, per insegnare la Parola di Cristo.

 

A distanza di settimane e mesi tutt gli Apostoli tornano da Gesù. Sono indubbiamente stanchi  ma sicuramente consapevoli del fatto che la loro esperienza li ha arricchiti di umanità, diventando pescatori di uomini, creatori di comunione, e veri apostoli di Cristo.

 

Gesù capisce che hanno fatto un lavoro straordinario e con amore  compassionevole.  Dice loro: "Venite in disparte, in luogo solitario e riposatevi un po' ".

 

Da rilevare quindi che il riposo in disparte non é la pausa tra due lavori, bensì un' occasione per rilassarsi dopo un viaggio spirituale, che ha portato grandi frutti. É come vivere il settimo giorno di Dio, "quando vide che tutto era bello e si riposò".   Perché vedete, cari amici fedeli, la vera terra promessa non é un luogo, ma un tempo.

 

Questo tempo é il settimo giorno,  il giorno di festa per il Signore che concede ciò che ha veramente promesso: se’stesso. E Gesù spiega loro il segreto del Regno dei Cieli.

 

Partiti "a due a due",  i Dodici imparano ad essere a disposizione dell' uomo. Gesù dice loro: prendetevi del tempo ed aggiunge: "il tempo non é vostro, appartiene alla compassione per l' uomo".

 

Allora come oggi esiste un legame basilare: i cattolici cristiani (e non solo) sono i veri  divulgatori di giustizia, di pace, di amore verso il prossimo, così come è avvenuto con i Dodici.

 

E' questo impegno terreno  la conseguenza logica della loro fede nella persona e nel Vangelo di Cristo? In altre parole, siamo consapevoli del fatto che la comunità ecclesiale é fondamentalmente missionaria perché ha ereditato la missione di Gesù?

 

La risposta é una sola: per essere il "popolo di Dio" significa seguire l' esempio missionario di Gesù. Il profondo messaggio dell' odierno Vangelo é appunto questo: non possiamo e non dobbiamo essere dei numeri ( come ha recentemente affermato Papa Francesco al riguardso degli emigrati e della posizione di Salvini che ha disposto la chiusura dei porti Italiani).

Noi come Cristiani non possiamo tollerare tutte le cose che sono anti-cristiane, sopratutto quando ci sono di mezzo bambini e donne incinte su un barcone.

E' immorale, non cristiano e in disaccordo con i principi che Gesu' insegna.

 Pertanto tutti noi membri della Chiesa abbiamo bisogno di una profonda catechesi sulla missione evangelizzatrice della stessa Chiesa.

É più o meno il concetto di "popolo di Dio", lo stesso su cui é imperniata tutta la costituzione dogmatica "Lumen gentium" sulla Chiesa. Per definire quest'ultima, non si parte dalla gerarchia, ma dalla base, dal popolo semplice e fedele.

 

 

 

La Liturgia di Domenica 22 Luglio 2018, XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

 

Vangelo
(Mc 6,30-34)
Erano come pecore che non hanno pastore
 

 

 Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Erano come pecore che non hanno pastore» New York, La Liturgia di Domenica 22 Luglio 2018, XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

 

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