Meditazioni

Giovanni è il suo nome

 

di Vincenzo La Gamba

 

Domenica 24 Giugno, 2018 - Xii.ma di T.O.

Oggi il Vangelo ci propone l' episodio della tempesta placata da Gesù, volto a descrivere la situazione dell' umanità nella sua lenta storia e tutto mira ad annunciare il piano divino che Gesù vuole realizzare.

É venuta la sera: la notte della paura e del dubbio; la fine del giorno e delle sue effimere certezze. Allora ti assalgono dei pensieri. Pensi e ti rilassi al pensiero che un'altra giornata è passata senza troppi scossoni.

In senso allegorico stai per tirare i remi in barca per lasciarti dondolare dolcemente dalla tranquillità. e mentre stai, forse, chiudendo gli occhi per assaporare un momento di quiete e di serenità... ecco che, come un turbine, la tempesta si abbatte sulla povera tua barca e ti rimette in gioco...

Si presenta con lo squillo del cellulare e la brutta notizia di un male incurabile da parte di un tuo parente; Non hai tempo per riflettere e capire cosa sta succedendo: ti senti annaspare con l'acqua alla gola e non vedi via d'uscita.

Subentra una angoscia terribile che si traduce in disperazione se sai che qualcuno ha abusato della tua amicizia per fini personali. Ci si puo' pure ribellare a quanto succede alle donne vittime di femminicidio. Oppure riflettere sugli abusi sessuali che si sono verificati in Cile. O ancora riflettere su quanto ha detto Papa Francesco circa i nuovi seminaristi: se hanno tendenze sessuali non l' accogliete dentro i seminari perche' e' da li che incomincia la vera crisi della Chiesa: combattere la pedofilia.

Gli incubi sono tali che non ti fanno dormire.  Le forze vengono meno... e, quando i tentativi suggeriti dalla tua bravura li hai provati proprio tutti, solo allora ti ricordi che c'è Qualcuno cui puoi rivolgerti.

Solo allora ti ricordi che t' hanno detto che Dio è sempre vicino a te, ma stenti a vedere dove possa essersi cacciato proprio ora che ne hai il bisogno.

T' hanno detto che Dio è pronto ad intervenire in tuo aiuto, ma ti chiedi come mai non l'abbia fatto ancora... Forse sonnecchia?...

Nella vita ci sono momenti di prova per la nostra fede, simili a quelli della tempesta nel Vangelo odierno.

Quando la bufera ci sferza senza pietà, quando siamo angustiati dal silenzio di Dio, che sembra "addormentato" come Gesù nella barca, allora sorge spontanea una domanda: "Signore, non t' importa che affondiamo?".

Se il nostra grido é preghiera, va bene; ma se é sfiducia nella Provvidenza, cioè dubbio e mancanza di fede, dovremo ascoltare il rimprovero di Gesù: “Ma perché siete così paurosi?"

É vero: Gesù dormiva sulla barca, ma più "addormentata" era la fede dei Suoi discepoli. Anche a noi può capitare di avere una fede addormentata. Gesù, nei tempi di calma e di tempesta, guida sempre la Sua Chiesa, perché lo ha promesso in questo modo: "Sarò con voi fino alla fine dei tempi".

Ci si vuole aggrappare alla speranza partendo dal presupposto che Dio e' passato, presente e futuro. Certo il presente non e' promettemte a tutti i livelli: sociali, religiosi, politici. C'e' una crisi di valori che fa spavento. Ma poi Gesu' ci viene incontroe ci da'; forza e fiducia in un futuro migliore. Per questo il potere dell' inferno e del male non "affonderà" mai la Sua Chiesa.

 

 

La Liturgia di Domenica 24 Giugno 2018, NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA (Messa del Giorno)

 

Vangelo
(Lc 1,57-66.80)
Giovanni è il suo nome
 

 

 Dal Vangelo secondo  Marco

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Giovanni è il suo nome» New York, La Liturgia di Domenica 24 Giugno 2018, NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA (Messa del Giorno)

 

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