Meditazioni

Vegliate:
non sapete quando il padrone di casa ritornerà

 

di Vincenzo La Gamba

 

Domenica 3 Dicembre, 2017 - Prima di Avvento

Oggi inizia il periodo dell’ Avvento. Mancano esattamente 21 giorni per celebrare degnamente la nascita di Gesù’ Bambino, nostro Salvatore e Redentore del mondo. Le Domeniche di Avvento sono tutte suggestive proprio perche' in attesa della nascita del Bambin Gesù.

Ricorderò sempre impresse nella mia mente le parole di San Padre Pio: "Tutte le feste sono belle, ma il Natale..., il Natale ha una tenerezza particolare." Non so quanti di voi hanno una particolare festa religiosa che amano più di altre, ma certamente la ricorrenza del Natale è qualcosa di straordinario, che tocca I cuori anche i più duri.  Capita anche a voi?.

Viene tra noi l' Emanuele, il figlio di Dio nato da Maria per redimerci dai peccati. Viene l’ Emanuele tra noi per ricordarci quanto il Dio Padre é stato buono con noi facendoci il regalo più bello che poteva fare: donarci suo Figlio attraverso Maria, da cui il Verbo e’ diventato Carne. Vale a dire Dio si e’ fatto uomo e Gesù’ Bambino, nato dalla Vergine Maria, viene per portare l’ autentico messaggio di amore, pace e misericordia, in un mondo conflittuale che ci fa dannare l’ anima per come questi valori non sono ancora capiti. Sarebbe più giusto dire che il messaggio c’e’ sempre stato, ma non tutte le attenzioni sono per Chi predica pace e serenità tra i popoli.

Con molto rammarico enfatizzo il fatto che il Natale lo si vede, specie nei tempi moderni, sotto un' altra ottica: con le vetrine addobbate, l' albero di Natale a Rockfeller Center con 30.000 lampadine multicolori, l' installazione di luminarie all'esterno delle proprie case, la corsa nei shopping centers a comprare costosi regali, quando il vero regalo é Lui : il Bambino nato in una stalla a Betlemme. Immaginate il Re del mondo che nasce in modesto luogo, una stalla addirittura, assieme ad un bue ed un asinello.

Sarebbe bello celebrare in tutti gli angoli della terra, un Natale diverso dagli altri anni. Sarebbe ancora più bello far cambiare le nostre scelte, scelte che potrebbero incidere nella nostra vita e possono darci un' emozione spirituale. Perché il Natale e’ e dovrebbe essere per tutti noi cattolici cristiani un’ immense emozione spirituale.

L' anno “B” del ciclo triennale delle Letture é l' anno dell’ Evangelista Marco. Eppure non si comincia dal paragrafo iniziale del suo Vangelo, ma si parte dal punto in cui terminerà la penultima settimana dell' anno, con l' annuncio del ritorno di Cristo: "Allora vedranno il Figlio dell' uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria". Vegliate e state all' erta" - esorta Marco nell' odierno Vangelo. Ci dice di stare attenti a non addormentarci, a vigilare, a stare svegli, perché il Signore sta per tornare.

Che storia è mai questa? Si, sono due le venute del Signore che aspettiamo: quella definitiva, nella pienezza dei tempi e quella nella storia di ciascuno di noi.

Ma davvero lo aspettiamo?

L'altra venuta del Signore che celebriamo è quella che ciascuno attende nella sua vita. La fede, lo dico spesso, è incontro personale con il Signore Gesù. Attenderlo significa percepire le sue molteplici presenze sul nostro cammino, ma il rischio è quello di addormentarsi; e in questo il nostro tempo è un gigantesco sonnifero: corriamo il rischio di vivere tutta la nostra vita nella dimenticanza, nel profondo buio, nella superficialità, nella fretta, ansiosi di trovare un pò di tempo per riposarci.

All' inizio del nostro cammino ci pare che manchi qualcosa, poi ci accorgiamo, durante il percorso tortuoso della vita, che ci manca Qualcuno.….e.…… l'attesa si veste di presenza. Ed é la speranza, dopo l' attesa e l' attenzione, che riassume tutto il periodo dell' Avvento.

Dove c'é pienezza di umanità, li c'é Dio. Ecco l' Avvento, il Cristo che sempre viene, il Cristo progetto e modello di umanità. Realizzare l' umanità di Cristo, é l' impresa più difficile. Ma sin da bambini abbiamo imparato da San Giovanni che il Verbo si fa carne e l' Avvento é il periodo dell' Incarnazione di Gesù.

Ma diciamo pure che l' uomo é già impresa divina. La prima parola del Vangelo é l' invito a vivere con attenzione: “State attenti". Il rischio di cui sopra é una vita addormentata, incapace di cogliere lacrime e profezie, di percepire il messaggio dell' Avvento.

Mi piace ricordare che noi siamo come l' argilla e Gesù ci dà la forma. Noi siamo argilla, non tanto essere fragili o poveri, quanto piuttosto creature incompiute, ma incamminate verso forme più alte, l' umanità incamminata verso una pienezza.

In quella pienezza c'é Dio. Una volta che riconosciamo che Dio si é incarnato per noi, solo allora riconosciamo che l' attesa non é più vana.

 

La Liturgia di Domenica 3 Dicembre 2017, I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

 

Vangelo
(Mc 13,33-37)
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà
 

 

 Dal Vangelo secondo  Matteo
 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà» New York, La Liturgia di Domenica 3 Dicembre 2017, I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

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