Meditazioni

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo
 

di Vincenzo La Gamba

 

Domenica 25 Giugno, 2017 - XII.ma di TO

 

"Voi valete più di molti passeri!". Ecco la tenerezza di Dio, che si prende cura dei passeri, che tiene conto delle nostre cose più fragili ed effimere: ci conta i capelli in capo.

 

L'odierno Vangelo è un urlo di invocazione: "Gridatelo sui tetti!". L'invito, pieno di drammatica passione, ci viene dato da Gesù, nella sua ansia di diffondere la Sua Parola: Dio è grande, Dio ci ama, Dio è sempre presente in noi; siamo noi che non siamo presente in Lui, con Lui e per Lui.

 

Siamo noi i passeri che hanno il nido nelle mani di Dio? Certamente. Eppure abbiamo paura, perchè i passeri continuano a cadere a terra, continuano a morire migliaia di bambini.

 

Lui lo sa e ripete per tre volte: "Non temete, non abbiate paura, non abbiate timore. Neppure un passero cade a terra senza che Dio lo voglia!"

 

Che Dio non lascia cadere un passero mostra inconfutabilmente la tenerezza con cui ama l'uomo! "Gridatelo sui tetti" è il grido che si deve levare per non cadere nel buio della fede.

 

Abbiamo bisogno della fede, per approfondirci in essa e scrollarle di dosso la polvere della nostra stagnante abitudine, che ci rende "orfani" della Parola di Dio. Solo con essa possiamo riscoprire il volto umano di Cristo.

 

"Gridatelo sui tetti " è un grido frastornante, che deve echeggiare dalla Chiese fino ai bar, negli uffici, nelle piazze, nei salotti. Ma qual è il vero dramma della nostra fede?

 

Non è forse quello di essere rintanata nel buio delle nostre anime? É questo il motivo perchè "cacciamo" Dio dalle nostre famiglie, dalla nostra comunità, dalla nostra cultura?

 

È per questo motivo che molti uomini guardano con sospetto il Vangelo, quasi fosse una rinuncia alla piena umanità?

 

Il problema attuale non è quello di urlare, ma di narrare il Vangelo, la fonte inesauribile della nostra esistenza. Perchè, vedete cari amici fedeli,  il Vangelo non è un numero illimitato di parole, ma è la " Parola", la sola che  ci conduce alla salvezza.

 

Quando alla fine di ogni lettura Vangelica diciamo "Parola di Dio", vogliamo significare che tutte le parole lette s'incentrano e si focalizzano in una sola: "l' amore di Dio verso l' umanità intera".

 

Diceva San Paolo: "L' amore ci spinge". Si, l'amore per Dio e per l' uomo che fa gridare sui tetti, è la percezione della salvezza che può riempire i cuori. Essa ci porta ad aiutare chi vive nella paura e nella solitudine (e di questi tempi esiste questo grande problema!), in modo da esternare il potere salvifico di Dio a chi non sa che esiste una pienezza e questa pienezza risiede in Dio.

 

Ma questo costa. E perchè costa?  Perchè per essere cristiani costa. Quanto costa?

 

Tanti sacrifici, che non sono paragonabili a quello supremo di Gesù in Croce. Quando si ha l'animo sereno è perchè Dio è con noi! Fossimo tutti vicini a Lui, nel mondo esisterebbe la fratellanza, la carità, il rispetto verso il prossimo, senza discriminazione alcuna.

 

Qualche settimana fa nel  Parlamento Italiano c'e' stata una bagarre al riguardo del "Ius soli", cioe' il diritto di essere riconosciuti Italiani tutti i figli degli stranieri che sono nati nel suolo Italiano.  Apriti cielo! Lega ed altre partitti razzisti Italiani non vogliono conoscere questo diritto> Ma e' da Matti, sapete. Basta guardare noi che siamo venui dall' Italia ed una volta sposati ed avuto figli essi sono riconosciuti Americani al mille per mille! Ed allora. Perche no, in Italia.

Ecco il Vangelo di questa domenica :bisogna abbattere  qualsiasi tipo di barriera razziale.

 

A Salvi diciamo: "gridiamo sui tetti" tutto il razzismo che lo incarna come politico da strapazza e ultra-razzista.

 

La Liturgia di Domenica 25 Giugno 2017, XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

 

Vangelo
(Mt 10,26-33)
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo
 

 

 Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo» New York, La Liturgia di Domenica 25 Giugno 2017, XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

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