Meditazioni

Io sono la porta delle pecore

 

di Vincenzo La Gamba

 

Domenica 7 Maggio, 2017 - Quarta Domenica dopo Pasqua

Oggi la nostra Madre Chiesa celebra la Domenica del Buon Pastore. Fu Papa San Pio X.mo, che ha istituito la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni dicendo: "Ogni vocazione sacerdotale viene dal cuore di Dio, che passa attraverso il cuore di una madre".

in questa data pur apprezzando tutte le vocazioni, la Chiesa concentra la sua attenzione sulle vocazioni ai ministeri ordinati ( sacerdozio e diaconato ), alla vita religiosa in tutte le sue forme ( maschile e femminile , contemplativa e apostolica ), per le società di vita apostolica , agli istituti secolari nella loro diversità dei servizi e appartenenza , e alla vita missionaria .

Il Vangelo di oggi è su Gesù, il Buon Pastore per eccellenza.

Una delle immagini più amate che abbiamo di nostro Signore è quella del Buon Pastore, che tiene in braccio una pecorella.

Egli e' senza smentita il Buon Pastore che Nostra Chiesa Madre necessitava in un momento cosi' critico di vita spirituale nel mondo . Poco più di un anno è passato da quando Papa Francesco,Gesuita, è diventato il Buon Pastore di 1 miliardo e 200 milioni di cattolici nel mondo. Ciò che sembra essere più evidente per noi cattolici non è quello che Papa Francesco predica, ma "come" predica la Parola del Signore.

E' quel "come" che desta la nostra attenzione perché le sue parole vanno diritte, dirette negli abissi del nostro cuore. Il suo messaggio è sempre rivolto ai poveri, agli emarginati, ai disabili non come meritano, ma come vuole Gesù vuole che essi vengono trattai dal prossimo: con amore, gentilezza, compassione e misericordia .

A volte ci chiediamo davvero come potrebbe Papa Francesco diventare per noi il punto catalizzatore per la nostra comprensione della fede e il nostro rapporto con lui. Quella foto recente con la pecorella sulle spalle è una buona indicazione del suo semplice messaggio, cioè è un fatto ben preciso che le pecore sono animali che non sembrano avere un buon senso d'orientamento . Hanno bisogno di qualcuno che sempre li guidi.

Quindi se siamo noi quelle pecore che hanno bisogno del Buon Pastore, Papa Francesco , vicario di Gesù sulla terra, ci sta guidando sulla giusta strada.
Ed e' pur vero che e' Gesù, che conosce ognuno di noi di nome, cioè Lui sa tutto di noi, nel momento in cui noi riconosciamo la voce di Gesù ... noi possiamo solo fidarci di Gesù, perchè Egli ci ama e si prende cura di noi.

Lo dice pure oggi: "Io sono la porta delle pecore - chi entra attraverso di me sarà salvato ", nel senso che il nostro futuro è in lui, per Lui e con Lui.
Noi dobbiamo essere solo a Lui obbedienti.

Semplicemente obbedendo Gesù possiamo seguirlo come un miliardo 200 mila cattolici sparsi nel mondo che lo seguiranno in futuro anche sul punto del loro ultimo sacrificio .

Sì. Una pecora deve distinguere la voce del proprio Pastore e seguirlo. " Seguimi " disse Gesù a una pecora di nome Simon Pietro.

Il brano evangelico odierno ci ricorda come ricevere quel messaggio di speranza : "Gesù è la porta delle pecore. " Allora ..entriamo tutti dalla sua porta per accedere nel Suo Regno in cui "regnano" la libertà, l'amore, la giustizia e la pace, quattro dei più importanti elementi della nostra esistenza.

Pensate per un attimo alle porte della vostra Chiesa . Se sono chiuse da ambo i lati o dalla porta centrale non possiamo accedere nella sacra casa di Gesù'..
Quando invece sono aperte e a noi spalancate possiamo andare liberamente dentro e pregare Dio presentandogli le nostre richieste personali, Inoltre avremo sempre l' opportunità di avere una conversazione intima con Lui nel momento in cui abbiamo bisogno del Suo aiuto ed assistenza; di parlargli e ascoltarlo in modo che possiamo rafforzare il nostro rapporto con Gesù, nostro Signore, che è e sempre dovrà essere il centro della nostra vita.

Ci sono volte che e' Gesù a bussare alla nostra porta e quando lo fa il nostro cuore dovrebbe essere aperto alla Sua misericordia. Perché ?

Semplicemente, come dice sempre Papa Francesco, Gesù ci offre questa opportunità ogni santo giorno.

Ma siamo veramente degni del Suo amore e della Sua misericordia ?

 

La Liturgia di Domenica 7 Maggio 2017, IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

 

Vangelo
(Gv 10,1-10)
Io sono la porta delle pecore

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
 

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Io sono la porta delle pecore» New York, La Liturgia di Domenica 7 Maggio 2017, IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

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