Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce
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di Vincenzo La Gamba Domenica 10 Aprile, 2016 = Terza dopo Pasqua
In questo brano evangelico della terza domenica dopo Pasqua assistiamo, in riva al lago, ad uno dei dialoghi più affascinanti delle Sacre Scritture. Gesù si rivolge a Pietro con tre domande, come fossero le tre volte che Pietro rinnegò Gesù prima della sua morte in Croce. Ecco l' essenza della domanda: "Simone di Giovanni, mi ami più di costoro?" Potremmo convenire che questa domanda se rivolta ad un uomo da un altro uomo potrebbe essere addirittura difficile pure a pronunciarla. Ma noi sappiamo che è Gesù che parla: a lui non interessa né giudicare né assolvere; per lui nessun uomo coincide con i suoi peccati perché un uomo vale quanto vale il suo cuore. Gesù usa un verbo raro, quello dell' agàpe, dell' amore grande, del massimo possibile. Gesù chiede una prova a Pietro:"Pascola i miei agnelli". "Pascolare" significa procurare alimento al gregge, ma cominciando dai più piccoli e deboli, porsi a servizio degli inferiori. Proprio ciò che Pietro ha contestato a Gesù nella lavanda dei piedi. Siamo veramente ai paradossi. D' altra parte per capire il Vangelo bisogna capire a fondo il linguaggio di chi dice la verità. Per la seconda volta Gesù domanda: "Simone di Giovanni, mi ami?" Pietro sa di non poter rispondere con lo stesso verbo, quello e' cosa da Dio, e si aggrappa all'amicizia, così umana, così rassicurante: "Signore, io ti sono amico, lo sai". Ponendo la terza domanda Gesù si avvicina ancora di più al suo discepolo. È lui stesso questa volta ad abbandonare il verbo "amare" adottando il verbo di Pietro: "Simone di Giovanni, mi sei amico?”. Almeno l' affetto se l'amore è troppo. Almeno l'amicizia se l' amore mette paura. Sembrano sottigliezze ma non lo sono. Anzi e' il contrario! Perché Gesù dimostra il suo amore abbassando per tre volte le esigenze dell'amore. Questo Vangelo sa veramente di straordinario! Mette in luce Pietro, che da pescatore-peccatore diventa pastore-predicatore della Buona Novella, una volta che decide di seguire Gesù per dare inizio a quella che oggi chiamiamo la nostra Romana Chiesa, di cui proprio Pietro è stato il primo e il più longevo Papa della sua storia. Da notare un particolare che, oggi, è in sintonia con la diversità della nostra Chiesa. Quando nell'odierno Vangelo Gesù dice agli Apostoli: "Figlioli, non avete nulla da mangiare? Ebbene gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete", talmente è stata fruttuosa la pesca che gli Apostoli prendono una rete piena di 153 qualità di pesce. L' allusione della "rete piena" è diretta alla Chiesa, mentre i 153 pesci, numero che pare indicare l'interezza della specie dei pesci conosciute in quell'epoca, dicono che "nella Chiesa c'è posto per tutti". Quella parola finale dell'odierno Vangelo: "Seguimi" è diretta, quindi, non solo a Pietro, ma a noi, anche a distanza di oltre duemila anni. Quel "seguimi" ci va ricordare il Neo-Papa Francesco, che dalla lontana Argentina ha seguito le orme di Pietro più di due mila anni fa. Quel "seguimi" è il vero cammino di fede che noi Cristiani Cattolici abbiamo ignorato solo per nostra colpa. Ma adesso abbiamo una guida sicura che dovremmo seguirla per il nostro e di tutta la Chiesa. Quel "seguimi" é più attuale che mai nell' anno in cui un Papa come Francesco può rivoluzionare il mondo in modo positivo perché parla semplice, agisce con semplicità, ma e' anche semplice nei gesti e nei modi di un Capo che ci ispira a "seguirlo" nel segno della misericordia di Dio, il perdono e la fraternità. Essendo di formazione Gesuita e' scontato che Gesù' e' per lui il centro della sua vita, il centro della sua esistenza. Seguire Gesù è d'obbligo anche per noi. Egli e' molto esplicito nell' odierno brano evangelico perché insiste Gesù che noi lo seguiamo come Pietro poi ha fatto. Possiamo solo dedurre che quando Gesù' ci dice di seguirLo Il Suo invito è più di un comando: è una certezza. Perché quindi rifiutarsi a tale comando?
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La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce» New York, La Liturgia di Domenica 10 Aprile 2016, III DOMENICA DI PASQUA (ANNO C) e-mail: VJIM19@aol.com |
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