Meditazioni

Questa vedova, nella sua povertà,
ha dato tutto quello che aveva

 

di Vincenzo La Gamba

 

Domenica 8 Novembre, 2015 - XXXII.ma di T.O.

E’ un dato di fatto che le Sacre Scritture menzionano sempre molte persone senza nome, in particolare le donne a cui Dio rivela sempre il suo pieno appoggio. Nell'odierno prima lettura e il Vangelo di Marco troviamo che questo è vero. Entrambi si concentrano su due donne vedove. Dio dice al profeta Elia di andare in una città per incontrare una vedova durante una crisi di carestia. I tempi sono davvero duri. Lei comunque è in grado di preparare un pasto semplice da condividere con il figlio. Elia comanda lei da dare da mangiare al figlio per primo. Poi lei stessa, partendo dalla convinzione che Dio provvederà per lei quando il tempo si aggiusterà con la venuta della pioggia.

Prende il profeta Elia in parola perché lei crede che parla la parola della potenza di Dio. Più tardi scopre una fornitura infinita di farine e oli per nutrire se stessa, suo figlio, e il profeta in grado di mangiare per un anno intero.

700 anni più tardi ( e negli ultimi giorni della vita di Gesù) leggiamo l’ odierno brano evangelico scritto da Marco.

Troviamo un gesto di una donna "povera", per giunta vedova,che getta tutto quello che ha, tutta la sua vita, nel tesoro del tempio, viene proposto da Gesù come esempio da imitare.

Sicuramente anche ai tempi d' oggi abbiamo visto qualcuno compiere un gesto umanitario che ci ha piacevolmente sorpreso. Ci sarà capitato di ammirare un giovane che si prende cura di un handicappato; un figlio che assiste con amore il suo genitore anziano, o qualcuno che ha compiuto un gesto di eroismo, pagando, addirittura, con il prezzo della propria vita.

Se abbiamo vissuto qualcuna di queste esperienze anche noi siamo entrati nella logica di Gesù.

Egli oggi è qui, per dirci che quel giorno, sedutosi davanti al tesoro del tempio, è rimasto conquistato dalla generosità di una vedova, una donna sola, povera, e insignificante. Nella Bibbia, le vedove, assieme agli orfani e agli stranieri, sono una delle categorie sociali più svantaggiate. Coloro, cioè, che non godono di alcun beneficio economico, spesso disprezzate, relegate ai margini della vita politica e sociale, senza nessuno che le protegga e si prenda cura di loro. Così è anche per questa vedova.

La scena si svolge in una sala del tempio, detta del tesoro, luogo accessibile a tutti, dove erano situate 13 cassette delle offerte, a forma di imbuto. Un sacerdote controllava il valore delle monete e dichiarava, ad alta voce, l'entità e l'intenzione dell'offerta, gettandola nella cassa corrispondente. Nella tredicesima si gettavano le offerte spontanee e di poco conto, quelle senza intenzione. Mentre i ricchi signori della città facevano riecheggiare le loro intenzioni accompagnate dal rumore delle monete, Gesù vede arrivare lentamente, col capo chino, in silenzio e senza farsi notare, la povera vedova. Si avvicina all'ultima cassetta, quella delle piccole offerte, e, quasi furtivamente, estrae dalla tasca due spiccioli per gettarli nel tesoro. Nessuno si accorge di lei, il suo umile gesto non fa notizia, ma non sfugge all' attento sguardo di Gesù, capace di penetrare i segreti del cuore umano.

Egli sa andare al di là delle apparenze e cogliere il vero tesoro nascosto nell' interiorità di questa povera vedova. La logica di Gesù, che lo spinge a ribaltare la lettura dei fatti, é tutta racchiusa in questa frase: "In verità vi dico, questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri".

Gesù ammira questa donna come colei che ha saputo scegliere il dono supremo. Quello stesso dono che Lui ha pienamente realizzato, assumendo la nostra condizione umana e venendo ad abitare in mezzo a noi. Anche Gesù, incarnandosi, ha "giocato" tutti i suoi "spiccioli" a favore dell'uomo.

Tutti possiamo depositare i nostri spiccioli se scegliamo di amare i fratelli e le sorelle, restando, come la vedova, a mani vuote davanti a Dio dopo aver deposto in Lui tutta la nostra fiducia. Questa é la logica di Dio, una logica che la vedova ha fatto sua e che spesso é la logica dei poveri, cioè la logica del Vangelo.

 

La Liturgia di Domenica 8 Novembre 2015, XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

 

Vangelo

(Mc 12,38-44)
Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva
 

 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
 

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva» New York, La Liturgia di Domenica 8 Novembre 2015, XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

e-mail: VJIM19@aol.com

Home