Rallegratevi ed esultate,
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di Vincenzo La Gamba
Domenica Primo Novembre. 2015 Oggi è la festa di tutti i Santi. La Chiesa, nel suo lungo cammino di 2015 anni non ha solo incluso Santi ma anche e sopratutto i peccatori, cioè quelli che hanno peccato di più rispetto ai Santi, i quali hanno avuto il “torto” di peccare di meno o non peccato del tutto. Sono migliaia gli esempi da raccontare se vogliamo. Il più recente e’ quello a cui abbiamo assistito lo scorso 18 ottobre all’elevazione di santità per i genitori di Santa Teresina di Lisieux. Ed e’ la prima che ciò succede. Questo per rassicurare che siamo tutti chiamati alla santità, ma pochi hanno la grazia di Dio per materializzarla Questa festività, cari amici fedeli, ci consente e ci invita a guardare alla verità profonda di ogni uomo e di ogni donna. A capire chi sono i Santi ci aiuta la prima lettura, tratta dal Vecchio Testamento, secondo cui i Santi sono coloro che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell' Agnello". Nell'Antico Testamento essere Santi voleva dire "essere separati" da tutto ciò che è impuro, mentre nella nostra fede cattolica cristiana vuol dire piuttosto il contrario e cioè "essere uniti" a Cristo. Più esauriente è l' odierno Vangelo narrato da Matteo che è un capolavoro poetico, cioè le Beatitudini. In particolare la scelta del brano che recita così: " Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati". Bene. I santi sono coloro che hanno avuto fame e sete di giustizia, cioè, nel linguaggio biblico, di santità. Non si sono rassegnati alla mediocrità, non si sono accontentati delle mezze misure. I santi, cioè i salvati, non sono soltanto quelli elencati nel calendario o nell'albo dei santi. Vi sono anche i "santi laici": quelli che hanno rischiato la vita per i fratelli, i martiri della giustizia, della libertà, e del dovere. Noi fermamente crediamo che ognuno di noi nasce per realizzare un sogno di Dio, cosicché il Santo è colui che ha scoperto questo destino e l'ha realizzato. Si è, fondamentalmente, lasciato fare, ha lasciato che il Signore prendesse possesso della sua vita. La santità che celebriamo – in verità – è quella di Dio e avvicinandoci a Lui ne veniamo come contagiati. Il Santo è tutto ciò che di più bello e nobile esiste nella natura umana. Essere Santi significa pure accedere in Paradiso con fare scontato. Ma vi siete mai domandati cosa fanno i Santi in paradiso? La risposta è, anche qui, nella Prima Lettura: i salvati adorano, gettano le loro corone davanti al trono e gridano: "Lode, onore, benedizione, azione di grazia...". Si realizza in essi la vera vocazione umana che è di essere "lode della gloria di Dio." Il loro coro è guidato da Maria che in cielo continua il suo "Magnificat", cantico di lode: "L' anima mia magnifica il Signore". È in questa lode che i Santi trovano la loro beatitudine ed esultanza: "Il mio spirito esulta in Dio". L'uomo è ciò che ama e ciò che ammira. Amando e lodando Dio ci si immedesima con Dio, si partecipa della Sua gloria e della Sua stessa felicità.
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La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» New York, La Liturgia di Domenica 1 Novembre 2015, TUTTI I SANTI e-mail: VJIM19@aol.com |
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