Meditazioni

Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti

 

di Vincenzo La Gamba

  

Domenica 18 Ottobre, 2015

Non è strano riscontrare quanto Giovanni fosse molto vicino al Maestro. È strano invece quello che viene raccontato nell'odierno brano domenicale da Marco.

Giacomo e Giovanni, a causa della loro intraprendenza e decisione, chiedono a Gesù: "Concedici di sedere nella Tua Gloria uno alla Tua destra ed uno alla Tua sinistra".

Tutti potremmo pensare: ma che cosa pretendono entrambi da Gesù’? Di essere privilegiati rispetto agli altri dieci. E perché egoisticamente fanno questa domanda?

A me sembra giusta la reazione di sdegno degli altri Dieci. Infatti un simile modo di agire, in una qualsiasi comunità, può solo suscitare rancori e gelosie. E' così ? Certo che sì !

Gesù, però, sfrutta la domanda dei due Discepoli per "fare scuola" a tutti e Dodici. Presenta quindi il Suo programma-progetto: "Il più grande - egli dice - è il servitore. Il primo è colui che si mette a servizio della comunità".

Egli giudica sullo stile di servizio: ha dato l'esempio (lavanda dei piedi nella cena pasquale). Prima di ogni cosa, Egli invita loro di essere degni Suoi discepoli con i fatti e non con le parole soprattutto perché Gesù ritorna sul dovere dell'umiltà e del servizio. Gesù non si mette nella logica dei grandi di questo mondo: "Non sono venuto per essere servito, ma per servire". Così parla Gesù nel Vangelo odierno.

Oggi è la Chiesa, a cui apparteniamo noi battezzati, che ha una regola uguale per tutti: servire e dare la vita. Chi è un buon cristiano è, in verità, pure un buon servitore e discepolo di Gesù Cristo.

È indubbio che con l’ avvento di Papa Francesco, Gesuita per vocazione, la Chiesa abbia preso maggiore coscienza circa gli insegnamenti di Gesù’ e delle Sacre Scritture come comunità di servizio, anche se ci possono essere gruppi nei quali questa coscienza è diminuita o non esiste di fatto.

Questa coscienza è una grande ricchezza della Chiesa del nostro tempo

Il caso più tipico è quello di Madre Teresa di Calcutta, perché Ella ha incarnato il vero messaggio di Gesù: cristiana e servitrice.

Non solo, ma per servire bisogna soffrire. Spiritualmente il servizio può essere una sorgente di gioia, ma la sofferenza, con i suoi diversi aspetti, non è assente dal servizio stesso.

Non è facile servire soffrendo, ma per la Beata Madre Teresa di Calcutta nulla è stato impossibile, grazie alla Parola di Dio che ha sempre vivificato il Suo Spirito, grazie all'energia che Le veniva dal Pane Eucaristico. Ella era in possesso di una fede gigantesca attraverso la quale Lei è riuscita a fare scoprire Gesù Cristo al mondo, in un momento in cui il mondo aveva bisogna di Madre Teresa, come figura carismatica, caritatevole ed umana a cui aggrapparsi, per trovare Cristo vivo e presente tra di noi.

 

La Liturgia di Domenica 18 Ottobre 2015, XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

 

Vangelo

(Mc 10,35-45)
Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti

 

 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
 

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti» New York, La Liturgia di Domenica 18 Ottobre 2015, XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

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