Meditazioni

Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto

 

di Vincenzo La Gamba

Mancano solo sette giorni alla Settimana Santa. Si avvicina la Pasqua che altro non e’ che la la celebrazione della morte, ma sopratutto la Glorificazione e Risurrezione di Cristo.

Per capire il messaggio che viene proclamato attraverso il Vangelo di Giovanni bisogna fare uso della parabola del chicco di grano: morendo nel solco, produce uno splendido raccolto.

Come in natura, il chicco di grano muore per generare una nuova vita, Cosi e’ Gesù con la sua morte. Tutto si riconduce al Padre. Non è l’acclamazione del popolo che farà venire il Regno, ma il consenso di Dio Padre.

Il ministero e l’insegnamento di Gesù testimoniano che Egli è venuto da parte del Padre. Aprirci a lui, significa passare dalla conoscenza di quanto Egli ha detto o fatto all’accettazione della fede.

La voce venuta dal cielo ci riporta alla Trasfigurazione ( la seconda domenica di Quaresima). Ma qui, chi sente questa voce, o non la riconosce per nulla, o la percepisce come una vaga forma di approvazione. Eppure tale conferma era proprio destinata a loro. Questo è anche un richiamo per noi: se non siamo pronti ad ascoltare la parola di Dio, anche noi resteremo insensibili. 

Tutti coloro che vogliono seguire Cristo, che accettano questa nuova via, scelgono di porsi al servizio di Cristo e di camminare al suo fianco. Il significato di queste parole - essere sempre con lui dovunque egli sia - ci è stato presentato nell’insegnamento e nel nutrimento spirituale della Quaresima. All’avvicinarsi della celebrazione dei misteri pasquali, portiamo in noi la certezza che servire Cristo significa essere onorati e privilegiati dal Padre.

In questa quinta domenica di Quaresima dobbiamo chiederci lealmente com'é il nostro atteggiamento religioso e la conseguente condotta morale di ognuno.  

Viviamo una religione triste ed egoistica, una morale esteriore basata sul timore e dubbio? Siamo in disaccordo con la legge dello Spirito che dà la vita in Gesù Cristo e conforme piuttosto ad un' etica di schiavi che si muovono con la frusta e non per amore e per generosa amicizia?

Se ci trovassimo nella seconda alternativa, avremmo urgente bisogno di un cuore nuovo per un' alleanza nuova, sigillata con il dono dello Spirito.

Nell' odierno Vangelo di Giovanni, la glorificazione di Gesù indica la Sua passione, morte e Risurrezione, che Egli stesso spiega subito dopo con tre riferimenti in reciproca connessione: il chicco di grano, la sequela dei discepoli e l' obbedienza al Padre.

Gesù conclude il brano evangelico presentandosi, ancora una volta, come luce del mondo: "Camminate mentre avete la luce, cioé credete in me, prima che sia tardi".

Oggi è l' ultima opportunità della Quaresima per diventare figli della luce, figli della redenzione, figli amati da Dio e luce di Cristo (per gli altri).

Così, quando i non credenti vorranno conoscere Cristo, potranno vederlo riflesso in noi, discepoli cristiani.
 

La Liturgia di Domenica 22 Marzo 2015, V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

 

Vangelo

(Gv 12,20-33)
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto
 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto» New York, La Liturgia di Domenica 22 Marzo 2015, V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

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