Meditazioni

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce

 

di Vincenzo La Gamba

Dopo la testimonianza di Giovanni il Battista ecco, nell'odierno brano evangelico di Luca, la testimonianza di Maria, madre di Gesù. E' sicuramente uno dei piu' emozionanti Vangeli per il solo fatto che perché è dal gramco di Maria che nasce tutto il mistero dell’ imcarnazione, cioe’ del Verbo che si fa carne.

Va da sé che che il nostro sincero amore verso Maria si manifesta in tenera devozione verso la madre di Cristo, che ha detto “Si’” a Dio Padre.

Diciamo subito che la nascita di Gesù dal seno della Vergine Maria non é una verità aggiunta alla verità dell' Incarnazione, ma é parte integrante di questo stesso mistero.
Cosa e' appunto l' incarnazione? Non e' altro che la divina condiscendenza, per mezzo della quale viene richiesto il consenso di Maria, giovane fanciulla, prediletta da Dio, perché possa realizzarsi il disegno dell' Alto, cioè quello che Paolo chiama la "rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni, ma rivelato ora a tutte le genti perché obbediscano alla fede (Rm 16, 25-26).

Il "sì" di Maria é la scelta radicale di Dio. Di conseguenza la risposta di Maria alla vocazione di Dio, cioè il suo "Avvenga di me, quello che Tu hai detto", é l' impegno massimale e personale, al quale si manterrà fedele per tutta la vita.

Il "Magnificat di Maria" é l' espressione più sublime dell' accettazione di Maria al piano salvifico di Dio. Una cosa é più che mai certa: Maria ha accettato il disegno di Dio senza riserva alcuna facendosi forte di una profonda fede che all' inizio Maria non poteva immaginare e conoscere le conseguenze di questa importante scelta.

"L'avvenga" di Maria è un sì incondizionato all' uomo nuovo, alla nuova umanità riconciliata con Dio per mezzo di Gesù Cristo.

Maria ci insegna che l' accettazione dell' uomo da parte di Dio non fa diventare inutile il nostro impegno terreno, poiché Dio é tanto creatore quanto più responsabilizza l' uomo.
"L' avvenga" di Maria é uno stimolo perché anche noi facciamo la scelta fondamentale di Cristo, per poter costruire un mondo più umano ed avviare una storia migliore.

In tutta la vita ci sono scelte fondamentali come il matrimonio, il sacerdozio, la professione religiosa e la stessa fede cristiana che, partendo da una visione globale, si vanno poi rivelando pienamente nei fatti e nei problemi di ogni giorno, che si presentano come un' opportunità di riaffermare e mantenere l' impegno iniziale.

Vorrei rilevare tre momenti di Maria all' atto della sua accettazione del suo "sì" che ha cambiato il mondo.

Il primo é l' arte dell' ascolto: é necessario molto silenzio per ascoltare il silenzio di Dio.

Il secondo avviene quando Maria a quell' annuncio rimane prima turbata con un attimo di smarrimento. Ed é un attimo che, nella nostra vita, può durare anni.

Il terzo momento avviene quando Maria dice "Ma come é possibile? Non conosco Uomo".

Ora, mentre Zaccaria domanda all' Angelo un segno, Maria domanda il senso. Cos' era? L' accettazione del mistero con l' uso della sua umiltà.

Oggi, ancora, l' Angelo, nell' odierno brano evangelico, ripete a noi le tre parole essenziali: "Non temere, verrà il Signore e ti riempirà la vita!" Se é vero come é vero che solo le madri conoscono l' attesa, essa é iscritta fisicamente nel loro corpo.

Chiarendo meglio questo pensiero, concludo dicendo che si attende non per una mancanza, ma per una pienezza.

 

La Liturgia di Domenica 21 Dicembre 2014, IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

 

Vangelo

(Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce

 

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce» New York, La Liturgia di Domenica 21 Dicembre 2014, IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

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