Meditazioni

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo

 

di Vincenzo La Gamba

Oggi la Chiesa Universale celebra il trionfo della Santa Croce. Mi e' sembrato opportuno riportare una riflessione non una mia riflessione da un discorso da sant'Andrea di Creta, vescovo, che rimane un "classico". Eccone il testo integrale: "Stiamo celebrando la festa della croce che ha spinto via le tenebre e portato alla luce. Mentre teniamo questa festa, siamo elevati con il Cristo crocifisso, lasciando dietro di noi la terra e il peccato in modo che possiamo ottenere le cose di cui sopra. Così grande ed eccezionale un possesso è la croce che chi vince ha vinto un tesoro. Giustamente potrei chiamare questo tesoro la più bella di tutte le cose giuste e il più costoso, in realtà così come nel nome, perché in esso e attraverso di essa e per il suo bene le ricchezze della salvezza che erano stati perduti sono stati restaurati a noi.

 

Se non ci fosse stata alcuna croce, Cristo non avrebbe potuto essere crocifisso. Se non ci fosse stata alcuna croce, la vita stessa non avrebbe potuto essere inchiodato all'albero. E se la vita non fosse stato inchiodato ad essa, non ci sarebbero flussi di immortalità versando da un lato, il sangue e l'acqua di Cristo per la pulizia del mondo. Il vincolo giuridico del nostro peccato non sarebbe stato cancellato, non avremmo raggiunto la nostra libertà, non avremmo goduto il frutto dell'albero della vita e le porte del paradiso non sarebbe stare aperto. Se ci fosse stata alcuna croce, la morte non sarebbe stato calpestato sotto i piedi, né inferno spogliato.

 

Pertanto, la croce è qualcosa di meravigliosamente grande e onorevole. È grande perché attraverso la croce i molti nobili atti di Cristo hanno trovato la loro consumazione, moltissimi anzi, sia per i suoi miracoli e le sue sofferenze erano pienamente premiati con la vittoria. La croce è onorevole, perché è sia il segno della sofferenza di Dio e il trofeo della sua vittoria. Si distingue per la sua sofferenza, perché su di essa egli liberamente sofferto fino alla morte. Ma è anche il suo trofeo, perché era il mezzo con cui il diavolo fu ferito e vinto la morte; le porte sbarrate dell'inferno sono state distrutte, e la croce divenne quella salvezza comune di tutto il mondo.

 

La croce si chiama gloria di Cristo; è salutato come il suo trionfo. Noi riconosciamo come la coppa avrebbe voluto bere e il culmine delle sofferenze ha dovuto sopportare per amor nostro. Per quanto riguarda la croce di essere la gloria di Cristo, ascoltare le sue parole: Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e in lui Dio è stato glorificato, e Dio lo glorificherà subito. E ancora: Padre, glorificami con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo è venuto ad essere. E ancora una volta: Padre, glorifica il tuo nome. Venne allora una voce dal cielo: L'ho glorificato e lo glorificherò di nuovo. Qui si parla della gloria che verrebbe conseguito a lui attraverso la croce. E se si capisce che la croce è il trionfo di Cristo, sentire ciò che egli stesso ha anche detto: Quando sarò innalzato, allora attirerò tutti a me. Ora si può vedere che la croce è la gloria e il trionfo di Cristo."

 

La Liturgia di Domenica 14 Settembre 2014, ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

 

Vangelo

(Gv 3,13-17)
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo

 

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo» New York, La Liturgia di Domenica 14 Settembre 2014, ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

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