Meditazioni

Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

 

di Vincenzo La Gamba

"Va dove ti porta il cuore" è il titolo di un libro di gran successo della scrittrice Susanna Tamaro, una donna profondamente religiosa. Già il titolo dice tutto, perlomeno è accattivante pure nella sua musicalità . E si ricorda sempre.

Come sempre ricordiamo il Vangelo odierno, riassunto in sette righe di una semplicità straordinaria. Si parla del Regno dei Cieli, che, non si trova dopo la morte, bensì in questa terra. E' dove é direte voi? Dove si può geograficamente trovare?

Non si tratta di geografia o di un posto immaginario. E' localizzato nel nostro corpo e precisamente alla nostra sinistra, dove infatti c'e' uno dei più importanti organi ( lo sono tutti in verità) da cui siamo costretti a non rinunciare: il cuore o meglio l' abisso del nostro cuore!

Nel Vangelo odierno il Regno dei Cieli è paragonabile ad una perla preziosa, "la perla delle perle" che il mercante ha cercato per tutta la vita.

Se il mercante raggiunge il suo obiettivo, non è grazie alla sua perseveranza e tenacia, ma perché ciò gli è concesso in dono. Tutto è dono di Dio nella nostra vita e bisogna essere pronti, cioè bisogna impegnarsi a trovare quel tesoro. Quando si raggiunge l' obiettivo, non bisogna crollare come dopo un eccesso di sforzo, ma esultare di incontenibile gioia e felicità.

Il segreto della nostra religione può essere espresso in un' immagine di sette righe.

Quanto a ciascuno di noi, ci vuole tutta un' esistenza per capirlo.

Nella parabola odierna il tesoro di Dio è "nascosto" in un campo, che è il mondo, che è il cuore; e la vita altro non è che un pellegrinaggio verso il luogo del cuore, scrisse Oliver Clement, laddove maturano appunto tesori, tesori, tesori.

Facile a scriverlo, molto più difficile localizzare il tesoro.

Il Vangelo è un tesoro che può sconvolgere la nostra vita. Cosa c'è di più bello del Vangelo, mi domando. È il libro per eccellenza. E' il libro più venduto al mondo, perché non è mai vecchia la Parola di Dio e Gesù è sempre più giovane, malgrado siano già trascorsi 2011 anni da quando è nato.

Ecco. Nella parabola odierna non è il contadino (cioè noi) il vero protagonista, ma il tesoro: Gesù Cristo e la pienezza di umanità che Lui è venuto a portare.

Dal tesoro deriva una seconda parola: quell' uomo, per la gioia, va, vende e compra. È la gioia (quando si trova quel tesoro) la vera radice della vita che distingue le cose spirituali da quelle materiali.

La gioia, come l' amore di Dio, non si compra ai supermercati. La gioia è il dono di Dio per chi scopre quel tesoro inesauribile che è Dio, la Parola, la sola Parola che ha un senso nella nostra esistenza.

Come dice Sant' Agostino: "Dio vuole che il Suo dono diventi nostra conquista". Ma la parola centrale è tesoro! Il cristianesimo non è rinuncia o sacrificio, bensì è il tesoro di Dio in noi. In Lui, che emette energia, dobbiamo mettervi tutte le energie per fare accendere quella luce, che è di pochi e manca a molti.

I pochi hanno lasciato tutto, per avere tutto nella vita. Hanno venduto tutto per guadagnare tutto. Hanno dato tutto per servire Dio. Hanno dato l' esempio in terra per accedere al Regno dei Cieli. Tutto a servizio di Dio, nel quale, dobbiamo porre tutte le nostre energie e forze spirituali.

Noi talvolta agiamo come se la rinuncia fosse la condizione per una gioia o felicità che Dio ci darà se paragonata ai nostri sforzi!

Le parabole di oggi ci indicano che l' ordine è inverso. Se la gioia di un innamoramento non precede le rinunce, queste non generano che delusione, tristezza, angosce, disamore.

Come diventeremo cercatori di perle? Chiedendo il dono di Salomone: donami tu, cuore che ascolta. Dono immenso da chiedere sempre: per ascoltare Dio, per ascoltare cielo e terra, angeli e parabole, per ascoltare la bellezza. Allora matureranno tesori.

Un tesoro ci attende, cari fratelli e sorelle in Cristo. E lo Spirito Santo è quell' elemento invisibile, quel soffio che crea i cercatori di perle.
Il tesoro di Dio non si compra, è un dono.

Però l' uomo può comprare il campo, per trovare il tesoro nascosto in un campo. Questo si

 

La Liturgia di Domenica 27 Luglio 2014, XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

 

Vangelo

(Mt 13,44-52)
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo

 

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Vende tutti i suoi averi e compra quel campo» New York, La Liturgia di Domenica 27 Luglio 2014, XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

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