| Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo 
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|  | di Vincenzo La Gamba 
			  
			Tutto e' successo lo scorso 29 ottobre, 2012 e fra due giorni il 
			catastrofico uragano Sandi compierà un anno. Non ha avuto sconti per 
			nessuno scuotendo e danneggiando la Penisola di Rockaway, parte del 
			New Jersey, Staten Island e Brooklyn, che sono ancora in stato di 
			riparazione o ristrutturazione. Così 
			è New York City in cui ho lavorato come Project Manager per 
			ristrutturare lavori di costruzioni e sopratutto scuole pubbliche, 
			dove l' esterno dell'edificio era da considerare pericoloso. Quindi 
			si son dovuti installare ponteggi intorno al perimetro della 
			costruzione. Sono d'accordo con voi : e ' un pugno nell'occhio, ma 
			ho la sensazione che quei ponteggi saranno sempre perennemente con 
			noi. Il fatto è che New York avrà sempre dei "lavori in corso"- Per 
			certi versi anche i credenti cattolici romani pare siano 
			perennemente come i "lavori in corso".  
			Questo è ciò che rende questa parabola di Luca suggestiva e 
			rimarchevole. Incominciamo dal fariseo, presentato da Luca come un 
			uomo che evita ogni peccato: digiuna addirittura due volte la 
			settimana e fornisce un decimo del suo salario.  
			Direte voi: cosa c'e' di sbagliato in questo?  
			Nulla, se lo confrontiamo con il pubblicano della parabola di oggi .
			 Come 
			Gesù disse nella parabola, il fariseo si distingue da lui stesso e, 
			anche se sembra pregare Dio sta probabilmente avendo una 
			conversazione con il proprio ego.  Al 
			contrario del fariseo egli esclama: " Dio, abbi pietà di me, perché 
			sono un peccatore " Queste sono le migliori parole, cari fedeli, che 
			Dio vuole sentire da noi. Oggi come mai queste parole vengono 
			pronunciate molto spesso umilmente da Papa Francesco.  
			Sentiamo sempre di un Dio e' misericordioso. E' così davvero? .  Ma 
			abbiamo pure sentito con le nostre orecchie che Papa Francesco e' 
			anch' egli un peccatore come noi. E pensare che abbiamo sempre avuto 
			la falsa impressione che un Papa è infallibile ed essendo tale non 
			e' un peccatore. Non avevamo incontrato il nostro Papa Francesco!
			 E la 
			bellezza di quelle poche parole vanno abbinate pure al fatto che 
			Egli si è abbandonato al nostro Dio misericordioso e clemente, una 
			volta che riconosce questo stato d' animo. .  Se ci 
			conforta dirlo come Cattolici, siamo tutti peccatori, perché la 
			nostra è una religione che ammette il perdono e la salvezza, cosa 
			che nessun altra religione al mondo e' cosi!.  
			Questo è anche il motivo per cui andiamo a messa ogni Domenica: 
			imparare dalla Parola di Dio per seguire meglio gli insegnamenti di 
			Dio! 
			Coloro che sono contro gli insegnamenti di Dio ( quasi il 75 % dei 
			cattolici che nel mondo non vanno a messa) semplicemente non sono 
			seguaci di Cristo . Sono "farisei nel cuore", cosi ci narra l' 
			odierno brano evangelico. Tutti 
			noi siamo argilla, cari fedeli. Siamo plasmati da mani invisibili e 
			si lotta nella nostra quotidianità per diventare ciò che Dio vuole 
			che noi siamo . E preghiamo che le nostre richiesta di grazia 
			arrivino a Lui perforando perfino le nuvole. Ecco: 
			come Dio non è finito con noi, Egli, probabilmente, non porrà limiti 
			a New York dai lavori in corso perché noi Cattolici (al pari di New 
			York) siamo in uno stato di lavori perennemente in corso, cioè siamo 
			peccatori ma una volta riconosciuti i nostri peccati rientriamo 
			nella grazia di Dio. L' importante è ammettere di aver peccato 
			piuttosto che il contrario.  
			Chiariamo una cosa fondamentale agli occhi di Dio: essere Cattolici 
			non significa niente a Dio .  Non 
			siamo visti da Dio come persone migliori. Niente affatto: Dio, sa 
			chi siamo e la cosa cosa sorprendente è che Dio ci ama 
			incondizionatamente sopratutto perché siamo peccatori ed ammettiamo 
			di esserlo.  Tutto 
			il nostro essere Cattolici è racchiuso in quella frase dell' 
			odierno: "Dio, abbi pietà di noi che siamo peccatori".  E' il 
			più alto senso di umiltà che un Cattolico Cristiano possa 
			indirizzarlo a Dio, nostro Salvatore!   | 
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| La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo» New York, www.galatro.org, La Liturgia di La Liturgia di oggi Domenica 27 Ottobre 2013, XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) e-mail: VJIM19@aol.com | |