Meditazioni

"Egli doveva risuscitare dai morti"

 

di Vincenzo La Gamba

 "Non è gran cosa - scrive sant'Agostino - credere che Gesù è morto; questo lo credono anche i pagani; tutti lo credono. Ma la cosa veramente grande è credere che Egli è risorto. La fede dei cristiani è la risurrezione di Cristo!". Infatti la nostra è una religione che è basata sulla Risurrezione di Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte dopo essere stato ingiustamente crocifisso dall' uomo.

 Che cosa rappresenta per noi allora un tale evento così eccezionale? Anzitutto significa che Gesù vivo è sempre in mezzo a noi: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Gesù l' aveva promesso ai suoi: "Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi" (Gv 14,28. Salendo al cielo Gesù promette un suo nuovo modo di presenza, mediante il Suo Spirito che avrebbe mandato: "E' bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò" (Gv 16,7).

Cosi quel giorno di Pasqua di oltre 2000 anni fa immaginiamo come si son potuti svolgere i fatti: Pietro e Giovanni corrono nel silenzio, mentre il sole si sta alzando. I due discepoli corrono, mentre il fiato manca e la tunica impaccia la corsa.

Scendono rapidamente oltre la cava mentre dei  soldati romani di guardia non vi é neppure l' ombra: sono spariti. La tomba di Giuseppe di Arimatea è senza la pesante pietra che ne bloccava l'ingresso. Ma cosa é veramente successo?   Giovanni ripensa al volto sconvolto di Maria, pochi minuti prima, che li aveva tirati giù dal letto parlando di Gesù. Arriva Pietro. Giovanni lo guarda lungamente, poi entrambi abbassano la testa ed entrano: Gesù non c' è.  Come non c'é? Dove é andato?

Si. C' è solo il lenzuolo, come sgonfiato, e il sudario piegato. Non c'è altro. Gesù è scomparso.  E dove é andato? Non ha detto niente a nessuno. Come mai? 

Per noi credenti tutto è iniziato da quella corsa, perché la tomba è ancora lì: vi hanno persino costruito un' immensa basilica nella Terra Santa, oggetto di pellegrinaggio per un millennio e mezzo. É lì, quella tomba. Esattamente lì dove la trovarono Pietro e Giovanni.

Ed è vuota. 

Pensateci bene. Tutta la nostra fede è costruita sull'assenza di un cadavere. La morte è stata sconfitta. Il Dio deposto sulla fredda pietra non è più qui: è Risorto!

Risorto? Si. Ed é per questa ragione che Gesù è ancora vivo. Ma come può essere vivo se é morto sulla Croce?

Non è facile credere.  Ci vuole fede a superare il proprio dolore. Tutti abbiamo una qualche ragione per sentire vicino Gesù crocifisso. Tutti ci commuoviamo davanti a tale strazio, tutti sappiamo condividere il dolore, che è esperienza comune di ogni uomo.

Ma gioire no, è un altro paio di maniche. Gioire significa uscire dal proprio dolore, non amarlo, superarlo per poi abbandonarlo.

Stamani corriamo amici, anche noi, così come hanno corso Pietro e Giovanni. La Pasqua, al di là delle uova di cioccolato, della colomba pasquale e delle campane a festa è la vittoria dell'amore, la pienezza della vita.

A noi, ora, resta l’impegno di credere, di vivere da risorti. 

A noi, credenti resta  la sfida della fede.

Gesù è risorto: Buona Pasqua a tutti : Gesù è davvero risorto !

 

É ancora in mezzo a noi.  Non lo sentite?

 

La Liturgia di oggi Domenica 31 Marzo 2013,  DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

 

Vangelo (Gv 20,1-9)
Egli doveva risuscitare dai morti

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Egli doveva risuscitare dai morti» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 31 Marzo 2013,  DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

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