Meditazioni

"Oggi si è compiuta questa Scrittura"

 

di Vincenzo La Gamba

Possiamo definire questo brano evangelico come uno dei più "intelligenti", grazie all’Evangelista Luca, che e' in definitiva uno storico, nel senso che egli  desidera che i cristiani si rendano conto “della solidità degli insegnamenti” ricevuti. 

Vuole che i cristiani siano convinti dell’importanza decisiva per la storia di tutti gli uomini e donne della vita di Gesù.

Per questo, soltanto lui pone all’inizio della narrazione del ministero pubblico di Gesù, un discorso programmatico che precisi subito lo scopo perché Gesù venne sulla terra.

 È l' agenda (termine questo che adesso va di moda in Italia per via della campagna elettorale nella Penisola) di Gesù. Il Figlio di Dio che opera con la potenza di Dio. 

La Sua non sarà mai un’opera  politica (lungi dall' esserlo), ma è la rivelazione del progetto di Dio. Cosa significa ciò?

Significa che la Sua missione è quella di accogliere misericordiosamente tutti gli uomini per liberarli. Significa pure che e' il compimento della profezia di Isaia. E che profezia, cari amici fedeli!

 A Nazaret Gesù annunciò il tempo nuovo che non avrebbe più avuto per protagonista l’uomo, ma “Dio fatto uomo”, il Verbo fatto Carne.

 Fondamentalmente il Vangelo dice: non sono gli ordinamenti umani a salvare l’umanità, bensì lo Spirito del Signore. In questa affermazione c’è  tanto pessimismo, fin troppo documentato dalla storia. Ma c’è anche tanta speranza, perché ci assicura che lo Spirito è su Gesù e, perciò, su tutti quelli che fanno comunione con Gesù. Di questa speranza il mondo ne ha bisogno come non mai. Guardiamoci intorno. Cosa vediamo? Viviamo di un presente coniugato al passato, cioè che non lega col futuro, perché incerto.

 Il presente riguarda l' oggi. E questo riguarda l’ oggi: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi ascoltate”. L’ oggi storico di Gesù diventa, per la forza dello Spirito, l’ oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa.

 

La predica di Nazaret diventa " storia nostra." Ecco perché questa è una delle liturgie più "intelligenti".

Luca ci racconta la scena di Nazaret, quasi alla moviola, per farci comprendere l'estrema importanza del "momento". Sono le prime parole ufficiali di Gesù, che equivalgono al senso della sua venuta: «Oggi la Parola si realizza alle vostre orecchie». 

Sono queste le prime  parole ufficiali di Gesù. Badate bene che non di un nuovo profeta si tratta, neppure del più grande dei profeti: Gesù realizza e rivela al tempo stesso la Parola di Dio, perché Egli è la PAROLA.

Egli è l'uomo sognato da Isaia. È lui il Dio che ha posto il suo fine al di fuori di se stesso, il cui fine è l'uomo, la cui passione è l'uomo. Anzi, la passione di Dio è l' uomo povero, l' uomo cieco, l ' uomo prigioniero, l' uomo oppresso, cosi come saggiamente recita il passaggio originale di Isaia.

 Gesù ricomincia dunque dagli emarginati e dai poveri, cioè da coloro che non ce la fanno. Vuole una nuova creazione in modo che nasca un Adamo libero, perché la storia non generi più poveri, prigionieri, ciechi, oppressi (ma sarà veramente possibile?).

Va sempre rilevato che il regno di Dio è un regno per gli uomini. Solo questo sta a cuore a Gesù, che Dio è un Dio di uomini. Un Dio che sta dalla parte dei poveri, non per farli ricchi, ma perché conta ormai solo su di loro per rendere finalmente tutti fratelli e sorelle in Cristo.

Nella sinagoga di Nazaret è l'umanità che si rialza, che riprende il filo della corrente verso la gioia, la luce, la libertà. Ciò rappresenterà per noi il futuro, non come una speranza strozzata dal male ma come un seme di luce venuto da altrove che brilla come la stella che vide nascere il Bambin Gesù a Natale.

 

La Liturgia di oggi Domenica 27 Gennaio 2013,  III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

 

Vangelo (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Oggi si è compiuta questa Scrittura

 

 Dal Vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Oggi si è compiuta questa Scrittura» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 27 Gennaio 2013,  III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

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