Meditazioni

"Giovanni è il suo nome"

 

di Vincenzo La Gamba

 

Al posto della XII Domenica del Tempo Ordinario quest'anno si celebra la festa della Natività di S. Giovanni Battista. Si tratta di una festa antichissima risalente al IV secolo.

Perché la data del 24 Giugno? Nell' annunciare la nascita di Cristo a Maria l' angelo le dice che Elisabetta sua parente è al sesto mese. Dunque il Battista doveva nascere sei mesi prima di Gesù e in questo modo è rispettata la cronologia (Il 24, anziché il 25 giugno, è dovuto al modo di calcolare degli antichi, non per giorni, ma per Calende, Idi e None). Naturalmente, queste date hanno valore liturgico e simbolico, non storico. Non conosciamo il giorno e l'anno esatti della nascita di Gesù e quindi neppure del Battista. Ma questo cosa cambia? L'importante per la fede è il fatto che è nato, non quando è nato.

Il culto si diffuse rapidamente e Giovanni Battista divenne uno dei Santi cui sono dedicate più chiese nel mondo. Ventitré Papi presero il suo nome. All'ultimo di essi, papa Giovanni XXIII, è stata applicata la frase che il Quarto Vangelo dice del Battista: "Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni". Pochi sanno che i nomi delle sette note musicali (Do, Re, Mi, Fa', Sol, La, Si) hanno a che vedere con Giovanni Batista. Sono desunte dalla prima sillaba dei sette versi della prima strofa dell'inno liturgico composto in onore del Battista.

La Chiesa ha ritenuto che Giovanni Battista fu santificato già nel grembo materno dalla presenza di Cristo; per questo celebra la festa della sua nascita. Questo ci da l'occasione per toccare un problema delicato, divenuto oggi acuto a causa dei milioni di bambini che, soprattutto per la diffusione spaventosa dell'aborto, muoiono senza aver ricevuto il battesimo. Che dire di loro? Sono anch'essi in qualche modo santificati nel grembo materno? C'è salvezza per essi?

La risposta è senza esitazione: certo che c'è salvezza per essi. Gesù risorto dice anche di essi: "Lasciate che i bambini vengano a me". Secondo un'opinione divenuta comune dal medio evo i bimbi non battezzati sarebbero andati nel Limbo, un luogo intermedio in cui non si soffre, ma neppure si gode della visione di Dio. Ma si tratta di un'idea che non è stata mai definita come verità di fede dalla Chiesa. Era un'ipotesi dei teologi che, alla luce dello sviluppo della coscienza cristiana e della comprensione delle Scritture, non possiamo più mantenere.

Torniamo quindi a parlare di Giovanni Battista e alla festa di oggi. Nell'annunciare a Zaccaria la nascita del figlio, l'angelo gli disse: "Tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita" (Luca 1, 13-14). Molti davvero si sono rallegrati per la sua nascita, se a distanza di venti secoli siamo ancora qui a parlare di quel bambino.

Desidererei fare di quelle parole anche un augurio a tutti i papà e alle mamme che, come Elisabetta e Zaccaria, vivono il momento dell'attesa o della nascita di un bimbo: Possiate anche voi avere gioia ed esultanza nel bimbo o nella bimba che Dio vi ha affidato e rallegravi della sua nascita per tutta la vostra vita. 

 

La Liturgia di oggi Domenica 24 Giugno 2012, NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA (Messa del Giorno)

Vangelo (Lc 1,57-66.80)
Giovanni è il suo nome

 Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

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