Meditazioni

Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno

 

Ma voi chi dite che Io sia? Cristo è e sarà sempre vivo nei secoli?

 

 

di Vincenzo La Gamba

E' bello che la Chiesa Cattolica  Romana riservi una giornata particolare e solenne al nostro Gesù, Re dei Re, colui che si è immolato per noi e che è ancora vivo in noi dopo la sua morte. Lo riconosceremo sempre come l'alfa e l'omega, il principio e la fine di tutte le cose.

Ma che tipo di Re è Gesù?  Ve lo siete mai chiesto?  Immagino che ognuno di noi lo "vede" e lo "sente" in modo diverso. Ognuno di noi ha un rapporto intimo, ma se non lo abbiamo possiamo sempre avere un rapporto di rispetto e di reverenza. Senza influenzare nessuno, ricordo invece a tutti i nostri fedeli come il cinema ha "visto" Gesù.

Se diamo uno sguardo all'ultimo film di Mel Gibson "La Passione di Cristo" siamo tutti d'accordo di aver vissuto veramente la Sua sofferenza nelle ultime ore della Sua vita. Diciamo quindi che lo abbiamo accompagnato lungo la Via Dolorosa fino al Calvario per "vederlo" morire assieme a Sua Madre Maria, Giovanni, Maria Maddalena ed altri. Siamo arrivati all'omega e per approfondire sia l'alfa e l'omega di Gesù nel cinema ci affidiamo alla creatività e all'immaginazione di Franco Zeffirelli.

In "Gesù di Nazaret", il regista toscano lo "vede" come uomo tra gli uomini, affabile e alla mano, ma, nello stesso tempo, come uno che, con i Suoi miracoli e la Sua Risurrezione, ci mette davanti al mistero della Sua persona che trascende l'umano. In genere il cinema ha optato per il Gesù mite, perseguitato, incompreso, tanto vicino all'uomo, da condividere le Sue lotte, le Sue ribellioni, il Suo desiderio di una vita normale. In questa linea si collocano  "Jesus Christ Superstar" il musical tanto acclamato di Broadway, e, in maniera più cruda e massacrante, "L'ultima tentazione di Cristo" del regista italo-americano Martin Scorsese. Anche Pier Paolo Pasolini, nel "Vangelo secondo Matteo", ci presenta questo Gesù amico degli Apostoli e degli uomini, alla nostra portata, anche se privo di una certa dimensione di mistero, espressa con molta poesia e soprattutto attraverso efficacissimi silenzi.

Ai nostri amici lettori dico: "Come voi "vedete" Cristo Gesù? Pensate a vederlo a modo vostro e vedrete che Egli si presenta in modo diverso, perche Gesù stesso ci ha posto questa domanda oltre due mila anni fa "Ma voi chi dite che Io sia?", facendo intendere che le risposte della gente non fossero sufficienti.

Il Gesù che la Chiesa ci presenta nella festa odierna di Cristo Re è il Gesù completo, umanissimo e trascendente. A Parigi si conserva la barra che delinea l'esatta lunghezza del metro, affinché questa unità di misura, introdotta dalla Rivoluzione Francese, non venga alterata con il passare del tempo. Allo stesso modo, nella comunità di noi credenti cristiani (quindi la Chiesa), è conservata la vera immagine di Gesù che deve servire da criterio per "misurare" la legittimità di ogni Sua rappresentazione nella letteratura, nel cinema e nell' arte.

Non si tratta di un' immagine fissa ed inerte, da "conservare" sotto vuoto spinto, come il metro, ma di un Cristo vivente che cresce nella comprensione stessa della Chiesa, anche per merito delle domande e delle provocazioni sempre poste dalla cultura e dal progresso umano. Questo per concludere che Cristo Re è e sarà sempre vivo nei secoli!

 

Domenica 21 Novembre 2010, XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C), Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Vangelo (Lc 23,35-43)
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.

 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno. Ma voi chi dite che Io sia? Cristo è e sarà sempre vivo nei secoli?», New York, www.galatro.org, Domenica 21 Novembre 2010, XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C), Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Home