Meditazioni

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente:
ha innalzato gli umili

 

L'Assunzione è la Pasqua di Maria. Noi puntiamo ad imitare Maria, a diventare una copia viva di Lei: "Colei che più a Cristo s'assomiglia" (Dante)

 

 

di Vincenzo La Gamba

 Mentre in Italia oggi si celebra la festa di Ferragosto, la Chiesa universale celebra la festa dell'Assunzione di Maria al Cielo. La nostra è un' esultanza condivisa nel "Magnificat". Questo canto di lode riconoscente e di gioia esplosiva - non è uscito dalle labbra di Maria soltanto nell'incontro con la cugina Elisabetta. Ma durante la sua esistenza terrena non si è mai spento nel suo cuore.

Rivisitiamo le parole per cogliere meglio il contenuto, gustarlo e pregarlo meglio.

Nella prima parte del Magnificat domina il ringraziamento personale di Maria a Dio perché l'ha scelta a essere madre del Messia (madre vergine!): "ha guardato...ha fatto in me grandi cose". Dalla sua esperienza personale, poi, Maria passa a contemplare la salvezza che Dio ha cominciato a compiere in favore del suo popolo e dell'intera umanità. Questa salvezza la descrive con una serie di verbi al passato: il Signore "ha disperso i superbi...ha rovesciato i potenti, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati...ha soccorso...". E' un capovolgimento radicale della sorte degli uomini, è il compimento delle promesse di salvezza fatte dai profeti. Tutto ciò ha la sua origine nell'evento che si è compiuto in Maria, è legato al bambino che lei porta nel grembo. E' il Regno di Dio che comincia a realizzarsi. Maria con un'audacia sorprendente e una incredibile carica di ottimismo e di speranza lo annuncia come un fatto compiuto. In effetti, tutti i verbi indicano un'azione come già avvenuta. Maria dice queste parole quando ha appena cominciato a vedere l'opera di Dio (cioè la presenza del Figlio nel suo grembo). Così la Chiesa proclama il Magnificat quando Cristo è risorto, ma rimangono ancora gravi ingiustizie sociali e il male continua a imperversare. Maria, e in lei e con lei la Chiesa, è talmente sicura che Dio porterà a compimento l'opera iniziata da parlarne come di un disegno già realizzato.

C'è una parola chiave con cui Maria interpreta la sua esperienza personale come pure l'intervento di Dio in favore dell'umanità: "misericordia", cioè la tenerezza paterna e materna di Dio. Maria vede la sua esistenza e la storia di tutta l'umanità come avvolte e percorse dalla misericordia divina. Il rapporto di Dio con Maria si prolunga nella sua relazione d'amore con noi.

L'Assunzione, cari Fratelli e sorelle in Cristo, è la Pasqua di Maria.

In effetti, dire "Maria assunta in cielo" significa "Abbiamo una mamma in cielo", cioè in Dio (il cielo= Dio). In Dio noi siamo immersi. Maria quindi è presente a ciascuno con lo sguardo di Dio, col cuore di Dio, con la potenza di Dio. Ecco il fondamento della nostra confidente preghiera.
"Una Madre, poi, che non si stanca di indicarci la via per raggiungere la grande casa paterna dove ci attende: credere ("Beata colei che ha creduto!") e amare ("Maria si mise in viaggio..."). Puntare, insomma, a imitare nostra Madre, diventando una copia viva di Lei, che è la copia perfetta di Gesù, "Colei che più a Cristo s'assomiglia" (Dante), la "forma", lo stampo pienamente riuscito di Cristo. Permettere allo Spirito Santo di farci entrare in questo stampo e uscirne un'altra Maria per la gioia di Gesù, che potrà riconoscere in noi i lineamenti di sua Madre e quindi se stesso: non è questo il desiderio e l'attesa che Maria e Gesù nutrono nei nostri confronti?
 

Domenica 15 Agosto  2010,  ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Vangelo (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

 Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili. L'Assunzione è la Pasqua di Maria. Noi puntiamo ad imitare Maria, a diventare una copia viva di Lei: "Colei che più a Cristo s'assomiglia" (Dante)», America Oggi, New York & www.galatro.org, Domenica 15 Agosto  2010,  ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

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