Meditazioni

Bisogna essere ricchi dentro per ricevere la grazia del Signore

 

di Vincenzo La Gamba

Oggi ricorre la festa di San Francesco d' Assisi, il Santo, permettetemelo di enfatizzarlo, che tutti dovremmo imitare. Non per niente é stato proclamato dalla Chiesa come Patrono d' Italia, ma é anche vero che la sua vita ha avuto un senso quando si é spogliato dei suoi beni per incamminarsi sulla via delle fede, misericordia e carità.

 

L' Apostolato Italiano della Diocesi di Brooklyn e Queens vuole ricordarlo anche e soprattutto nell' occasione del 800.mo anniversario dell' istituzione dell' ordine francescano che egli iniziò nel lontano 1209 ad Assisi.

 

La scelta, sul poverello d' Assisi é dovuta alla coincidenza del 4 ottobre che cade di domenica e che ogni anno l’Apostolato Italiano rinnova le belle tradizioni religiose italiane che in terra d' America  hanno avuto sempre  una devozione e partecipazione particolare.

 

San Francesco d’ Assisi,  il frate-diacono per eccellenza,  ci ha insegnato cos’é l’amore verso Dio, verso il prossimo e gli animali, per perpetuare meglio questi  fondamentali insegnamenti.

 

Dopo 800 anni l’universalità del Suo messaggio é ancora vivo: bisogna essere ricchi dentro per ricevere la grazia del Signore.

 

All' odierna festa parteciperà il Vescovo Nicholas Di Marzio, che sta recuperando dopo un' intervento quadruplo al cuore, ma non ha voluto mancare a questo importante appuntamento. Ama molto la "Sua comunità Italiana" ed é grazie pure a lui,  Vescovo di origine italiana, che si possono  rinnovare  le nostre belle tradizioni italiane, la nostra identità religiosa, il nostro retaggio culturale – religioso che ci riempie di tanto orgoglio e fierezza.

 

É con toccante gratitudine che mi pregio presiedere per la prima volta nel ruolo di Coordinatore della Giornata dell' Apostolato a Brooklyn e Queens, alla quale parteciperanno più di 1000 persone, 30 sacerdoti e 10 Diaconi. 

 

Ho potuto constatare in moltissime occasioni che il polso della nostra comunità é sempre vivo e vibrante.

 

L' ho constatato pure dal seguito dei nostri lettori che "leggono" questa rubrica domenicalmente, anche e sopratutto coloro che non hanno la possibilità di ascoltare la Messa e la Parola di Dio ogni domenica nelle loro rispettive Parrocchie.

 

La "Parola" di Dio" é pubblicata sulle colonne di questo quotidiano in lingua italiana, che é anche il vanto e l'orgoglio di una comunità intera.

 

Penso di fare cosa buona e giusta estendere a tutti gli amici vecchi e nuovi di America una benedizione speciale per il successo ottenuto durante questi anni (non certo facili) e quelli che verranno nella "nuova dimora", moderna e funzionale, dalla quale il giornale opererà con efficienza, onestà intellettuale e imparzialità, proprio perché i dirigenti, giornalisti e collaboratori credono nei  valori di un giornalismo vero perché indipendente. 

 

Ed il Signore ci benedica tutti per quello che facciamo in Suo nome. Glorifichiamo oggi e sempre la nostra vita nel Suo nome. 

 

Domenica 4 Ottobre 2009,    XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Vangelo  (Mc 10,2-16)
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Bisogna essere ricchi dentro per ricevere la grazia del Signore»,  America Oggi,  New York, Domenica 4 Ottobre  2009,    XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
 

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