Meditazioni

VIENI SANTO SPIRITO, RIMANI CON NOI...

Vincenzo La Gamba

Oggi celebriamo la Pentecoste, ovvero la festa dello Spirito Santo. Ma oggi risulta imbarazzante parlarne, perché davanti alla parola  <spirito>  spesso si manifesta una resistenza che  nasce da certi pregiudizi, alcuni di natura emotiva, altri di ordine ideologico.

Tutto ciò provoca malintesi ed una visione riduttiva della fede.

Il cristianesimo, la fede in Gesù, é una religione che privilegia il valore dello spirito nella sua essenza; ma non é <spiritualistica>, perché non nega né svaluta il significato, la necessità di ciò che é terreno, ma lo assume e lo proietta da dentro in una dimensione trascendentale.

Uno dei problemi più rilevanti del nostro tempo é la mancanza di spirito al cospetto dell' eccesso di materia nelle sue più disparate forme.

Nella misura in cui manca lo SPIRITO, cioé quello Santo, cresce la paura e si chiudono le porte.

Rileggiamo la frase che riassume lo stato d'animo dei discepoli prima dell' apparizione di Gesù Risorto: "Erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei giudei" (Gv 20,19).

Erano paralizzati dal timore, i discepoli del Risorto. Mancava loro la presenza di Gesù ed il dono dello Spirito Santo. Questo é il dato reale: nella misura in cui manca lo Spirito Santo aumenta la paura, l' apatia, il dubbio.
Tocca a noi cristiani praticanti annunciare la Risurrezione di Gesù Cristo come speranza dell' umanità, come verità che vince l' ingiustizia, come pace e libertà che fondano la dignità e i diritti umani, come vita che supera la morte, come amore e fratellanza che uccidono l' odio e la violenza.

Gli effetti  dell'assenza dello Spirito Santo in noi tutti é solamente devastante. Quanto più manca lo Spirito, tanto più é in calo la fede.

Come possiamo incontrare lo Spirito Santo, nella nostra quotidianità? Diciamo subito che lo Spirito non si incontra nell' agitazione, nel nervosismo, ma nell' attesa e nella preghiera (per chi sa pregare). Si trova, altresì, nella disponibilità di fare la volontà di Dio Padre e di Dio Figlio, da cui é nato lo Spirito Santo, che illumina chi crede in loro.

Se ci lasciamo "trasformare" dallo Spirito Santo, allora diventeremo "nuove creature", operatori di pace, in un mondo in cui manca la serenità e la tolleranza.

S. Paolo scrive: "A ciascuno é data una manifestazione particolare dello Spirito per l' utilità comune (1 Cor. 12). Paolo ci ammonisce così: "Non spegnete mai lo Spirito...... (1 Tess 5, 19).  Ed ancora: "i frutti dello Spirito Santo sono amore, gioia, pace, pazienza benevolenza, bontà, fedeltà mitezza, dominio di sé" (Gal 5).
Oggi milioni di credenti celebrano la Pentecoste, perché la Chiesa ce lo impone. Ma domani, che é un altro giorno, che ne sarà di noi?

Sapremo tenere aperte le finestre e le porte, al contrario degli Apostoli, così come raccontato da Giovanni nel brano evangelico di oggi?

Sarebbe invece bello pregare ogni giorno così: " Vieni Santo Spirito, rimani con noi per sempre e confortaci con la tua presenza e riscaldarci col fuoco del Tuo amore" .

 

Meditazioni: «VIENI SANTO SPIRITO, RIMANI CON NOI...»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 4 Giugno 2006 - Pentecoste