Meditazioni

Convertitevi perché il Regno dei Cieli è vicino!
 

Vincenzo La Gamba

"Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio" conclude il brano evangelico odierno di Luca.

Facile a dirlo, più difficile a capire che cosa significa salvezza di Dio. Giovanni il Battista predicava nel deserto lunga la regione del Giordano: "Convertitevi perchè il Regno dei Cieli è vicino!".

A cosa vuole alludere Giovanni?  Egli è convinto che la conversione dei cuori delle persone significa predisporre la mente a qualsiasi rinuncia materiale?  Questo è un punto basilare; tuttavia bisogna rendersi conto che le vere certezze che cominciano con la nostra conversione personale puntano verso la salvezza di Dio, solo se ci vengono fornite con l'incontro di Gesù.

Tale è il tempo dell'Avvento, che ci invita a predisporre il nostro animo alla venuta di Gesù Bambino e impone che epuriamo la nostra mente da qualsiasi pensiero di cattiveria, animosità ed acredine.

C'è una parola greca che racchiude tutto ciò. È la parola "metanoia", cioè trasformazione radicale, cambiamento assoluto, metamorfosi di pensiero. Fin quando c'è una conversione di cuori siamo già a metà strada, ma la "metanoia" rende più arduo il nostro compito. Solo con la preghiera possiamo arrivare ad epurare la mente da ogni pensiero che la ingombra affinchè essa sia predisposta alla preghiera. 

La predisposizione alla preghiera è una condizione determinante perchè un impegno di particolare importanza venga assolto con efficienza. Per prepararci al Natale occorre questa caratteristica. 

Ma quello che deve emergere maggiormente dalla "metanoia" è la considerazione del primato di Dio nelle nostre scelte e decisioni personali; convincersi cioè che è Dio  che deve entrare nella nostra vita.

Come?  Lasciandoci andare e tuffandoci dentro gli abissi del nostro cuore per scoprire veramente se siamo degni od indegni di fare entrare Dio nella nostra vita.

Questo periodo di preparazione al Natale è cruciale per la nostra preparazione spirituale. La predisposizione conduce infatti a riscoprire questo nostro Dio, che si incarna in Gesù, per salvare il mondo.
Se non avviene la conversione personale allora tutto quello che nel deserto Giovanni Battista predicò non ha tanto valore. Perchè egli annunciò quello che c'era scritto nel libro degli oracoli del Profeta Isaia, cioè il cambiamento rivoluzionario di una conversione profonda che "raddrizza i sentieri e che ogni burrone sia riempito; ogni monte e colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti ed i luoghi impervi spianati".

Questo lavoro "topografico" per preparare una pista al Signore significa "abbassare" la superbia con il riconoscimento della nostra condizione di peccatori e "rialzare" con la speranza, il coraggio che viene meno.  E a livello sociale bisognerebbe "abbassare" le disuguaglianze ingiuste ed "innalzare" i diritti umani, riempiendo le lacune della fame, dell' ignoranza e della povertà.

Ben venga la "metanoia" se ciò possa convertire radicalmente la nostra esistenza. Senza la conversione personale durante questo periodo di Avvento, non c'è nessuna liberazione possibile, perchè la vita dell'uomo non si "trasforma" automaticamente con riforme strutturali. Il futuro migliore si forgia nel presente con l' equilibrio tra la speranza che ci muove e l' acceleramento dell' Avvento di Dio nel nostro mondo.
 

Meditazioni: «Convertitevi perché il Regno dei Cieli è vicino!»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 5 Dicembre  2004 - Seconda di Avvento