Meditazioni

Ama
e poi fai tutto quello che vuoi!

 

 

di Vincenzo La Gamba


Leggendo bene l'odierno Vangelo di Giovanni (l'Evangelista dell'amore per eccellenza) si ha l'impressione che Gesù Cristo abbia aggiunto l'undicesimo comandamento al Decalogo di Mosè, ricevuto sul Monte Sinai.  In realtà di comandamento nuovo non si tratta, sebbene Gesù dice ai Suoi discepoli: " Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come Io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri".   Poi Gesù conclude dicendo: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri".

Occorre soffermarsi e riflettere su questo messaggio d'amore, per il quale Gesù è venuto in terra e attraverso il quale Giovanni è stato un fedele poeta dell'amore divino nei nostri confronti.

Perchè Gesù ha enfatizzato su questo punto? Non perchè non esistesse nel Vecchio Testamento, ma perchè Cristo lo ha portato a tali altezze che, per quanto lo pratichiamo, siamo sempre assai lontani dall'ideale che Egli ci propone. Se non è così, vuole dire che esiste l'amore reciproco, l'amore verso il prossimo, l'amore cristiano, l'amore nella sua essenza, l'amore infinito! Ma è proprio così?

Riflettiamo insieme; anzi partiamo dal segno sicuro della nostra fede in Cristo che è l'amore. Ci amiano gli uni gli altri?

La risposta è soggettiva: Anche se  è vero che l'amore deve essere fraterno proprio perchè ci è stato promesso un mondo nuovo nel quale anche le relazioni umane raggiungeranno la loro pienezza.

C'è chi di questa promessa non ne vuole proprio sapere e, badate bene, non mi riferisco a gente di altre religioni ma ai battezzati in Cristo, che già allontanandosi dalla Chiesa e da Dio non hanno amore verso Dio, che è amore. 

Per questo motivo mi colpisce sempre di più quanto scritto da Sant' Agostino: "Ama e poi fai tutto quello che vuoi!". Sarebbe il massimo, non è vero? Eppure amare e fare poi tutto quello che vogliamo è facile a parole, ma non nella nostra vita quotidiana. L'amore è il distintivo del vero cristiano. Non si porta certamente sui vestiti, ma dentro il cuore. L'amore, come la fede, costituisce l'essere o il non essere cristiano. Per questa essenziale ragione il cristianesimo non è una religione del libro, ma una parola viva che è persona, fatta amore: Gesù Cristo, il Figlio di Dio Padre.

L'amore che Cristo ci ha consigliato di accettare come precetto è un amore in perenne stato di missione verso il mondo, per creare comunità e persone. Da ciò si deduce quanto possa radicarsi l'amore se esso è esempio che viene da chi è stato chiamato a questa importante missione.

Amore e rispetto cristiano lo ha fornito Madre Teresa che nel libro "Amore: frutto di ogni stagione", si trova l'essenza del messaggio che Gesù nell'odierno brano evangelico giovanneo ci esorta a compiere. Ella dice: "Io non so fare grandi cose; solo piccole cose con grande amore".

Chi può scrivere in modo molto semplice ma profondo questo concetto sul quale dovremmo riflettere a lungo?  Solamente una Santa, che come strumento della potenza di Dio, ci indica cosa fare con estrema semplicità.  Anzi più semplice è,  più grande è l' amore.

In questo giorno, in cui si celebra la festa della Mamma, sembra appropriato questo concetto espresso con tanta umiltà da Madre Teresa, la nostra Madre, la Madre moderna che Giovanni Paolo II ha voluto beatificare in modo spedito perchè il Suo amore verso il prossimo potesse contagiare tutti. Oggi, noi figli cristiani, abbiamo in comune l'amore verso le nostre madri nella festa a loro dedicata. Contraccambiando il nostro amore verso le nostre mamme (anche se non sono più in vita) abbiamo esaudito il desiderio di Gesù: "Amatevi come Io ho amato voi... se avrete amore gli uni gli altri, tutti sapranno che siete miei discepoli".
 

 

Meditazioni: «Ama e poi fai tutto quello che vuoi!»,  di Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 9 Maggio 2004 -  Quinto dopo Pasqua