Meditazioni

È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
 

 
di Vincenzo La Gamba



Un giovane ricco disse a Gesù, sulla via di Gerusalemme, "Maestro Buono, cosa devo fare per avere la vita eterna?" Gesù gli rispose: "Osserva i comandamenti....".

Ed egli rispose: Ma io osservo i comandamenti!".

Allora Gesù, fissatolo negli occhi, gli disse: "Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri ed avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".

Questa è la prima delle tre parti salienti dell'odierno brano evangelico, in cui si verifica l'incontro di un giovane ricco con Gesù. La seconda riguarda l'insegnamento di Gesù ai discepoli: "Come è difficile entrare nel Regno di Dio!, disse loro. È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".

La terza parte riguarda la ricompensa, secondo cui "chi ha lasciato casa o famiglia per seguire Gesù riceverà cento volte tanto e nel futuro avrà la vita eterna".

C'è in questo Vangelo una scala di valori che ci appartiene da vicino: nella vita vali ciò che vali.

Se i tuoi valori predominanti sono la salute, la bellezza,  la ricchezza, possedere una casa od una macchina di lusso, la tua categoria umana e cristiana sarà piuttosto bassa.

Se. invece, il tuo valore è Dio, allora ti elevi ad una grande categoria umana e cristiana che si rifletterà nella tua vita morale, nel lavoro, nella famiglia.

Dio nella scala dei valori è la massima ricchezza dell'essere umano.

Si legge nella lettera di Timoteo (1; 6-10) che "l' attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali".

Non è pure vero ciò,  anche dopo decine di secoli?

Si, perchè il denaro è un ottimo servo, ma un pessimo padrone.

Il giovane ricco aveva capito che, pur osservando i comandamenti, nella vita gli mancava qualcosa. Desiderava fare qualcosa "per ottenere la vita eterna".

Non tutti si fanno questa domanda oggigiorno.

Forse non conviene perchè le ricchezze comandano e l'uomo obbedisce.

Ma i soldi e le ricchezze non fanno felice l'uomo. La ricchezza si oppone al progresso spirituale, ingannando l'uomo alla parola di Dio.

Tutti siamo troppo grandi per entrare nel Regno di Dio, dove di sicuro entrano i piccoli ed i bambini. Noi, in realtà, siamo dei cammelli che tentano di passare per la cruna di un ago.

In sostanza, riconoscere questa nostra impossibilità, è già un buon punto di partenza per diventare piccoli e bambini.
Avere la vita eterna non è facile, ma nemmeno difficile: è impossibile all'uomo.

Solo Dio la può concedere. Il mestiere di Dio è fare ciò che è impossibile all'uomo. A noi non resta che chiedere, nonostante le nostre resistenze contrarie, questa salvezza impossibile che solo Dio può concederci.
Non si sceglie la povertà perchè si vuole essere poveri. Lo stesso per la ricchezza. Non si lasciano nemmeno le persone care per il gusto di lasciarle: ciò sarebbe irragionevole, sarebbe un vero male.

Se si sceglie di lasciare tutto e tutti è per qualcosa di più grande e soprattutto per Qualcuno più grande: seguire Gesù ed essere obbedienti al Suo Vangelo.

Sono queste le finalità che hanno avuto i grandi Santi come San Francesco d' Assisi, tra i primi, Santa Chiara, San Domenico, Sant' Antonio di Padova, San Pio da Pietrelcina, tra gli ultimi. Tutto ciò ha costituito per essi la finalità ultima, che è quella di dare senso alla povertà ed al distacco.

Nella povertà (i frati francescani ne sono l'esempio) Gesù propone all'uomo la rinuncia assoluta al Dio di questo mondo. La povertà è essenziale per seguire Cristo ed è indispensabile per avere la vita eterna, che è il "vero tesoro in cielo", così come disse Gesù al giovane ricco nel brano evangelico di oggi.
 

 

Meditazioni: «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…»,  di Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 12 Ottobre 2003, XXVIII Tempo Ordinario