Meditazioni

«Chi non è contro di noi, è con noi»
 

 
di Vincenzo La Gamba



Come la scorsa settimana si può desumere dalla lettura e dal Vangelo odierno il senso della tolleranza davanti alla tentazione di monopolizzare il carisma. Nel Vangelo domenicale ci soffermiamo su quello che dice il Signore: "Chi non è contro di noi, è con noi",  e il fatto che dobbiamo assolutamente evitare il nostro e l'altrui scandalo.

La prima parte del Vangelo è collegata alla prima lettura. I discepoli incontrano uno strano esorcista che non appartiene al gruppo di Gesù, pur scacciando i demoni nel Suo nome. Essi vogliono proibirglielo perchè  “non è uno dei nostri", dice l'apostolo Giovanni al Signore, denotando invidia e insana gelosia.

Allo stesso modo la prima lettura ci mostra Giosuè che vuole ottenere da Mosè la  "proibizione" a profetizzare per Eldad e Medad, che non erano andati nella tenda con i settanta anziani per ricevere la partecipazione allo spirito profetico di Mosè.

In entrambi i casi di tratta di ristrettezza di spirito, intransigente settarismo e tentativo di monopolizzare il carisma.
Questa la saggia risposta di Gesù: "Non glielo proibite, perchè non c'è nessuno che faccia un miracolo nel Mio nome e subito dopo possa parlare male di Me. Chi non è contro di noi, è per noi.  Se la tua mano si scandalizza, tagliala.....  se il tuo piede si scandalizza, taglialo.... se il tuo occhio si scandalizza, cavalo".

Questa la risposta di Mosè al focoso Giosuè: "Sei tu geloso di me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il Suo Spirito!".

Alla base di tutto c'è una diversità di carismi e funzioni, ma un solo Signore, un solo Spirito che li distribuisce, una fede comune ed un solo Dio e Padre di tutti.

Gesù; vuole, quindi, che la Chiesa (che poi siamo noi tutti battezzati) sia una comunità aperta e solidale con tutti gli esseri umani sinceri.

Gesù Cristo, il Suo Vangelo, i carismi, il bene e la verità non sono monopolio esclusivo di nessuno; essi appartengono sia alla gerarchia, al clero e ai religiosi, sia ai laici, impegnati nell'apostolato e volontariato.

Il bene, sotto ogni forma, non è monopolio di chi ha il potere. Operare nel bene, scacciare i demoni  è un diritto e un dovere che compete ad ogni essere umano. Gesù, infatti, non vuole la Sua Chiesa come numero chiuso  di privilegiati, ma intende la Chiesa come ovile aperto ad altre pecore che non sono ancora del gregge.
Ci vuole solidali soprattutto con quelli che non sono "dei nostri". Ed è giusto che sia così. L'appartenenza alla Chiesa non è il solo l'unico criterio secondo cui si aderisce al Regno di Dio, perchè questo Regno non è  nemmeno proprietà della Chiesa, ma appartiene a tutti gli uomini di buona volontà.

Tutti quelli che amano il prossimo e coloro i quali sognano un mondo migliore (che sono la maggioranza) sono per il Vangelo e con il Vangelo, quindi "sono per noi" e non "contro di noi".

E’ necessario oggigiorno farsi, invece un bel esame di coscienza.

Trovare il modo di appartenere al mondo dei giusti, così come ha predicato Gesù.

Sono gli uomini giusti, in verità, che, senza saperlo sono con Cristo, perchè non sono contro di Lui. 

Lo spirito di Dio, infatti, si posa dove vuole. A volte non penetra nei cuori e nelle menti delle persone che non sono in stato di grazia, ma tutte le persone entrano nel disegno divino di salvezza, non solo i giusti.

Lo spirito di Dio molte volte non penetra nei battezzati che vogliono essere "sbattezzati" (che brutto termine che sta andando di moda in Italia).

Allora è necessario per tutti noi un bell’esame di coscienza, profondo e sincero.

Possediamo un atteggiamento positivo verso il dialogo con gli altri?

Abbiamo in noi quel grado di tolleranza e comprensione, senza il quale la nostra è una vita miserabile e senza grazia di Dio?

Siamo, senza saperlo, su un piano di fanatismo miope che ci fa "vedere" un'oscurità intransigente?

Con Giovanni si "vede"  con chiarezza l'egoismo di gruppo, la paura della concorrenza che spesso si maschera di fede, ma è, invece,  una delle più radicali smentite.

Molti, purtroppo, sono puntigliosi sostenitori di Dio, ma in realtà sostengono  i loro interessi personali o gli interessi di gruppo.

L'egoista è vittima dell'invidia, che è figlia dell'egoismo e madre dell'orgoglio.

La motivazione di Gesù: "Non glielo proibite.... Chi non è contro di noi, è con noi...." non è di livello opportunistico, ma vuole fare capire ai discepoli quanto sia irragionevole il loro comportamento.

Si tratta in verità di comportamento perchè se si è veri cristiani, cioè veri figli di Dio, non si devono vedere nemici da combattere, ma, invece, si devono accogliere tutti i fratelli e sorelle in Cristo, per amarli ed essere solidali con loro. Questo è il  vero messaggio di Gesù nel Vangelo di oggi.

 

Meditazioni: «Chi non è contro di noi, è con noi»,  di Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 28 Settembre 2003 -   XXVI.ma Tempo Ordinario