Meditazioni

«Ecco la serva del signore,
avvenga di me quello che hai detto!
»
 

 
di Carlo Mellace, diacono



 

Nell'odierna liturgia siamo confrontati con una importantissima realtà: "Tutti siamo legati al SI dell'Annunciazione".
Duemila anni fa, a Betlemme di Giudea, nacque il Messia promesso da Dio.  Egli fu atteso per quasi due millenni da un popolo prodigiosamente guidato dall' Alto. Su questo Messia convergono tutte le testimonianze delle Scritture e su questo Messia, Dio ha appoggiato tutta la Sua storia umana.

Il Suo nome è Gesù. Egli è presentato come Figlio di Dio e ha chiesto di credere alla Sua parola in forza delle opere che Egli compiva.  E noi abbiamo creduto e crediamo in Lui.  In questa domenica vogliamo definire gli atteggiamenti giusti per poter ripensare il Suo Natale, con la speranza di viverlo intensamente.
Non abbiamo trovato strada migliore di quella di Maria, perché è la strada che Dio ha scelto per venire tra noi.  Maria di Nazaret, infatti, è la creatura ideale davanti a Dio.  Ella attende nel silenzio di Nazaret: Maria non è una frivola, non è una donna lacerata da interessi, contorta dalle inquietudini e dalla smania di avere sempre di più. Maria è una donna raccolta, attenta a leggere la vita in profondità, serena, aperta al mistero.
E noi? Quanti vivono oggi il raccoglimento di Nazaret sapendo crearsi spazi di deserto per stare con Dio?  Quanti possiedono oggi un cuore in pace, serenamente aggrappato alla sicurezza della bontà di Dio e quanti sono attenti ai segni della volontà di Dio negli avvenimenti di ogni giorno?

Maria conosce le Scritture. Tra la prima lettura ed il Vangelo c'è un salto di mille anni. La prima lettura ci presenta Natan che parla a Davide in nome di Dio e dice: "Io farò a te una casa: il tuo regno sarà stabile per sempre". Israele lesse questa profezia in senso messianico e maturò la certezza che da Davide sarebbe nato il Messia.  Maria conosceva questa Scrittura.  Infatti bastarono poche riferimenti dell'angelo per farle capire tutto ciò che stava accadendo.

Quanti cristiani, oggi, leggono assiduamente le Scritture, lasciandosi formare dalla sapienza che viene da Dio?  Quante famiglie hanno l'abitudine di pregare con il Vangelo e sentono come primo dovere l'impegno di guidare i propri figli alla conoscenza delle Sacre Scritture?

Maria non è ingenua, non è una sprovveduta, neppure davanti a Dio. Ella chiede all'Angelo: "Come accadrà questo?  Io non conosco uomo (Lc1, 34).  Questa domanda non nasce dal dubbio, nè dalla volontà di vedere tutto chiaro; nasce soltanto dal desiderio di capire la volontà di Dio per poterla seguire fedelmente. Maria, stupenda anche in questo,  è mirabile esempio per tutti noi.

Noi siamo spesso pigri nella fede. Lasciamo discorsi incompiuti con Dio. Facciamo un passo avanti e due passi indietro.  Tante volte il dubbio appanna la strada delle fede e ci impedisce di sentire la pace nella volontà di Dio o comunque seguiamo la volontà di Dio finché coincide con la nostra. Chiamiamo volontà di Dio, ciò che ci fa comodo.

Maria, infine, è consapevole delle sue piccolezze: non per falsa umiltà, ma perchè ella ha la coscienza lucida dell'assoluta incapacità umana dinanzi alla salvezza.  Maria sa che solo Dio può dare la gioia: per un dono libero, gratuito, mai meritato da nessuno.  L'uomo può soltanto mettersi in condizione di ricevere il dono:  ma la salvezza resta sempre un dono. Per questo risponde all' Angelo; "Eccomi!  Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".  (Lc 1, 38).

Confrontiamo l'atteggiamento di Maria con l'orgoglio di oggi. C'è tanta presunzione, ed autosufficienza!  Oggi gli uomini sono arrivati a rinnegare Dio oppure a dichiararlo inutile e superfluo.

Maria è come un fiore aperto al sole: sa che senza "luce" non può vivere ed allora implora umilmente la "luce", grata sempre per essere illuminata.

Mancano tre giorni ed è Natale: ritroviamo il silenzio, preghiamo con la Scrittura, riconosciamoci mendicanti di una gioia che solo Dio può dare. In questi atteggiamenti il Natale ci sboccerà nel cuore come dono gratuito di Dio.

                                                BUON NATALE a TUTTI !...

 

Meditazioni: «Ecco la serva del signore, avvenga di me quello che hai detto!» di Carlo Mellace, New York - America Oggi, Domenica 22 dicembre 2002 - Quarta di Avvento