Meditazioni

"Tutti i comandamenti di Dio si riassumono in un comandamento unico: quello della carità"
 

di Rev. Al Barozzi



Due mense noi troviamo durante il rito della Messa: quella della Parola e quella del pan di vita.

Entrambi sono doni di Cristo, che alla fine coincidono con Lui stesso.


É Lui infatti la parola, la sapienza che incontriamo attraverso il libro della Scrittura e che ci guarda ogni giorno a compiere la volontà di Dio, così come é Cristo personalmente il pane della vita.


Dalla consapevolezza di questi doni nasce il nostro rendimento di grazie e si sciolgono le nostre lingue nella preghiera.  É la lode e l' adorazione, la pietà non degli estranei ma dei figli di adozione, partecipi della vita immortale, destinati, pur nella piccolezza e povertà, a diventare eredi del Regno.


É però un grazie che insieme condividiamo.


Da qui la nostra sensibilità ai fratelli : alla sorte di ogni fratello secondo il comandamento dell' amore, compendio di tutta la legge.


Nella prima Lettura, tratta da Ezechiele, si dice che il profeta non parla a nome proprio: é il portatore della parola di Dio, che é tenuto a riferire fedelmente senza timore e senza decurtazione.  Egli pone così ciascuno dinanzi alla propria responsabilità personale.
Diversamente la responsabilità dell' empio, che non si converte perché non ha sentito l' ammonimento alla conversione, sarà dello stesso profeta.  Ogni credente deve avere cura di essere , a sua volta, anche un messaggero fedele ed aiutare i fratelli alla presa di coscienza dei propri doveri e quindi della propria responsabilità.


Nella seconda Lettura, presa dalla di San Paolo ai Romani, l' Apostolo dice che sono
tanti i comandamenti di Dio : riguardano i vari aspetti della condotta.  Tuttavia si riassumono e concludono tutti in un comandamento unico, che é quello della carità. Ciò vuol dire che ogni comandamento equivale ad una espressione di amore.


Nel Vangelo di San Matteo si dichiara che la correzione fraterna é un dovere. Ma occorre fare attenzione sullo stile che essa deve avere: la discrezione e la carità.  D' altra parte quando il suo male dilaga e diviene ostinato, tutta la comunità é interessata alla correzione fraterna ed é anche avvertita di stare in guardia dal male che la possa contagiare. Qui é detto che tutta la Chiesa ha il potere di legare e sciogliere.


Anche nel sacramento della penitenza essa é presente essendo rappresentata da Pietro, dagli Apostoli e dai loro successori.


La Chiesa appare cosi un sacramento di riconciliazione del peccatore ed uno strumento di condanna dell' ostinazione del peccato.
 

Meditazioni: "Tutti i comandamenti di Dio si riassumono in un comandamento unico: quello della carità",  di Rev. Al Barozzi - America Oggi,  New York, Domenica  8 settembre 2002, XXIII  di Tempo ordinario