Meditazioni

Silenzio per pregare e
pregare per amare
 

di Carlo Mellace, diacono



Il Vangelo di oggi, molto conosciuto per via del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, vorrei commentarlo in due modi:


1 )   É il Vangelo della sproporzione.


Gli Apostoli sanno fare i conti. Li presentano al Signore. "Non abbiamo che cinque pani e due pesci".  Qualcosa di molto poco, invero, rispetto alla necessità si sfamare una folla di cinquemila persone. Eppure Gesù ordina: "Portatemeli qua".


Gesù, per operare il miracolo, non crea il pane dal nulla. Né trasforma, come gli aveva suggerito Satana nel deserto, le pietre in pane.  Si serve invece del piccolo insufficiente, sproporzionato dono di cinque pani e due pesci per indicare che il vero miracolo é il gesto del condividere, il mettere a disposizione di tutti quel poco, vorrei dire quel nulla, che abbiamo. Con coraggio, dignità ed amore.


San Giovanni della Croce diceva: "Dove non trovi amore, metti amore e troverai amore". Ed ancora: "La carità é una presenza. É necessario non soltanto donare, ma donarsi" .


2 )  Questo Vangelo ci insegna che il bene non fa rumore.


San Matteo osserva che prima della moltiplicazione dei pani "Gesù partì su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto" e, dopo il miracolo, "Gesù, congedata la folla, salì sul monte a pregare".


Il Signore ci dà un messaggio alquanto chiaro: Ognuno di noi ha bisogno anche di silenzio per ritrovare sé stesso e Dio. Specialmente quando siamo assorti nella preghiera. Oggi, purtroppo, viviamo abitualmente nel frastuono.


Il chiasso é sintomo di vuoto.  É stordimento e non risolve i nostri problemi.


Dobbiamo rieducarci al silenzio, all'ascolto, alla riflessione. Se parlassimo di meno ed ascoltassimo di più, avremmo tanta pace nel cuore e pregheremmo di più e meglio.


Silenzio per pregare e pregare per amare:  Questo é il Cristianesimo!


Diceva il grande statista indiano Gandhi: "La preghiera mi ha salvato la vita. Senza di essa sarei pazzo da molto tempo".


Con il rito Eucaristico Gesù, attraverso il dono del Suo Corpo e del Suo Sangue, ci sfama nel momento in cui riceviamo i due doni.


Preghiamo, quindi,  di poter trovare la forza di rispondere all'invito di Dio che, attraverso il profeta Isaia ci esorta: "O voi tutti assetati, venite all' acqua. Perché spendete denaro per ciò che non é pane? Il vostro patrimonio per ciò che non sazia?  Su.  Porgete l' orecchio  e venite a me, ascoltate e voi vivrete.  Io stabilirò per voi un'alleanza eterna ".
 

Meditazioni: "Silenzio per pregare e pregare per amare" di Carlo Mellace, New York - America Oggi, Domenica 4 agosto 2002 - XVIII Domenica del Tempo ordinario