Meditazioni

Elogio in memoria

di Francesca


Una vita segnata dall'incontro con Padre Pio.
Elogio in memoria di Francesca, letto in Chiesa mercoledì 23 Gennaio 2002

di Vincenzo La Gamba



Era il 18 di Gennaio di quest' anno quando mia suocera Francesca disse a me e mia moglie queste testuali parole: " Pregate  Padre Pio per me ... voglio morire ... non ce la faccio più ...  Io sono pronta ..."


Mia moglie Isabella ed io pregammo veramente Padre Pio perché la ricevesse lassù in Paradiso, nel mondo più vero e piu' giusto dove non si soffre.
Il 20 di Gennaio mia suocera Francesca Allegretti nasce a nuova vita in Paradiso. Erano le 8:45,ora di New York.


La nostra e' stata sempre una famiglia devota a Padre Pio. Mia moglie Isabella l' ha conosciuto cinque mesi prima che morisse il 23 di settembre 1968. Conserviamo una sua immaginetta scritta con le mani sanguinanti perché Isabella era sua figlia spirituale.  Partiva per l' America.


La nostra devozione e' molto sentita.  Abbiamo pure imposto a mio figlio il nome di Giuseppe ( come mio padre) Pio.


Una delle prime cose che abbiamo imparato dalle letture e preghiere di Padre Pio e' stata quella di non trovare Dio nei libri. Egli diceva sempre " Dio non si trova nei libri. Si può cercare nei libri ma si trova con l' Adorazione attraverso la preghiera, la sublime relazione tra terra e cielo."


Quell' accorato lamento di mia suocera era la preghiera finale ... Ha sofferto perché nello spazio di tre anni ha seppellito due dei suoi figli Carmine e Giuseppe.
Ma ha sempre pregato.  Ogni giorno. Padre Pio diceva che piu' si prega , piu' si ha fede. Quanto e' vero ciò ! ... 


La preghiera e' infatti un atto di fede, un incontro spirituale con Dio.
" La preghiera - sosteneva Padre Pio - e' la sola chiave che apre le porte del Paradiso"


Il 20 gennaio scorso Francesca ha trovato quella chiave. Ha aperto la porta dove l' aspettava Padre Pio per condurla da Dio in Paradiso.


Questa e' la preghiera che con grande amore e devozione dedico al Nostro Padre e a mia suocera:
 


              
  Per quelli che amo.....

Quando piu' non ci sarò, lasciami andare....
Ho molte cose da fare e vedere.
Non ti attaccare a me con il cordone
ombelicale del pianto.
Siamo stati felici per molto tempo
perché ti ho donato il mio amore.
Puoi solo immaginare quanto tu
mi hai resa felice.
Per me e' giunta l' ora del distacco.
Non piangere.  Ma se lo fai, fallo per poco
e con dignità.
Ricordiamoci delle cose belle.
D' altronde la vita continua
ed io non sono tanto distante da te...
Anzi quanto hai di me bisogno...
... chiamami.  Io verrò a trovarti.
Anche se tu non mi puoi vedere o toccare
sarò sempre a te vicino
... e se mi senti da vicino con il cuore
sentirai veramente il mio amore,
chiaro e cristallino.
Poi ...
... se qualche giorno passi da queste parti
ti sorriderò dicendo:  " Benvenuto in Paradiso".

New York, mercoledì  23 gennaio 2002