Bloc-notes

TANTI AUGURI, GALATRESE BRUNO!

Tu fai del bene, “sistemi” e non ti digeriscono.  Sai, si fanno le prove per il gran concerto del 2011. Manca il maestro. Chi dirigerà l’orchestra? Per adesso ognuno aspetta la mossa sbagliata o che si abbocchi all’esca. Un po’ come i pinguini che si allineano sugli scogli, ma aspettano che qualche sprovveduto si tuffi per primo. Galatro continua a languire. Le case vuote aumentano. La classe dirigente, oggi, difetta di “uomini e idee”. Viviamo alla giornata

 

 

di Carmelo Cordiani

 

         Un paradosso? Per te certamente. Per noi ancora in viaggio (non sappiamo per quanto!) è normale. In occasione dell’onomastico si usa formulare gli auguri alle persone interessate; ed il sei prossimo ricorre proprio la festa del tuo San Bruno, quello di Serra col quale abbiamo anche scherzato. Scherzato, si; perché i santi accettano lo scherzo. Veramente si trattava di un’ironia: ti dicevo che a mollo nel lago, come San Bruno, fino alla cintola ci avresti trovato un po’ di refrigerio. Se non altro quel brivido ti avrebbe fatto pensare ad altro e avresti dimenticato, per un poco, gli accidenti che ti piovevano da ogni parte. Da ogni parte, hai capito bene: dagli avversari ( e questo era da tenere in conto) e dagli amici. Soprattutto da quelli che andavano dicendo di portarti sulle spalle e di non sopportarti più. Vedi come vanno le cose qui da noi? Tu fai del bene, “sistemi” e non ti digeriscono. Proprio come quel detto: “Impinguatus, dilatatus et recalcitravit”.

 

         L’altro giorno, mentre ti sistemavo quel fiore, ho avuto l’impressione che avevi un’espressione di rimprovero. Giusto. Ti avevo promesso che avrei cercato di ricreare un po’ di entusiasmo, quella cosa che manca e appiattisce la vita rendendola anche noiosa; ci ho provato. Ma mi sono reso conto che si preferisce altro. I ciarlatani, i commedianti, i venditori di bufale: ecco cosa piace. E, poi, ci sono gli abili farisei che predicano, ma non sai come razzolano. Ogni occasione è buona per profonde riflessioni, Vangelo alla mano; ma dentro rimangono paludi melmose, dal fondo insidioso. Di norma si fanno vedere poco. Uscite saltuarie, ma programmate. Impeccabili, dai modi gentili come cuori che scoppiano di generosità. E qualcuno abbocca.

 

          Sai, si fanno le prove per il gran concerto del 2011. Manca il maestro. Gli orchestrali ci sono, e tanti. Chi dirigerà l’orchestra? Per adesso ognuno aspetta la mossa sbagliata o che si abbocchi all’esca. Un po’ come i pinguini che si allineano sugli scogli, ma aspettano che qualche sprovveduto si tuffi per primo. Se c’è l’orca, col cavolo che gli altri ci provano. Poi, nel baraccone, si imbarcano i notabili che sono in tanti, ognuno con i suoi ascendenti, discendenti, collaterali e affini, tutti dietro come pecore, soddisfatti di avercela fatta. E poi? E poi Galatro continua a languire. Quando non ho sonno, invece di contare le zampe delle pecore e dividere per quattro, conto le case vuote, strada per strada. Si va via. Non esiste alternativa. Qualcuno ritorna dopo qualche settimana. Non è che le cose, altrove, vadano meglio. Lo sai che la classe dirigente, oggi, difetta di “uomini e idee”. Viviamo alla giornata. Paghiamo lo scotto di tanti errori, di alleanze sbagliate, di inciuci tanto per vincere, senza pensare che gestire un consenso è più complicato che ottenerlo. Da quando la parola “ideale” è stata oggetto di sofisticati attacchi, in nome di un’eguaglianza che si traduce in appiattimento e di una libertà senza limiti, sono nati e cresciuti parolai, piazzaioli, pupari, illusionisti, prestidigitatori, lestofanti. E questi se ne fregano dell’Italia. Non è scandaloso che persone anziane ( ma non tanto!) debbano ricorrere ad istituti di carità per arrivare a fine mese; fanno notizia, invece le beghe personali o di famiglia sulle quali i mezzi di comunicazione puntano i loro riflettori.

 

         I valori? Lasciamo perdere. Ci si preoccupasse di un minimo di spiritualità! Tu non sei stato bigotto, ma ci credevi. A modo tuo, ma ci credevi, tanto che hai riprodotto la chiesa che ti ha visto nascere e crescere e in cui oggi riposi. La chiesa! Oggetto di attacchi d’ogni genere in nome della laicità dello Stato, come se esistesse una differenza tra coscienza laica e cristiana. Forse che la coscienza laica è dispensata dal rispetto del prossimo? E il Vangelo cosa insegna? Forse che solo il cristiano è obbligato a difendere la vita? Il laico ne può disporre a proprio piacimento? Forse che solo il cristiano deve essere onesto? E il laico? Che confusione. Questo è il terreno in cui nascono e crescono i nostri giovani.

 

             Dall’alto il tuo orizzonte è più vasto. Tu vedi anche le cose buone che, per fortuna, ci sono. E’ il lievito di cui parla il Vangelo. Prima o poi questa pasta inerte dovrà fermentare per dare senso al piano divino e gratificare il sacrificio di Cristo.

   

 

 

Cordiani Carmelo: «TANTI AUGURI, GALATRESE BRUNO! Tu fai del bene, “sistemi” e non ti digeriscono.  Sai, si fanno le prove per il gran concerto del 2011. Manca il maestro. Chi dirigerà l’orchestra? Per adesso ognuno aspetta la mossa sbagliata o che si abbocchi all’esca. Un po’ come i pinguini che si allineano sugli scogli, ma aspettano che qualche sprovveduto si tuffi per primo. Galatro continua a languire. Le case vuote aumentano. La classe dirigente, oggi, difetta di “uomini e idee”. Viviamo alla giornata», Galatro (RC),  6 Ottobre 2010

Home