Antidoti


 

L’azione di Allah nella storia coincide con l’azione dei suoi fedeli, le vittorie dei suoi fedeli sono le sue vittorie, ma anche le sconfitte dei suoi fedeli sono le sue sconfitte.

Califfato
 

 

Rino Cammilleri



Il sempre lucido Robi Ronza, nella sua rubrica Prisma («Il Giornale», 17.7.05) spiega che per l’islam «l’azione di Allah nella storia coincide con l’azione dei suoi fedeli, le vittorie dei suoi fedeli sono le sue vittorie, ma anche le sconfitte dei suoi fedeli sono le sue sconfitte. Gravato da una così pesante responsabilità, l’uomo musulmano ha finito per non osare più nulla di radicalmente nuovo».

E questo spiega l’immobilismo della sua «cultura» rispetto, per esempio, a quella giapponese. Da questa frustrazione nasce l’odierno terrorismo integralista, che ha il fine dichiarato della restaurazione del califfato.

Il fatto è che questa prospettiva non piace nemmeno ai musulmani, perché, come hanno disperatamente scritto diversi dei loro intellettuali sui giornali inglesi all’indomani della strage di Londra, il califfato ha rappresentato «quattordici secoli di oppressione» per gli islamici. Nonché una fonte di continua apprensione per l’Europa.

 

 

Antidoti: «L’azione di Allah nella storia coincide con l’azione dei suoi fedeli, le vittorie dei suoi fedeli sono le sue vittorie, ma anche le sconfitte dei suoi fedeli sono le sue sconfitte. Califfato», Rino Cammilleri, 23.07.2005

http://www.cammilleri.it/

 

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