America

San Pio

Triduo nella Chiesa di San Domenico a Brooklyn

Riflessione su San Pio

pronunciata da

Vincenzo La Gamba
 

Vincenzo   La Gamba

Qualche anno prima di morire, il nostro beneamato defunto Giovanni Paolo II ha voluto indire il 2005 come l'anno dedicato al mistero dell' Eucaristia. Come tutti sappiamo il Congresso Eucaristico si è svolto e concluso a Bari domenica 29 dello scorso maggio.

A cavallo tra la notte di sabato e l'alba del 29 maggio, non ho dormito tutta la notte, preso dall' interesse della trasmissione su Rai International. Non volevo perdermi e vivere quel momento spirituale di vigilia Eucaristica, assieme ai  fedeli italiani.

È stata una vigilia che mi ha fatto riflettere e che mi dà la possibilità, stasera, di esternare a voi alcune vere emozioni.
Certo non sono le stesse emozioni che San Pio "viveva" durante il rito Eucaristico, che durava dalle cinque del mattino fino alle 7, due ore piene di incontro con Gesù Eucaristico, durante le quali Padre Pio soffriva allo stesso modo con cui Gesù Cristo soffrì sulla Croce per noi.

Ma le mie sono emozioni vere perchè ho assistito a delle straordinarie testimonianze di persone, che non sapevano che Gesù le potesse trasformare.

La prima testimonianza è stata quella di un alcolizzato, la seconda di un drogato e padre di un bambino piccolo, la terza quella di una coppia che ha perso il figlio, teen-ager, in seguito ad un incidente automobilistico, la quarta quella di una mamma di un figlio guarito, dopo essersi svegliato da mesi di stato comatoso.

Storie raccontate con emozioni da gente che ha trovato la luce, la via, la speranza, ma soprattutto la fede, che in loro non aveva radici, ma che poi si è radicata nei loro cuori attraverso l' amore di Dio.

Storie raccontate durante il "buio della notte", in quella vigilia della droga, dell' alcolismo, del coma e della morte, vigilia eucaristica durante la quale il buio è stato sconfitto dalla luce di Dio, la luce dell' aurora, poi quella più abbagliante del giorno, quando Benedetto XVI esortò tutti ad incontrare Gesù e fare divenire Gesù il centro della nostra esistenza  e viverla, senza essere mai sazi, di Eucaristia.

Vivere l'Eucaristia, così come l'ha vissuta Padre Pio, è l'esempio più toccante che ci è stato proposto da San Pio; Vivere di Eucaristia è l'esperienza di vita spirituale di cui non possiamo fare a meno.

L' Eucaristia  cambia il cammino spirituale delle genti e non solo quello. Cosi ha fatto San Pio. Attraverso l'Eucaristia è stato capace di convertire i cuori di centinaia di migliaia di persone di ogni parte del mondo, che assistevano alla Sua Messa, una Messa di lunghi silenzi, di gesta, di lacrime, di sguardi verso l' Alto, di singhiozzi, di lamenti, ma di grande spiritualità. 

Non sono a conoscenza se San Pio "vedeva Gesù durante l' Eucaristia che celebrava ogni giorno. Certa è una cosa:  San Pio "VIVEVA" in Gesù e raffigurava Gesù con le stesse caratteristiche del Vangelo, che leggiamo ogni primo sabato del mese, durante la Messa in onore di Padre Pio.

Gesù dice in quel brano evangelico di Matteo: "Io sono mite ed umile di cuore".

San Pio ci ha insegnato che Gesù, se noi lo vedessimo, ci apparirebbe così. Questo aspetto dolce, buono. e soprattutto umile, di Gesù  si impone come essenziale.

Il "Christus Humilis" è il centro della Cristologia di Sant' Agostino ed impronta tutto l' insegnamento evangelico a nostro riguardo: "Che cos' altro Gesù insegnò, se non questa umiltà? In questa umiltà noi ci possiamo avvicinare a Dio".

Gesù è l' uomo buono per eccellenza.  Egli è disceso per essere come noi. Si è fatto come noi, si è fatto povero, si è fatto paziente, ma soprattutto si è fatto vittima per noi, affinchè nessuno dei suoi fratelli in umanità potesse sentirlo superiore e lontano da tutti. Egli si è messo ai piedi di tutti.  Egli è per tutti. Egli è di tutti.  Anzi di ciascuno di noi, al singolare. Lo dice San Paolo: "Egli ha amato me e si è sacrificato per me".

San Pio ha imitato Cristo Gesù nella sua essenza. E Cristo lo ha privilegiato con le cinque ferite, segni di una sofferenza a favore dell' umanità intera. Nessuno di noi ha mai dubitato della Santità di San Pio, perchè chi porta le ferite di Gesù nelle mani, nel corpo e nei piedi deve vivere nella Santità e misericordia del Signore.  
Ecco perchè l' Eucaristia è stata sempre vissuta da San Pio nella sofferenza assoluta, nella meditazione del Verbo, ma soprattutto nell' atto redentivo, l' unico sacrificio in cui sono presenti i segni del pane e del vino, ossia il sangue ed il corpo di Nostro Signore Gesù Cristo.

San Pio era già Santo dalla nascita, perchè il Signore  ha voluto fare un dono a noi e all' umanità intera. Ci ha donato un Santo Moderno con le antiche ferite di Cristo Gesù, ferite che, soffrendo, portò per 50 anni consecutivi. Noi per questo lo amiamo, lo adoriamo e lo veneriamo, perchè è stato un Cristo vivente, perchè è stato un prezioso dono di Dio.

Perchè vedete, la Santità di San Pio non è consistita solamente nel fatto che portava le stimmate di Gesù. La Santità di San Pio, nella sua essenza, ha un altro nome; si chiama, carità, amore ed umiltà.

Disse Gesù: " Io sono mite ed umile di cuore". 

Anche la Santità di San Pio consiste in questo: in un amore eroico verso Dio, in un' umiltà di cuore che convertiva coloro che per cuore avevano una pietra; in una mansuetudine, capace di colpire i duri di cuore per portarli all' intimità con Dio.

Si dice che Padre Pio era un uomo dalla scorza rude.  Aveva in realtà il cuore di un bambino, un cuore tenerissimo per i fratelli e sorelle in Cristo.

Noi che ci riteniamo fratelli e sorelle spirituali di Padre Pio, a volte ci domandiamo se ne seguiamo il suo caritatevole esempio. 

Mi vengono in mente le parole del nuovo Papa Benedetto XVI, che nel Suo discorso, dopo l'elezione a Papa, ha detto: "L' Eucaristia è il cuore della vita cristiana e sorgente della missione evangelizzatrice della Chiesa.  Occorrono gesti concreti che entrino negli animi e smuovano coscienze, sollecitando ciascuno a quella conversione dei cuori".

Parole sante, che sicuramente dovranno fare riflettere tutti noi, in quest' anno dedicato all' Eucaristia. Io ho pure riflettuto su un punto molto critico: la scarsa vocazione di sacerdoti, un problema che esiste negli Stati Uniti e nella nostra Diocesi di Brooklyn e Queens.

Perchè vedete, se non c'è un sacerdote sull' altare, non si celebra il mistero dell' Eucaristia. Senza Eucaristia ci priviamo del corpo e del sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Senza sacerdoti che consacrano il pane e il vino, finisce il nostro cammino religioso. L' esempio ci viene dal nostro Padre Ellis, che è venuto, poche settimane fa, da Trieste per assicurarci il  pane ed il vino. Sono di vitale importanza le vocazioni e vi prego di pregare incessantemente perchè la vigna di Dio risulti sempre piena di discepoli e di servi.

Ricordando il Vangelo di Matteo della trascorsa domenica, Gesù disse: "la messe è molta, ma gli operai sono pochi!.  Pregate, dunque, il padrone delle messe che mandi operai nelle sue messe".

Fratelli e Sorelle in Cristo, preghiamo pure e soprattutto San Pio, che possa intercedere nelle nostre preghiere per le vocazioni sacerdotali. Seguiamo tutti il Suo esempio per onorare la Sua Santità. Seguendo il suo esempio, ci rendiamo conto che l' Eucaristia deve essere per noi un motivo di gioia e di profonda riflessione.

Vi prego di non credere alla gente che dice: Io sono cristiano cattolico anche se vado due volte all' anno a Messa.  Mi comporto da cristiano, ma a Messa ci vado poche volte.

Credetemi, loro non sono poi tanto religiosi, perchè noi tutti abbiamo bisogno del cibo spirituale di Signore Nostro Dio. Abbiamo bisogno di ricevere il suo corpo nel nostro corpo, per purificare i nostri peccati.

La domenica è dedicata al Signore. È come fare visita a nostro Padre. Siamo in dovere di andare a Casa sua. E’ motivo di gioia perchè di più gustiamo il "cibo spirituale". Un motivo di riflessione profonda, perchè tutto ciò che "spiritualmente" viviamo, lo dobbiamo tradurre nella viva realtà di ogni giorno. La comunione che riceviamo è comunione con il Corpo di Cristo.

L' Amen che pronunciamo, subito dopo avere ricevuto il "Corpo del Signore" è un'espressione di concreto impegno.
Amen diciamo: così per impegnarci ad essere il Corpo di Cristo nella nostra vita.

Amen, così sia, per costruire nella nostra comunità religiosa italo-americana quella comunione che viviamo spiritualmente con il Signore.

Amen, così sia, per impegnarci a diffondere nella nostra società la "cultura dell'amore, per combattere l' odio, l' egoismo, la superbia, e ogni forma di divisione e tutto il contrario dell' amore, inteso come intimità con Cristo, per Cristo e in Cristo.

Questo è il testamento spirituale di San Pio, testamento che dobbiamo assolutamente perpetuare fino all' infinito. Altrimenti che figli spirituali saremmo?

Pace e bene  a tutti.

Sia Lodato Gesù Cristo.
 

America: «Triduo nella Chiesa di San Domenico a Brooklyn. Riflessione su San Pio, pronunciata da Vincenzo La Gamba», New York-Brooklyn, Venerdì 17 Giugno 2005

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